È tornato Born Ready

Marco A. Munno
Crampi Sportivi
Published in
4 min readMar 31, 2017

Che squillino le trombe, rullino i tamburi, aumentino i followers su Instagram e risorgano pure i trilli su MSN: agli Indiana Pacers è tornato Born Ready.

Per il tanto atteso ritorno nella squadra che gli ha dato la gloria la reazione non poteva essere diversa, Lance Stephenson è uno speciale: lo so, lo sapete voi, lo sanno tutti. Lo sanno nella nativa New York City, dove alla nascita del pargolo da Little Italy s’alza la tammurriata d’occasione: è nato ’nu criatur’, è nato pronto.

Perchè il suo padre biologico e cestistico, Lance Senior, tracciò la strada a quel chiacchierone di papà Ball, dai figli Lonzo, LaMelo e LiAngelo: per far godere i nostri occhi di una meraviglia mai vista, fece dono al mondo del prodigio Lance Junior. Mettendovi poi di fianco il regalino di sostegno di Natale, quello riciclato, col fratellino Lantz. Che quando arrivava una telefonata a casa, la mamma non capiva mai con chi avessero chiesto di parlare.

Alla domanda: “Sei pronto?” c’era sempre sembrata sfigata la risposta dell’amico “Io so’ nato pronto!”, finché non è arrivato Lance. Perché nel suo caso è più di un soprannome: sì, lui è Born Ready. E rende merito al suo appellativo grazie a tutte le sue qualità.

Born Ready è nato divo: sa che il mondo è una passerella che attende il suo passaggio. Per soddisfare i nonni che in futuro cercheranno immagini delle sue gesta da imberbe da mostrare ai nipotini sull’iPad, meglio far filmare un reality sulla sua vita da liceale. Che quando diventi la star di mezzo globo terrestre ti torna utile.

Drake inchinato, The Rock in seconda fila, Lance la star.

Born Ready è la migliore creazione di Coney Island dai tempi dell’invenzione dell’hot dog. Gli isolani mangiavano i panini, Telfair mangiava pallacanestro per emulare il cugino Marbury, Marbury mangiava la vaselina, Born Ready mangiava l’asfalto: dai liceali ai professionisti, gli avversari al campetto del Rucker Park da sempre tutti si arrendono a Lance.

Born Ready è l’Eletto: il matrix della nostra realtà è lento e macchinoso per lui che sfonda le barriere di tempo e spazio con indosso la maglietta dei Pacers. Non possiamo prenderlo, solo cercare di seguirne i movimenti per vederlo distorcere la nostra dimensione.

Born Ready è decisivo: ti mancano solo i Pacers per la multipla con bonus, al buzzer beater ci pensa Lance. Peccato poi che ti salta al 93' l’1 del Brøndby: chi lo sapeva che le punizioni dal limite al Midtjylland le tira Van Der Vaart.

Born Ready fa più cose di quelle che possiamo pensare per un uomo comune: fa i canestri, fa gli assist, fa il rimbalzista, fa le triple doppie, fa le magie e fa i voli intergalattici da canestro a canestro.

E nessuno può fermarlo, neanche gli arbitri.

Born Ready è parental control: quando pensi che sia stanco o distratto, sappi che sta sempre controllando se ti giochi la paghetta della nonna, se vai sui siti XXX e se scrivi i messaggi con le K invece delle C.

Born Ready è avanguardista: nelle finali tentò di fermare l’uomo Frecciarossa — alias LeBron James — con un soffio.

Tentativo valido quanto il mio, quando vidi in tv Weah che si lanciava in porta col Verona e glielo provai a gridare: “Oh vai piano, che poi sudi e non hai il ricambio”. Non mi sentì, dovette andarsene in giro così:

Born Ready veglia sul destino del mondo: l’hanno fatto sparire un pò dalla circolazione e negli USA hanno eletto Trump. Non è l’eroe che meritiamo, ma è quello di cui abbiamo bisogno adesso.

Concentrazione e ricarica col potere di Indiana.

Gli alieni l’avevano nascosto perché hanno scoperto che Born Ready è la nemesi di San Francesco: gli olandesi avevano scaricato Coney Island perché piena di conigli e lui è traumatizzato dagli animali. Non ci vuole parlare, è loro nemico, tanto che i Calabroni, gli Orsacchiotti, i Pellicani e i Lupacchiotti l’avevano quasi affondato.

Crudo momento di lotta con gli alieni che gli controllano il corpo.

Born Ready s’era inceppato.

Ma ora il presidente Larry Bird che l’ha sempre amato, perché il maestoso talento riconosce il maestoso talento, l’ha ritrovato e riportato per ripetere i fasti lì a Indiana.

Born Ready è tornato.

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Marco A. Munno
Crampi Sportivi

Pensa troppo e allora scrive. Soprattutto di pallacanestro.