Scusa Gesù bambino: breve compendio sul Boxing Day

Crampi Sportivi
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6 min readDec 26, 2013

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Rooney esulta per la lasagna della mamma

Rooney esulta per la lasagna della mamma[/caption]

C’è un giorno che solo il calcio inglese sa valorizzare. Quell’inutile 26 dicembre che da noi, diciamocela tutta, è buono solamente perché è un giorno di festa. Altrimenti, sarebbe un dì come tutti gli altri. Cosa avrà mai fatto di speciale questo Santo Stefano non è dato saperlo, cosa di speciale fa la Premier League proprio in quel giorno, è chiaro a qualsiasi appassionato di calcio. Immaginatevi il 25 dicembre sera in Italia: dove siete? Cosa fate? Il 99% di voi è sdraiato sul letto con la pancia piena, col mal di testa provocato dalle incessanti urla dei bambini e con un all-day-long interminabile di cibo che vi porta ad essere strafatti di bicarbonato. Siete stanchi, non avete voglia di fare nulla e vi addormentate sperando che il giorno successivo possiate finalmente rilassarvi. Perché, parliamoci chiaro, se c’è qualcuno che a Natale si rilassa, alzi la mano. In questo momento (…). Ecco appunto. Invece no, il 26 mattina vi (ri)piombano in casa i nonni e gli zii — che avete visto solamente 10 ore prima — con gli avanzi del pranzo e con tanto di nipoti al seguito. Niente relax, di nuovo caos. Strilla. Urla. Cibo. Carte. Il 27 dicembre torni in ufficio e sei più stressato di prima. Questo è quello che accade il 26 dicembre nelle case dell’italiano medio. Quest’altro è quello che invece accade nelle case di ogni inglese medio che si rispetti.

Già, avete capito bene, stiamo parlando di una delle grandi tradizioni che rendono unico e inimitabile il calcio e il mondo inglese: il Boxing Day. Il calcio in Germania, sotto Natale, va in pausa per sei settimane, il calcio italiano si fa una pennichella di un mese, quello spagnolo si iberna e quello francese… Va bene ok. Quello francese ma chi se lo guarda. Ma torniamo a noi. In due parole, cos’è questo Boxing Day? È quella giornata di campionato che in Premier League si gioca il 26 di dicembre, il giorno dopo Natale e per il quale tutti, Regina e paggetti al seguito — sfido a dimostrare il contrario –, post shopping mattutino (l’altra grande tradizione del loro Santo Stefano) vanno allo stadio o restano incollati davanti alla TV. Perché non c’è solo una partita di calcio da guardare. C’è una storia da rispettare e tramandare. Questa è tradizione antica e in Inghilterra ne fanno un vanto.

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Loro vanno allo stadio così

Loro vanno allo stadio così[/caption]

La storia del Boxing Day affonda le sue radici storiche addirittura nel Medio Evo. Letteralmente è il “giorno della scatola” e l’origine di tale tradizione ha due diverse ipotesi. La prima vuole che il 26 dicembre fosse giorno di riposo per tutti i lavoratori e che, in quella stessa giornata, i grandi padroni regalassero ai propri dipendenti proprio una scatola (“Box”) — molte volte con gli avanzi dei cibi — come regalo da portare alle proprie famiglie. La seconda teoria racconta di navi che salpavano in quella stessa data con al loro interno una scatola d’oro sigillata. Qualora la nave fosse arrivata sana e salva nel successivo porto, quella scatola piena d’oro sarebbe stata data alla chiesa e il suo contenuto donato ai poveri del paese. Quale sia la vera storia che è all’origine del nome sta a voi scegliere, perché non v’è una certezza assoluta. Ciò che è certo è che il 26 dicembre è un giorno di festa, ufficializzato nel calendario inglese nel 1871 e che dal 1888 diviene appuntamento ufficiale col calcio grazie alla nascita della First Division, l’antenata dell’attuale Premier League.

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Una rappresentazione del Boxing Day

Una rappresentazione del Boxing Day[/caption]

La prima gara, ufficiosa e non ufficiale, di un Boxing Day che il genere umano ricordi, risale addirittura al 1860 quando le due squadre più antiche del mondo(!), lo Sheffield FC e l’Hallam FC si sfidarono su un campo da gioco approssimativo, con un numero di uomini incerto, potendo prendere la palla con le mani e con i primi che vinsero per 2–0. Saltando in avanti fino al già citato 1888, la creazione della First Division istituzionalizzò le partite il 26 dicembre. A dirla tutta, fino al 1958 si faceva addirittura doppietta: giocando una sfida andata-ritorno sia il 25 che il 26 e possibilmente erano dei derby, in modo da permettere spostamenti brevi. Giocare due giorni di fila diventò però insostenibile per molti e si cancellò la partita il giorno di Natale. Qualcuno ci rosicò per tutta questa storia e nel 1979 in occasione del derby fra Sheffield Wednesday e Sheffield United — passato alla storia come il Boxing Day Massacre per la vittoria del Wednesday per 4–0 -, traviato dai fumi dell’alcol, prese un po’ troppo alla lettera il Boxing Day, scambiando il “giorno delle scatole” con il “giorno della boxe”. Se so’ menati! 50 arresti.

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In Inghilterra sono attenti alle miglia

In Inghilterra sono attenti alle miglia[/caption]

Il calcio è molto cambiato dal 1860, ma la memoria e il fascino del Boxing Day rimangono tutt’oggi invariati. Ne è passato di tempo da quel lontano 1914, quando l’esercito inglese e quello tedesco, avversari al fronte per la Prima Guerra Mondiale, decisero di prendersi la famosa “tregua di Natale”. Beh, la leggenda narra che, proprio in quell’occasione, il 26 dicembre 1914, i nemici giurati uscirono dalle trincee e si sfidarono per una partita a pallone. «Posso giocare?»«Non chiedere a me, la palla è del tedesco». Le tradizioni dicevamo, fortunatamente non quelle delle guerre, provano ad essere tramandate di padre in figlio, ma dopo 125 Boxing Day filati, di derby quest’anno se ne giocherà solo uno: quello fra West Ham e Arsenal che si affronteranno per il secondo anno consecutivo in questa data. Proprio questa partita, ma a campi invertiti, nella passata stagione fu posticipata, dopo mille polemiche, al 26 di gennaio, causa un singolare sciopero della metro di Londra. Sostanzialmente il significato implicito era: “Se vi dovete menare fatelo per strada. Almeno a Natale. Please”. Se West Ham-Arsenal è l’unico derby che si disputerà in barba alle consuetudini, anche a miglia ormai siamo messi così e così: il Liverpool viaggerà per meno di 100, ma i tifosi dello Stoke saranno costretti a farne ben 194 per raggiungere Newcastle, così come saranno 186 quelle che percorreranno i supporter dello Swansea per giocare a Londra col Chelsea. Ma chilometri o miglia che siano, trasferte gelate e tassi alcolici sopra la norma, in Inghilterra ci sono alcune usanze che vale la pena preservare: così come il the delle 5, il Boxing Day è una di queste.

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Roger Hunt, 4 gol durante un Boxing Day

Roger Hunt, 4 gol durante un Boxing Day[/caption]

Matteo Santi. Mai laureato, cresce giocando a basket, lo abbandona per altezza insufficiente e si dà alla pallavolo. Sogna il Tour. Odia tutti quelli che scrivono “qual’è” e che dicono “cannottiera” e “carammella” @matteosanti_5

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