Saludos Amigos

Crampi Sportivi
Crampi Sportivi
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3 min readJun 28, 2016

Non abbiamo ancora capito benissimo cosa sia successo ieri sera a Parigi. Non si capisce se è stato un capolavoro tattico (dell’Italia), una disfatta tattica (della Spagna), casualità, una partita perfetta, una partita no. È più probabile che sia stato un concorso di tutte queste cause, e mentre tutto ciò avveniva ci siamo trovati sull’internet a fare gli scemi su twitter e facebook. Ecco cosa ne è venuto fuori, frammisto ai tre momenti in cui l’internet italiano è esploso.

Il prepartita è difficile per tutti. Noi la viviamo malissimo, c’è chi preferirebbe gli spoiler di Game of Thrones, chi è davanti al computer da un’ora e mezza a vedere formarsi le piazzette virtuali e a stare male a guardare le formazioni. Loro hanno una qualità pazzesca, un centrocampo fantastico (Busquets-Iniesta-Fabregas) e possono permettersi di tenere Pedro in panchina. PEDRO.

(c’è comunque chi sta peggio di noi)

Il momento degli inni e l’inizio della partita ci ridanno un po’ di speme.

Siamo molto propositivi, dopo appena un minuto e mezzo siamo in area avversaria, la Spagna appare disorientata e non si accorge che non sappiamo assolutamente giocare con il pallone fra i piedi; tutti i tifosi italiani nel mondo (lo sappiamo) si stanno guardando in questo momento con una faccia stranita, e nessuno per scaramanzia osa pronunciare ciò che tutti stanno pensando, all’unisono: “oh, metti che…”

MOMENTO 1 IN CUI L’INTERNET È ESPLOSO:

“oh, oh! zitto ’n po’”

Dopo una serie di schiaffoni a centrocampo, ripartenze fallite, cross non finalizzati, ecco una situazione chiave. Punizione dal limite. Si guardano tutti intorno per cercare un tiratore. Qualcuno al mio tavolo sussurra “Bonucci?”; occhiatacce e risate nervose.

Eder tira forte e basso. Chiellini la mette dentro malissimo, con lo stinco e con la scoordinazione che lo assale ogniqualvolta supera la linea di centrocampo, arrivando sulla seconda ribattuta dopo la punizione parate male da De Gea e il tentato tapin di Giaccherini (che per primo ci ha creduto, e più in generale ha giocato una partita eccelsa, correndo TREDICI CHILOMETRI).

MOMENTO 2:

Lei l’ha conosciuta 5 minuti fa

MOMENTO 3:

STRAIGHT OUTTA INIESTA

Tra l’altro non saremo gli unici ai quali Iniesta faceva una paura fottuta. Ogni volta che vedevamo Parolo andargli addosso pensavamo a un sacco di cose brutte. Invece alla fin fine, coadiuvato da un ottimo Florenzi (forse ce n’erano due, di Florenzi, era dappertutto) ha arginato bene Don Andrés — e infatti quando saliva anche Jordi Alba erano dolori, fortunatamente è successo solo in un paio di occasioni e difensivamente avevamo una diga.

Poi niente, come di consueto in questo europeo, se una squadra è in vantaggio di un gol e l’altra preme per segnare negli ultimi minuti, sarà la squadra già in vantaggio a raddoppiare in contropiede. Ci pensa ancora Pellè, ancora di girata, anche lui con lo stinco. Conte scavalca la panchina, noi scavalchiamo i tavoli, i meme si aggiornano, la gioia è nel regno, le battute su #spexit sono già diventate noiose. E intanto andiamo avanti, testa bassa e faccia brutta.

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