Tour de l’apéritif

Simone Nebbia
Crampi Sportivi
Published in
2 min readJul 9, 2017

8ª tappa — 8luglio
Dole>Station Des Rousses 187 km
Vincitore: Lilian Calmejane
Leader: Chris Froome

Quell’espressione che vi viene al momento dell’aperitivo, quando ci pensate su un attimo a non farvi ingolosire perché vi hanno invitato a cena e non sta bene presentarsi senza fame, ché si vede insomma, che mangiate un po’ per cortesia e già non ce la fate più, per esservi ingozzati di patatine, tartine, morsi di pizzette fredde, vol au vent.
E insomma, se invece siete corridori di questo Tour de France 2017, nella gamba ce l’avete un po’ tutti — a fare un po’ di classifica — questa tappa con tre discreti gpm, ma c’è da considerare che domani ce ne saranno sette, tre di quali con pendenze ben diverse da quelle di oggi. Beh allora va bene, è sabato fa caldo, sono arrivate le Alpi, ma niente in contrario se questo Montée de la Combe de Laisia-Les Molunes ce lo facciamo con calma prendiamo le misure e ci vediamo domani?

Ecco cosa devono aver pensato in apertura della corsa gli uomini che si giocheranno il Tour. Ai -13 km, cioè nel punto in cui la strada si fa dolce fino al traguardo di Station des Rousses, davanti resta solo Lilian Calmejane, con Robert Gesink a qualche secondo e una spicciolata d’altra gente fino al gruppone coperto e giusto un poco selezionato dalle salite precedenti, lì a quel minuto e mezzo dal buffet, come a dire: che faccio me li faccio questi due passi per andarmi a prendere un’altra manciata di noccioline col prosecco oppure passo e aspetto domani a stomaco libero?

Calmejane si volta ogni tanto, sa che la maglia a pois ormai per domani se l’è conquistata, insomma, io intanto me la metto poi poco importa se a un certo punto domani mi può pure prendere un colpo oh mancano 5 km ormai sono arriv…e invece no, hai fatto male i conti, ma chi ti ha detto di riempirti la bocca con tutte quelle patatine? Adesso dove te la metti quella tartina al salmone? Non c’entra più nemmeno una nocciolina! Ma i crampi invece che allo stomaco prendono alle gambe, gli ultimi chilometri sono da pazzi, dietro Gesink non se la sente, si era già messo seduto a bordo piscina, uno Spritz Campari gli aveva già tolto l’appetito…e allora lingua di fuori, pedali più a mente che con le gambe, più d’inerzia che di forza vera e propria, ma alla fine arrivi, te lo fai questo ultimo boccone, anche se ora tocca capire i danni sulla digestione, domani è dura con sei portate e un apporto calorico che basta per due settimane. Toh, le stesse che mancano per arrivare, sazi o inappetenti, sul traguardo di Parigi.

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