Miracoli

Igor Santos
Crampi Sportivi
Published in
2 min readJul 4, 2018

Eibar è una piccola città dei Paesi Baschi. Popolata da appena trentamila anime, è famosa nel mondo del calcio per rappresentare una delle poche storie che ancora merita di essere raccontata in questo sport fatto di soldi sprecati, di attori in cerca di un Oscar vinto in ruoli finto drammatici rappresentati a bordo campo. Dopo lunghi anni tra C e B, la squadra di calcio di Eibar gioca nella serie A spagnola e può vantare una delle economie più pulite e salutari dell’intero movimento calcistico professionista europeo. Un vero e proprio miracolo.

Omihachiman, invece, è una città giapponese più grande di Eibar. Ma non tanto. Nel popoloso Giappone non arriva neanche a centomila abitanti. Nel 1988 diede i natali a Takashi Inui, il più elegante centrocampista della nazionale nipponica. Inui ed Eibar si sono incontrati nell’agosto del 2015. Non è stato il primo giapponese a giocare in Spagna ma, senza dubbio, è quello con più classe e, soprattutto, è abituato ad abitare dentro ai miracoli, dopo tre anni di fila nell’Eibar.

Al 52' della partita contro il Belgio, un suo tiro da fuori area entrava nella porta di Cortois e portava sullo 0–2 il tabellone del Rostov Arena. Da Eibar alla Russia ancora Inui, ancora un miracolo. Chi avrebbe pensato che a poco più di quaranta minuti dalla fine della partita, i favoriti potevano trovarsi in svantaggio?

Ma il calcio non ama i miracoli. Centellina le sue apparizioni come la Chiesa l’ortodossia di quelle mariane. E i belgi fanno in tempo, pur con un gol allo scadere di Nacer Chadli, a vincere una partita al 73' stavano ancora perdendo, forse anche grazie ai cambi fatti dal ct spagnolo Roberto Martínez, che riescono a raddrizzare in modo miracoloso l’incubo abitato dal Belgio.

Coi giapponesi piange un po’ anche il Brasile. Dopo la vittoria contro i messicani del “profe” Osorio, i brasiliani incontreranno il Belgio. Probabilmente avrebbero preferito misurarsi con la truppa di Inui. Soltanto Marcelo e Casemiro vedranno di nuovo il giapponese su un rettangolo verde. Sarà in Spagna. A Siviglia, sponda Betis. Il Mondiale sarà già finito ed Eibar, chiusa tra le montagne basche continuerà, chiunque alzi la coppa, a custodire con cura il segreto del suo miracolo. Anche senza Inui.

BELGIO 3–2 GIAPPONE (Rostov on Don, Rostov Arena — 2 luglio 2018)

0–1: 48' Haraguchi / 0–2: 52' Inui / 1–2: 69' Vertonghen / 2–2: 74' Fellaini / 3–2: 94' Chadli

--

--

Igor Santos
Crampi Sportivi

Tifoso dell'Athletic nato a Barakaldo (Paesi Baschi) nel 1978. In Italia dal 2002 si occupa di storia medievale.