The sound of NBA Trumpets

Crampi Sportivi
Crampi Sportivi
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2 min readNov 10, 2016

Nella ridda di commenti all’elezione di Donald Trump, non potevano esimersi i giocatori della lega cestistica più importante del mondo, proprio made in USA.

Negli ultimi anni la NBA, oltre ad annoverare la solita componente afro-americana, conta anche su un cospicuo gruppo di giocatori europei: è chiaro che l’elezione di un personaggio così estremo sul fronte dell’immigrazione non ha lasciato indifferenti gli atleti della lega. Sono quindi queste due le categorie a essersi maggiormente espresse a proposito del risultato del voto.

Dobbiamo ricordare che LeBron James aveva supportato in prima persona la candidatura della Clinton, mentre (finora) il suo silenzio social sulla questione è assordante. Altre star della NBA, invece, hanno fatto sentire la loro voce. Sicuramente il più famoso è uno dei migliori amici dello stesso James, la guardia dei Chicago Bulls:

A lui si aggiunge un altro All-Star, il centro dei Sacramento Kings DMC:

Più profondo il pensiero dell’astro nascente dei Milwaukee Bucks:

Menzione anche per la signora dell’attuale MVP, la famosa Ayesha:

Legittime le preoccupazioni della guardia dei Los Angeles Lakers:

Neanche Tony Wroten — attualmente free agent dopo esser stato tagliato da Memphis — si è trattenuto:

E che dire di JCrossover?

In suo supporto, c’è anche la point-guard dei Boston Celtics:

Relativamente al rapporto con l’estero, arriva la domanda dell’attuale PG dei Jiangsu Monkey King:

Chi gioca attualmente a Toronto la prende così:

D’altro canto, come immaginabile, l’altra parte coinvolta nelle reazioni è quella dei giocatori non statunitensi.

Commenti arrivano da giocatori dalle svariate nazioni di provenienza, come il francese dei New York Knicks:

Anche lo spagnolo dei Minnesota Timberwolves rimane basito:

La top pick dell’ultimo draft / fenomeno annunciato dall’Australia si era già espresso qualche settimana fa:

Il suo compagno di squadra nei Philadelphia 76ers gli risponde prontamente:

Particolarmente attivo il turco degli Oklahoma City Thunder. Dopo le critiche al presidente Erdogan, che gli valgono l’esclusione dalla nazionale, non si risparmia neanche su questa questione, sia prima dei risultati…

…che nel post-election, con questo tweet poi cancellato:

e sostituito da questo:

https://twitter.com/Enes_Kanter/status/796210608584687617

https://twitter.com/JoelEmbiid/status/796244838383501312?ref_src=twsrc%5Etfw

https://twitter.com/JoelEmbiid/status/796258910617370624

[embed]https://twitter.com/KrisHumphries/status/796257058609922048[/embed]

Oppure Spencer Hawes, centro degli Charlotte Hornets, che dopo essersi auto-proposto qualche giorno fa…

…ha lasciato spazio a un video di festeggiamenti:

https://twitter.com/spencerhawes00/status/796197114711834624

Particolare il caso del proprietario dei Dallas Mavericks, noto repubblicano che tuttavia aveva sostenuto la Clinton nella sua campagna. Diciamo che si trattava dell’occasione giusta per il ritorno alle origini:

Personalmente?
Non avrei avuto dubbi, avrei votato un altro auto-candidato… avete presente quel personaggio che fu Ron Artest e ora è Metta World Peace? Con le sue proposizioni mi ha convinto!

https://twitter.com/MettaWorldPeace/status/796084950403457024

https://twitter.com/MettaWorldPeace/status/796091806484045824

Serve aggiungere altro?

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