Se è un sogno non svegliatemi

Andrea Giovanni Taietti
Crampi Sportivi
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2 min readJul 15, 2017

13ª tappa — 14 luglio
Saint Girons > Foix 101 km
Vincitore: Warren Barguil
Leader: Fabio Aru

Se è un sogno non svegliatemi, avrà pensato Fabio Aru ieri mentre per la prima volta nella sua vita indossava la maglia Gialla.

Stamani, dopo aver dormito dieci ore sereno e tranquillo, a detta sua, si è dovuto svegliare. Ma non dal sogno. Anzi, si è svegliato per ri-entrarci, nel sogno. Ha indossato la Maglia Gialla, quella che ora è sua, ed è andato al via della tredicesima tappa. La frazione, di soli 101 chilometri, è stata la più corta di sempre nella storia del Tour de France, ma, come si è visto non è stata certamente la più facile. Tre Gran Premi della montagna in così poca strada non sono certo una passeggiata.

È stata una battaglia incredibile, senza esclusione di colpi. Tutti, ma proprio tutti hanno provato a togliere la Gialla al sardo. Ci ha provato Landa, in fuga col connazionale Contador che era in cerca di riscatto a questo grande giro, ci ha provato Uran negli ultimi chilometri, Bardet in discesa, Froome in ogni dove. E Aru le ha pigliate da tutte le parti, ha incassato, ma non è crollato né ha mostrato segni di cedimento. Tutto solo, perché lui non ha lo squadrone Sky al suo fianco, e giovanissimo, ha gestito la sua prima tappa in giallo come se la indossasse da sempre, come un veterano. Ha controllato con gambe e testa.

Conservo negli occhi ogni singolo scatto, rilancio, attacco, perché subito dopo è seguita la risposta di Fabio. Lo conservo perché questo ragazzo, oltre che italiano, è l’orgoglio di chi viene snobbato, di chi non finisce in prima pagina, di chi non ci si cura, salvo poi doversi ricredere, e mandar giù il boccone amaro.

Io non lo so se la sua fortezza reggerà fino a Parigi, perché la Sky nonostante la grana Landa (se averne due così forti può essere considerata una grana) resta nettamente la squadra più forte e l’unica che possa permettersi di fare tattica a questo Tour, ma oggi i ribelli la Bastiglia dei quattro Mori non l’hanno presa, nonostante fosse il 14 luglio. Ci riproveranno domani, e dopo ancora e ancora. Ne sono sicuro. Ma ora non voglio pensarci.

E se è un sogno non svegliatemi.

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Andrea Giovanni Taietti
Crampi Sportivi

Segue una dieta ferrea di sport, film e libri. La perenne ricerca del tempo perduto lo ha spinto a Torino. Ora, vuole una cucina dove impastare storie.