Tobar na Màthar — Il Motherwell FC tra storia e grafiche magnifiche
Motherwell (Mitherwall in scozzese, Tobar na Màthar in Gaelico) è una cittadina di 30.000 abitanti che si trova a sud-est di Glasgow; la regione è quella del North Lanarkshire, piena di piccole città e villaggi. Non c’è molto a Motherwell se non qualche college, una bella cattedrale e la “N” division della Strathclyde Police. Un po’ poco per una delle più popolose authority areas del paese. In più la gente ha preso a chiamare la città Steelopolis per la ricca produzione d’acciaio che avviene costantemente in quelle terre.
Fortuna ha voluto che nel villaggio costruito dai romani, dove le South Calder Water nella parte nord-est della città vengono attraversate dall’ Abhainn Chluaidh, sia nata una squadra di calcio tra le più antiche di Scozia. Il club nato nel 1886 dalla fusione del Glencairn FC con Alpha FC avvenuta nel Ballie’s pub in Merry Street non esce dai top team della Scottish Premiership dal 1985, in questo arco di tempo, però, è arrivata solo una Scottish Cup arrivata nel 1991 — con un 4 a 3 sofferto e bellissimo contro il Dundee United — che fa il paio con un titolo datato anni ‘30.
La storia della squadra scozzese racconta anche della tragica scomparsa di Phil O’ Donnell, avvenuta subito dopo un match di campionato contro i rivali storici del Dundee Utd (sempre loro). Capitano della squadra, e da tutti chiamato “lo zio” perché tornato al “Well” dopo una lunga carriera aveva ritrovato in squadra il nipote David di 13 anni più giovane, scomparve nel dicembre 2007 a causa di un malore accusato proprio in campo.
A Motherwell il calcio è tutto, è la liberazione settimanale dal peso della fabbrica, dall’acciaio che grava sui polmoni, dalla pioggia che costantemente bagna le strade della città. Sulle sponde del River Clyde c’è anche del genio grafico, un’attenzione e una cura per l’immagine del club che non è seconda nemmeno ai più blasonati e ricchi club in giro per l’Europa: un canale YouTube che aggiorna i contenuti in maniera costante, una serie di immagini di supporto ben curate e grafiche dedicate per ogni singolo match.
Qui sotto ne trovate una selezione, la qualità grafica e le idee di fondo rendono bene la passione dietro al club che ha la propria casa al Fir Park Stadium, sui terreni che erano di Lord Hamilton of Dalzell. Il paragone con il nostro torneo non è nemmeno praticabile, tolte alcune iniziative di Juventus e Roma e il restyling d’immagine dell’Inter la situazione della comunicazione da parte delle nostre società è decisamente al palo se confrontata anche con realtà piccole come quella dei “Well”.
Chi ha detto che per creare un’ immagine che abbia in se del bello bisogna per forza avere in squadra dei campioni?
Forza Claret and Amber!