Patata indigesta (a fine cena)

Crampi Sportivi
Crampi Sportivi
Published in
3 min readJun 25, 2016

Dove abbiamo sbagliato? È la domanda martellante che si insinua nelle nostre teste, mentre sullo schermo il replay della cross dalla trequarti di Hoolahan sfila davanti a Bonucci e finisce sulla testa di Brady: 1–0 Irlanda. Certo, l’Italia era sicura della qualificazione e del primo posto… però, insomma, una cena è una cena.

E dire che sulla carta sembrava una partita facile, come le altre. La strategia di gioco era stata studiata con ampia efficacia (a un certo punto confesseremo che la speranza sottaciuta del gruppo è un’amichevole Italia contro Italia per poter mangiare la pizza, ma non è questo il giorno).

La serata è scandita da una serie di domande che aleggiano nell’aria senza risposta, tipo: ma perché gioca Bonucci da diffidato contro l’Irlanda?

A tavola, una cena ricca di piatti a base di patate, a fedele imitazione della cucina irlandese, disponiamo sul campo: Potato Bread (pane di patate e cipolle) Asparagus and Spring Onion Tart (torta salata di asparagi, grondante cheddar) Dublin Coddle (salsicce, patate, cipolle al forno) deliziosi Brownies a chiudere il meritato pasto. Il tutto annaffiato da irlandesissima Guinness.

L’ampio turn-over lasciava a casa la sede di Milano, impegnata su altri fronti dell’esistenza, ma schierava il resto dei titolari sulla tavola, affamati e decisi.

(la concentrazione resta alta, ma perché gioca Bonucci?)

Inizia la partita e il clima rilassato si vede da una masticazione mandibolare blanda, quasi stanca. Sul campo i nostri vengono picchiati duramente dalla più aggressiva Irlanda, che pressa alto. L’impetuosità irlandese porta i suoi frutti. Al 20' Sirigu devia in angolo un colpo di testa ravvicinato e mi cade un pezzo di torta salata. Sale la tensione.

(la squadra è apparsa più impastata del cheddar)

Al 38' c’è un accenno di rissa tra Sirigu e Long, che diventa l’irlandese più odiato sul campo. Finisce la ripresa con la prima, vera, azione dell’Italia. Ci ritiriamo per riflettere e a fumare sigarette “irlandesi” in balcone. Ma perché gioca Bonucci?

(cambio!)

Al fischio d’inizio della ripresa schieriamo i Brownies, nella speranza che il loro ingresso in campo cambi le cose, ma neanche i saporiti dolcetti al cioccolato sembrano sortire effetto. Al 56' Thiago Motta (che non ha fatto male eh) cerca un disimpegno in area e sbaglia, consegnando una palla agli irlandesi, tra le nostre fila inizia a serpeggiare il germe del dubbio: dove abbiamo sbagliato?

Forse abbiamo usato cipolla di Tropea? Forse il cheddar non era il formaggio giusto? Forse non dovevamo lasciare quella porzione di salsiccia nella teglia? L’ansia sale su un fallo di Bonucci che rischia la squalifica in caso di ammonizione. E giù a tracannare Guinness.

L’ingresso di Insigne sembra donare un minimo di brillantezza e al 76' prende il palo dalla stessa posizione, dalla stessa posizione dalla quale Eder aveva trovato il gol contro la Svezia.

La partita si spegne lentamente fino al gol dell’Irlanda a opera di Brady, all’83. Si finisce a digiuno di emozioni. Un’Italia satolla e appagata si è fatta incartare da una squadra molto più affamata e volenterosa.

Adesso però, scusate, noi abbiamo un conto in sospeso con quella paella.

(sembra pure Marchisio con sigaro e cappello)

Articolo di Claudio Balboni

Con la partecipazione di Andrea Balboni, Francesca Bindelli, David Farina (sede di Milano) e Riccardo Ribichini

--

--