Tutto d’un fiato #girobeat

Giuseppe Tantillo
Crampi Sportivi
Published in
2 min readMay 27, 2017

Tappa 19 — San Candido — Piancavallo 191Km

Vincitore: Mikel Landa

Leader: Nairo Quintana

Gli scrittori della beat generation pensavano che si dovesse scrivere in un flusso continuo senza interruzioni e senza troppa attenzione alla punteggiatura anzi volendo anche senza punteggiatura e senza preoccuparsi della consecutio temporum e di tutte quelle cose che avrebbero solamente allontanato dal centro della questione o meglio dall’emozione che poi era la questione e allora se Jack Kerouac e Allen Ginsberg avessero seguito il Giro invece che Neal Cassady probabilmente si sarebbero innamorati di Fiorenzo Magni e Fausto Coppi e Gino Bartali e adesso ci ritroveremmo una ricca e ispirata letteratura sugli anni d’oro della corsa rosa e invece le cose non andarono così e quegli scrittori non scoprirono mai l’emozione di seguire l’ultimo arrivo in salita di una grande corsa a tappe che tanto somiglia al loro modo di raccontare la vita andando a tutta senza mai riprendere fiato perché il tempo è poco e la fine è vicina e se si vuole conquistare qualcosa bisogna scattare con coraggio senza guardarsi alle spalle sperando che gli avversari non abbiano lo stessa luce negli occhi e soprattutto la stessa gamba e chissà se è questo che Nibali e Quintana hanno pensato mentre imboccavano Piancavallo consapevoli di avere a disposizione poco più di dodici chilometri per cambiare una storia che sembrava già scritta. Eppure per quasi tutta la scalata, nonostante le evidenti difficoltà di Domoulin, né l’uno né l’altro hanno avuto la forza e il coraggio di provare a far saltare il banco affidandosi invece al ritmo rassicurante dei propri pur generosi gregari. E così alla fine il distacco dell’olandese è stato nell’ordine del minuto abbondante che in prospettiva ultima cronometro rende il rosa del nuovo leader Quintana particolarmente precario ma si sa nel ciclismo non c’è niente di certo e allora non ci resta che goderci gli ultimi due giorni di questo imprevedibile Giro che in un minuto e mezzo raccoglie i primi sei della classifica e che sarà deciso domani e ancor di più nella solitudine dell’ultima cronometro anche questo in perfetto stile beat perché alla fine dei giochi parafrasando Kerouac l’unica cosa che conta è avere una bici veloce l’orizzonte lontano e una maglia rosa da conquistare alla fine della strada.

--

--