Show! CS S03 E08

Crampi Sportivi
Crampi Sportivi
Published in
4 min readOct 19, 2015

Quanto l’abbiamo sofferta la pausa per le nazionali? Tanto. Ora siamo tornati e ci divertiamo come sappiamo fare: mettendo in fila una carrellata di immagini mobili (che i giovani chiamano gif o vine o addirittura video) di cose pazze successe questo weekend.

Attaccantismo

Ciao a tutti, sono Sergione Pellissier, forse vi ricorderete di me per quando sgaso con le macchine di grossa cilindrata sotto casa vostra (sono SEMPRE io, sì) o per lo sfoggio del mio petto villoso dalla camicia aperta sullo sterno in riviera romagnola da giugno a settembre. Ecco, faccio anche l’attaccante del chievoverona.

Ciao Perin bentornato

Olimpicismo

Ciao a tutti, sono el Papu Gomez e siccome a me gli assist fanno schifo io dal calcio d’angolo non la passo. Io tiro in porta. Ciao.

Un caro saluto anche alla qualità del video

Derby d’italismo

Inter Juventus è finito zero a zero e ci ha lasciato poche cose: un tempo per una, le squadre hanno attaccato e difeso con abbastanza ordine. Ci resta una gif di Zaza che fa Stanis La Rochelle e Barzagli che, prima o poi, si farà colonna di fuoco e guiderà il suo popolo nella terra promessa attraverso il deserto dell’essere difensori della madonna.

Bravo Seppietta

La gif di Barzagli, per motivi esoterici come la foto del cane che la vedi su internet e impazzisci, non possiamo metterla per salvaguardarvi.

Memphis

Kevin Gameiro ha iniziato a convivere con le sue difficoltà, dovute a un elefantiasi inguinale rapportate alla scarsa verve di risultati del Siviglia in questa stagione della Liga. L’ansia da prestazione sta lentamente divorando un Siviglia abulico, lontano parente di quello che lo scorso anno vinceva l’Europa League. Allora al termine dell’ennesima trasferta in terra basca che poteva finire con risatine e imbarazzi, il genio.
Il movimento pelvico che accompagna l’1–1 è la dimostrazione che Elvis ha lasciato parecchi eredi e che si accontenta del pareggio con l’Eibar gode così così.

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Un gol che con eleganza si può dire “bruttino”

Ma anche Madrid

Un mio amico ha assistito a un evento storico: con il gol di sabato al Bernabeu nella netta vittoria con il Levante, Cristiano Ronaldo è diventato il più grande marcatore All time della Storia del Real Madrid con 325 gol. Resta al palo Raul, recentemente ritiratosi, a quota 324.

Il mio amico ha immortalato l’evento citando la frase d’ordinanza del testo magico di Francesco De Gregori sulla maglia numero sette (DISCLAIMER: Se non avete mai sentito la Leva Calcistica della Classe ’68 forse non meritate che vi rivolga parola, sappiatelo). Ci sta tutta eh, ma credo che per descrivere la assoluta Rivoluzione e l’Impatto portato da Cristiano Ronaldo al calcio contemporaneo sarebbe idoneo suonare con l’argano vestiti di nero in un pentacolo infuocato un mix dei Gorgoroth in chiesa durante la messa domenicale. Sperando che la vostra nonna non abbia un colpo al cuore causatogli dal growl cavernoso, quitamos los gorros e dedichiamo un bell’applauso al nativo di Madeira.

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Se avete mezz’ora della vostra vita da perdere, perderete anche mezz’ora e trenta secondi, visto che comunque ne mancano due.

Quando non c’è Messi

È lunedi, nella maggior parte d’Italia piove, siete stressati dal lavoro, vostro figlio va male a scuola e vostra figlia ha appena detto di ispirarsi a Barbara d’Urso come modello di riferimento etico e politico? Pensate a chi sta peggio di voi. Regalate un minuto ai difensori del Rayo Vallecano che hanno dovuto fare i conti con Neymar sabato sera al Camp Nou. 4 gol, 1 assist, e una serie di pernacchie ai pancini dei ragazzetti dell’Infantil A. Vederlo giocare rimanda alla sensazione di impotenza che potrebbero provare qualche bimbetto spaurito di dieci anni a marcare un nostro qualsiasi giocatore di A. O alla difficoltà del sottoscritto nel conseguire una laurea in tempi accettabili.

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Detto questo, il Barcellona deve registrarsi un attimo in fase difensiva e il portoghese resta la lingua che più si adatta a narrazioni eroiche.

Besame mucho

José Salomón Rondón ci regala emozioni a metà strada tra una presa di WWE e un passo a due con Gianni Sperti.

Ben Arfa che continua a fare quello che vuole

Intanto in Ligue 1 Ben Arfa ci spiega che per risorgere non è proprio necessario essere nato in Palestina 2015 anni fa, avere i capelli lunghi e la barba e indossare una tunica. A volte basta una tecnica mostruosa che ti permette di mandare in bambola ben due difensori avversari contemporaneamente.

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Osservatorio Klopp

Bello arrivare in una delle piazze più importanti d’Europa ammantato di hype come una band di Brooklyn che fa dream pop e con l’aura di Messia ubriachello. Bellissimo essere già idolo della KOP. Però, Jürgen, guardati le spalle. Lo sguardo di Joe Allen è degno di un film di Hitchcok.

Georgino l’ha fatta grossa.

Spoiler: il quarto è una bomba.

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Ok, difesa del Norwich un po’ così. Se prendiamo in mano l’almanacco delle statistiche, poi, è subito retromania, sia perché Wijnaldum è il secondo olandese a farne 4 in premier league e il primo era Hasselbaink nel 2000.

Chi ha due pollici e ha segnato 4 gol? E per i veri nostalgici:

https://twitter.com/premierleague/status/655787544664260609

Non sappiamo ancora come si pronunci correttamente il suo cognome, perciò per ora lo chiameremo solo Georgino. Dopo quattro gol, comunque, dovremmo imparare a fare lo spelling: W-i-j-n-a-l-d-u-m. Che se lo dici velocissimo pare Ronaldum.

https://twitter.com/GaryLineker/status/655786687256252416

Articolo a cura di Sebastiano Bucci, Sebastiano Iannizzotto, Mattia Pianezzi

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