The infamous Joey Barton

Se odiate Neymar, i nasoni, i ciccioni, avete un fratello che è stato accusato di omicidio e possedete un’indole nefasta, beh, sì, assomigliate e non poco al più cattivo dei cattivi, al Gambadilegno del calcio: Joseph “Joey” Barton. Pazzo scatenato, idolo degli anti-perbenisti, Joey Barton è il calciatore più prepotente e arrogante che la storia recente del calcio inglese ricordi. In confronto, uno come Montero, rabbioso cagnaccio di cui molti attaccanti portano piacevoli ricordi a mo’ di cicatrice — 83 gialli e 22 rossi in carriera — è considerato uno stinco di santo. Chiedete ad un certo Francesco Totti se ricorda questo intervento.

http://www.youtube.com/watch?v=-icTWSdH6F8

Barton, rientra nel gotha dei maledetti, è il classico fottuto stronzo che, se lo hai contro, speri venga colpito da un fulmine, ma se lo hai in squadra stai pure tranquillo che se c’è una rissa la vinci. È un bastardo irascibile, sempre pronto ad alzare le mani. E c’è chi un po’ lo ama per questo. Quante volte avete sentito la favoletta per bambini che “in Inghilterra hanno eliminato la violenza dagli stadi” (ci sarebbe da aprire un intero capitolo a riguardo)? Bene, per fortuna c’è Joey Barton che riporta un po’ di (mal) sana infamità in mezzo al campo.

Se amate Marianella come telecronista, ma non sopportate il suo sbrodolarsi nella magnificenza della distruzione degli hooligans nel calcio inglese, beh, due minuti passati a sentirlo impazzire sui comportamenti di Barton vi rimetteranno in pace col mondo. 12 giornate di squalifica. Tanto per gradire.

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“Neymar è il Justin Bieber del calcio. Ottimo sul vecchio YouTube, ma dal vivo è piscio di gatto”.

“Tevez è un mercenario. Non lo si può davvero sostenere. Sicuramente io sono un teppista e ho i miei guai, ma Tevez è uno che negli ultimi sei mesi è stato in sciopero, è andato in Argentina a giocare a golf, ha cercato di licenziare se stesso. Se non è non l’epitome di tutto ciò che c’è di sbagliato nei giocatori moderni, non so cosa sia”.

E Thiago Silva è un ciccione transessuale.

Nel 2004 Joey Barton spegne la sigaretta nell’occhio di un compagno di squadra (uno delle giovanili); nel 2005 investe una persona e nello stesso anno — pensando di essere Cantona — prende a calci un tifoso dell’Everton. Di 15 anni. Nel frattempo anche il fratello non lo aiuta a costruirsi un’immagine rispettabile, venendo arrestato per un omicidio a sfondo razzista.
Ma Joey non è da meno. Assale un tassista a Liverpool e in preda ad un’estasi mistica, passando da Cantona a Foreman prende a destri in faccia il povero Dabo, provocandogli la rottura della retina dell’occhio.

Ma non è finita qui, possibile che Barton si lasci sfuggire la prigione? Ebbene no. Nel 2007, ubriaco fradicio, viene arrestato e incarcerato per una rissa a Liverpool, dove non gli era bastato combinare questo:

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No, ci ha aggiunto questo:

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Quindi, dato che il nostro sembra non averne mai abbastanza (d’altronde neanche noi ne abbiamo mai di lui), si trasferisce all’Olympique Marsiglia e prende per il culo persino Ibra (oltre al ciccione transessuale di cui sopra). E il bello è che traumatizza talmente tanto lo svedese da spingerlo a rifarsi il naso. Vedere per credere:

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Joey — lo chiamiamo per nome sperando possa capire che siamo suoi amici –, è tornato in Inghilterra in questa stagione, nuovamente con la maglia del QPR. Attendiamo trepidanti il suo ritorno alla cronaca nera. Non crediamo ci metterà molto, magari ci farà un regalo per Natale.

Matteo Santi. Mai laureato, cresce giocando a basket, lo abbandona per altezza insufficiente e si dà alla pallavolo. Sogna il Tour. Odia tutti quelli che scrivono “qual’è” e che dicono “cannottiera” e “carammella” @matteosanti_5