Torniamo a parlare di calcio (con sprazzi di pallanuoto): CS S03E13
Gol che sono come i rapporti con le tue ex
Leonardo Pavoletti, 93’ minuto, Genoa 2–1 Sassuolo
Pavoletti è appena uscito da una storia di due anni con questa ragazza emiliana. All’inizio era una relazione basata sugli sguardi timidi, sugli approcci essenziali e sui tanti abbracci dopo aver fatto l’amore: poi però le distanze iniziano a sentirsi.
Anche grazie ai gol di Leonardo (11 reti nelle 33 partite di Serie B), lei ha vinto una borsa di studio per una grande città chiamata Serie A, che ha tipo la mentalità che può avere un paesino lucano ma con lo skyline di New York. Lei ha iniziato a coprirsi di gioielli e di uomini slavi dal cognome impronunciabile (Vrsjaliko).
C’è stata una separazione netta, sempre con i soliti sospironi ma senza rancore.
Poi si sono rivisti, e niente, Leonardo ha scoperto che il nuovo uomo di lei non è poi così curato, gli sarà scappato un pezzo di verdura tra i denti o il dopobarba che usa gli ricorda il suo (di lei) padre.
E s’è portato a casa i tre punti, come un’occhiata maliziosa che fa molto “COSECHEPOTEVODARTIOELUINO”.
Perin è l’amico scemo che ti urla: SCOPARE appena conosci una nuova ragazza
Roberto Inglese, 8’ minuto, Carpi-Chievo 1–2
Roberto ha fatto l’Erasmus, ma Roberto ha fatto l’Erasmus da una piccola città a una città ancor più piccola: lei si era innamorata parecchio, lo aveva anche portato a fare il pane al mulino del nonno, ma lui sapeva che sarebbe finita presto.
Si son rivisti in un bar, sotto c’era I Wanna Rock and Roll all Night che gli ha ricordato di quando bevevano alcool scadente alle tipiche feste brutte erasmus, ma lui non può darle quella salvezza che lei cerca disperatamente.
Inoltre ha fatto coming out, e gira con Meggiorini in bicicletta.
Mattia Destro, 87’ minuto, Roma-Bologna 2–2
Questa versione di Bella Stronza di Marco Masini con un pessimo video su un pessimo film di Scamarcio è stato l’unico sollievo di Mattia mentre abbracciava il cuscino e i suoi immensi occhi da panda piangevano senza soluzione di continuità.
Lei lo aveva già dimenticato, chiusa nei sogni di grandeur e nel privè del Goa, con champagne a fiumi e uomini dalle creste improponibili.
Allora lui l’ha rivista un giorno, e con impeto puerile ha gonfiato i muscoli e gli ha detto “ GUARDA COME SONO MATUROOOO, NON MI FAI PIU’ MALEEEEEEEEE” e si è buttato tutto soddisfatto del punticino nella piscina del Dall’Ara con gli altri bimbi con le cuffiette rossoblu.
Pro Recco Waterpolo 1913
Leicester
Com’è quel vecchio adagio dei profeti e della patria? Ranieri sta macinando punti. Se ci pensi ti verrebbe voglia di rimescolare le carte e far ricominciare il campionato. E invece ci sono certi matti con lui, tipo Vardy, che ha eguagliato il record di Van Nistelrooy con 10 marcature in 10 partite di fila in Premier League. Mica uno qualsiasi (Van Nistelrooy dico).
In compenso Okazaki segna il gol più brutto del mondo, ma hey, 3 punti bitches.
Clasico
Davvero ne vogliamo parlare? Schiaffi, schiaffi e ancora schiaffi, (filologicamente dovrei dire schiaffi ancora una volta) mentre il pubblico del Bernabeu non gradisce (ma si alza a fare la standing ovation ad un gigantesco Iniesta quando esce) e Cristiano Ronaldo fa la faccia che si fa quando si è pestata una gomma da masticare con le scarpe nuove.
Manchester City — Liverpool (aka altri schiaffi)
Non si capisce ancora dove stia andando questo Liverpool di Klopp, ma è certo che sabato fosse a Manchester e ha fatto un casino, questa è la peggiore sconfitta del City all’Etihad. L’amore trionfa.
Pogba al campetto
Alla Juventus con poca fantasia offensiva serve qualcosa di più. Contro il Milan la squadra di Allegri dimostra la superiorità dei propri uomini nonostante un’idea di gioco ancora provvisoria, anche grazie ad una cosa che solo gente come Paul Pogba può fare in un campo di calcio senza farla sembrare un trick pretenzioso.
https://twitter.com/nonleggerlo/status/668406473366609920
Montella fa quello che vuole in panchina (più o meno)
Xabi Alonso eurocrate con Der Spiegel
Benissimo
Articolo a cura di Sebastiano Bucci e Mattia Pianezzi