Perché Andres Iniesta somiglia a un disco dei Tool
Andres Iniesta è bassetto, pallido, emaciato e tendente alla calvizie, ha gli occhi piccoli, inespressivi, e un sorriso inconsapevole che ricorda quello di un orchetto venuto fuori da un classico del fantasy. A parte questo è il giocatore più rappresentativo dell’epoca d’oro del calcio nazionale spagnolo.
Una cascata di classe, velocità, passaggi e cambi di ritmo che ricordano per eleganza e perizia tecnica il miglior rock prodotto nell’ambito del genere progressive, ma più moderno e più muscolare, come quello dei Tool.
In pratica, se i brani cerebrali, magniloquenti e metallici di Maynard James Keenan — in particolare quelli tratti dall’album del 2001 Lateralus — avessero un giorno bisogno di un fisico, potrebbero tranquillamente indossare il suo.
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Tracklist parziale:
1. The Grudge (trad. it. Il rancore)
2. Eon Blue Apocalypse
3. The Patient
5. Schism
7. Parabola
9. Lateralus
10. Disposition
11. Reflection
12. Triad
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