Quando la Roma ha espugnato il Bernabeu

Crampi Sportivi
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2 min readMar 8, 2016

Sale l’attesa per Real Madrid-Roma e questo è un fatto. Non abbiamo idea se la Roma sia in grado di rimontare uno 0–2 in casa, giuriamo, abbiamo le mani in alto, non ne abbiamo alcuna. Nel dubbio però vogliamo dedicare agli amici romanisti un paio memorie da incorniciare che riguardano il Bernabeu, a prescindere da come andrà stasera.

La prima:

30 ottobre 2002, quinta giornata del girone C di Champions League.

La Roma di Capello era un osso duro in campionato ma in Champions non andò mai oltre quella malsana trovata del doppio girone, una cosa da supplizio infernale di Sisifo e Tantalo messi insieme, specie per squadre non abituate a competere in Europa come in un secondo campionato. Tuttavia, una vittoria niente male i ragazzi di Capello se la concessero proprio nella stagione peggiore dell’era dell’allenatore friulano. Uno a zero fuori casa con gol di Totti. Una delle prestazioni che contribuirono a renderlo una leggenda all’estero. E a guardare i tabellini viene da strofinarsi gli occhi solo per la lunga lista di campioni che sfilarono sul prato verde.

REAL MADRID-ROMA 0–1
Rete:
27′ Totti.

Real Madrid (4–2–1–2–1): Casillas, Salgado, Hierro, Helguera, Roberto Carlos, Makelele, Cambiasso (86’ Guti), Zidane (78’ Solari), Figo, Raul, Ronaldo (78’ Morientes).

In panchina: Cesar, Pavon, Miñambres, Celades. All.: Del Bosque.

Roma (3–4–1–2): Antonioli, Panucci, Samuel, Aldair (92’ Zebina), Cafu, Emerson, Tommasi, Candela, Totti, Montella (72’ Batistuta), Delvecchio (88’ Lima).

In panchina: Pelizzoli, Dellas, Guardiola, Cassano. All.: Capello.

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La seconda, la più recente:

5 marzo 2008, ritorno degli ottavi di finale Champions League.

La seconda Roma dell’era Spalletti ad arrivare agli ottavi di CL si presenta al Bernabeu per difendere il 2 a 1 dell’andata. Ma è chiaro che con Spalletti la volontà di difendere un risultato passa necessariamente per mettere l’avversario in difficoltà. Stavolta bastano due cross pennellati per due capocciate: quello di Tonetto per Taddei e quello di Aquilani per Vucinic, contro un Real che all’epoca sembrava molto più galactico ma che a guardarlo oggi, a parte i Casillas, i Pepe, i Raul e i Cannavaro, era zeppo di giocatori che si sono spenti presto (i quali, a dire il vero, all’epoca erano quasi tutti all’apice). La Roma arrivò ai quarti pronta a giocarsela con il Manchester United.

REAL MADRID-ROMA 1–2
Reti:
73’ Taddei (Ro), 75’ Raul (RM), 92’ Vucinic (Ro).

Real Madrid (4–2–2–2): Casillas, Salgado (64’ Torres), Cannavaro, Pepe, Heinze, Diarra (60’ Drenthe), Gago, Guti, Baptista (85’ Soldado), Robinho, Raul.

In panchina: Dudek, Marcelo, Higuain, Balboa. All. Schuster.

Roma: (4–2–3–1): Doni, Cicinho (87’ Panucci), Mexes, Juan, Tonetto, De Rossi, Aquilani, Taddei, Perrotta (76’ Pizarro), Mancini (65’ Vucinic), Totti.

In panchina: Julio Sergio, Giuly, Ferrari, Brighi. All. Spalletti.

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