Stefano Impallomeni non c’è
La divisione Sky Sport della piattaforma televisiva satellitare Sky ha convocato 18 persone per raccontare e commentare i campionati mondiali di calcio FIFA 2014: queste persone sono Ilaria D’Amico, Fabio Caressa, Beppe Bergomi, Alessandro Alciato, Federico Zancan, Ciro Ferrara, Daniele Adani, Gianluca Vialli, Alessandro “Billy” Costacurta, Giorgio Porrà, Paolo Rossi, Alessandro Del Piero, Claudio Onofri, Giancarlo Marocchi, Massimo Mauro, Daniele Barone, Dario Marcolin. Diverse di queste persone, Sky Sport le ha mandate in Brasile, dove i campionati mondiali di calcio sono attualmente in corso.
La divisione SkyTg24 della piattaforma televisiva satellitare Sky ha convocato 1 persone per raccontare e commentare i campionati mondiali di calcio FIFA 2014: queste persone sono Stefano Impallomeni. Tutte queste persone, SkyTg24 le ha mandate in Brasile, dove i campionati mondiali di calcio sono attualmente in corso.
In occasione delle partite più importanti, gli inviati Fabio Caressa e Beppe Bergomi raggiungono in aereo la città dove si gioca e vengono accompagnati allo stadio, dove siedono nella tribuna dei telecronisti per descrivere e discutere ciò che accade in campo. Anche Stefano Impallomeni è inviato, ma non è con loro. Non è neppure con l’inviato Alessandro Alciato, che in occasione delle partite più importanti raggiunge in aereo la città dove si gioca e viene accompagnato allo stadio, dove siede a bordo campo per descrivere ciò che accade sulle panchine delle due squadre. Alle partite più importanti, Stefano Impallomeni non c’è.
E non perché sia con gli inviati Daniele Barone e Dario Marcolin, o con gli inviati Federico Zancan e Ciro Ferrara, o con gli inviati Riccardo Gentile e Daniele Adani, che in occasione delle partite meno importanti raggiungono in aereo la città dove si gioca e vengono accompagnati allo stadio, dove siedono nella tribuna dei telecronisti per descrivere e discutere ciò che accade in campo. Alle partite meno importanti, Stefano Impallomeni non c’è.
E visto che le partite possono essere solo più importanti o meno importanti, tertium non datur, possiamo dire con sicurezza che Stefano Impallomeni alle partite non c’è.
O meglio: Stefano Impallomeni è inviato a Rio de Janeiro, quindi forse può andare a vedere le partite allo stadio di Rio de Janeiro, se ha tempo, ma non è che va lì a lavorare. Se lo vedremo in video, durante una partita, sarà perché magari sugli spalti avrà strappato la testa dal corpo al vicino e la starà succhiando dal cavo di un occhio, oppure perché avrà un cappello stravagante, ma non perché inviato del telegiornale.
In occasione della partita Italia-Costa Rica, il tandem di inviati formato da Fabio Caressa e Beppe Bergomi aveva raggiunto lo stadio della città di Recife e sedeva nella tribuna dei telecronisti per descrivere e discutere ciò che accadeva in campo. L’inviato Stefano Impallomeni aveva raggiunto un bar della città di Rio de Janeiro e sedeva a un tavolino per guardare la partita in televisione. A Recife c’era anche l’inviato Alessandro Alciato, che a fine partita ha intervistato l’allenatore e alcuni giocatori della nazionale italiana, per apprendere a caldo i loro commenti sul match. A Rio de Janeiro c’era sempre l’inviato Stefano Impallomeni, che a fine partita ha intervistato un cliente del bar che indossava una maglietta della nazionale italiana, per apprendere a caldo i suoi commenti sul match.
Le altre partite della nazionale italiana non le ho viste su Sky, quindi non so in quale punto di Rio de Janeiro le abbia viste Stefano Impallomeni.
Era calciatore anche lui, Stefano Impallomeni, e di belle speranze, dicono. Tra fine anni ’80 e inizio ’90 fu centrocampista con Roma, Parma e Pescara. Poi, quand’era da poco al Parma, verso la fine dell’estate ’88, Alessandro “Billy” Costacurta gli ruppe una gamba in amichevole. Dice Wikipedia che non si riprese mai del tutto dall’infortunio, Stefano Impallomeni, e che dopo pochi anni concluse la sua carriera. Poi, quand’era da vent’anni al Milan, poco prima dell’estate 2007, Alessandro “Billy” Costacurta è stato intervistato da “Il Corriere della Sera”, e ha approfittato della visibilità per chiedergli scusa, a Stefano Impallomeni, per quella storia della gamba. O almeno, “Billy” ha detto che “vuole” chiedere scusa, poi non so se gli abbia fatto una telefonata, o se abbia dato per scontato che Impallomeni leggesse l’intervista. «Fa il giornalista — dice — vuoi che non legga i giornali?»
Da Rio de Janeiro, Stefano Impallomeni si collega in diretta con SkyTg24 almeno quattro volte al giorno, forse di più; nei collegamenti indossa sempre una polo o una camicia chiara, è sempre bianco di crema idratante attorno alle labbra, e secondo me, devo dire, sembra sempre un po’ incazzato. I collegamenti di Stefano Impallomeni, con l’eccezione di quello dal bar e pochi altri, si tengono tutti nello stesso punto — il balcone di un grattacielo, si direbbe, o di una casa in altura — che sullo sfondo ha l’ingresso del Paradiso, sembra. Non perché il panorama da quel balcone sia poi così bello, ma perché è un panorama — una distesa suburbana di casette, acace, eucalipti — che svanisce all’orizzonte in una foschia bianca luminosissima, a tutte le ore dei collegamenti, e fa pensare appunto al Paradiso.
Nulla, nel panorama, suggerisce che si tratti di Rio de Janeiro, o che da quelle parti siano in corso i Mondiali di calcio. Se una volta, due settimane fa, Stefano Impallomeni non si fosse fatto vedere anche sulla spiaggia di Ipanema, si sarebbe detto che era ancora in Sudafrica dai mondiali scorsi.
Il ruolo dell’inviato Stefano Impallomeni ai Mondiali di calcio FIFA 2014, comunque, è evidente: non è quello di descrivere o commentare le partite in diretta, né quello di intervistarne i protagonisti a caldo. Il ruolo di Stefano Impallomeni è quello di descrivere e commentare le giornate dei mondiali prima che inizino e dopo concluse, e quello di intervistarne i protagonisti a freddo, in conferenza stampa. Come il senso di un testo emerge dagli spazi bianchi tra le parole, e tiene tutto insieme, l’inviato Stefano Impallomeni emerge dagli spazi bianchi tra le partite, e tiene tutto insieme.
Ci vorrà del tempo, per saperlo con un po’ di chiarezza, ma vuoi vedere che è lui, Stefano Impallomeni, il senso di questi Mondiali.
Articolo a cura di Fortunato Insolenza