Tutto il Milan che non torna

Crampi Sportivi
Crampi Sportivi
Published in
6 min readSep 28, 2016

La videoteca milanista deve molto, per ovvie ragioni, al trentennio dirigenziale che si è appena concluso. A livello diacronico, le ricostruzioni sono piuttosto chiare: più difficile, senz’altro, diventa selezionare reti rappresentative e preferirle ad altre.

DIFENSORI

Nella storia meno recente, l’indimenticato “Maldera III” ci fa capire che il terzinaggio ben si sposa con la propensione offensiva. Memorabile il suo supergol all’Avellino:

[embed]https://www.youtube.com/watch?v=V5uvVqxzAEA[/embed]

Possono aver mancato il pallone d’oro, ma ai due capitani non è mancato nulla: neppure le reti segnate, diverse delle quali di ottima fattura. I momenti di maggior vena di Baresi sono coincisi con il suo dominio come libero; è stato anche rigorista ufficiale, togliendosi lo sfizio di realizzare una tripletta in Coppa Italia. Come si è congedato ha del clamoroso: un ultimo gol da cineteca, con tre tocchi che tutti i “supertele” e “tango” dell’epoca hanno provato a riprodurre almeno una volta:

[embed]https://www.youtube.com/watch?v=_6n87Y1vso0[/embed]

Per Maldini, l’apice di finalizzazioni risale al suo impiego da terzino; si ricorda spesso il suo ottimo score in nazionale sotto la guida del padre. Ha rischiato di incrementare la leggenda a Istanbul, evento che lo ha scosso e motivato. La ragione è in questa incursione qui, un gol che in molti non hanno visto, presi com’erano a mettersi comodi sul divano (ma prima, per noi, Berlusconi ed Erdogan):

[embed]https://www.youtube.com/watch?v=T_Il3rF0fk4[/embed]

Poi, per carità, sulla fascia sinistra è andata anche benino, dopo Maldini. Qui, per esempio, il sinistro al volo di Jankulovski spegne il Siviglia di Kanoutè (a 3 minuti e 20 circa).

[embed]https://www.youtube.com/watch?v=GUdLuS9Oldc[/embed]

Se poi volessimo trovare un gol che riassume i pregi dell’ultimo Milan competitivo in Coppa, dovremmo puntare su una realizzazione non bella, ma particolare per cosa ha significato al 92’ di quella sfida al Camp Nou:

[embed]https://www.youtube.com/watch?v=wDtuHCMM7ZQ[/embed]

CENTROCAMPISTI

Per fortuna, gli archivi qualcosa hanno salvato. Con una discesa straordinaria, l’Abatino — qui centrocampista, ma in carriera anche capocannoniere della A — ha segnato una storica perla contro l’Estudiantes:

[embed]https://www.youtube.com/watch?v=hHzASuZ5UzA[/embed]

Poi l’era-Sacchi, durante la quale pare che Ancelotti si sia reso noto al Real:

[embed]https://www.youtube.com/watch?v=PeTfRNK0X7U[/embed]

E se la bomba di Carletto è esempio dello strapotere complessivo del Milan, quello di Gullit con il Pisa è strapotere individuale, nonché prima rete assoluta in carriera:

[embed]https://www.youtube.com/watch?v=hQ5shcy3v98[/embed]

(ovvero: colpi di testa che partoriscono bordate quasi-di-piede). Se proprio volessimo bordate di piede e centrocampisti autentici, si può chiedere ad Albertini cosa ricordi della sua epopea capelliana:

[embed]https://www.youtube.com/watch?v=icQwo_4Hl3c[/embed]

ATTACCANTI

Il Milan continentale dei 4–0 a Steaua e Barcelona non ha risparmiato il povero Goteborg. La fine dell’era Van Basten — più del giro di campo al “Berlusconi” o del congedo di Ancona — è più o meno tutta qui (1992):

[embed]https://www.youtube.com/watch?v=uPyP2uLDNn4[/embed]

Poi, se vogliamo considerare quanto di più inusuale il Cigno abbia messo in porta, c’è sempre il colpo di testa telecomandato, come se in testa l’olandese avesse un piede, contro il Real Madrid in Coppa dei Campioni.

[embed]https://www.youtube.com/watch?v=ZZFuD6n4_ss[/embed]

Nell’interregno-Massaro, si è comunque cercato di fare il possibile per supplire alla mancanza di un centravanti dominante (si badi che qui è tutta la partita, del Genio, a essere mostruosa).

[embed]https://www.youtube.com/watch?v=4_5Jhs654w4[/embed]

Chi è davvero succeduto a Van Basten ha avuto numeri diversi in termini di vittorie e “skills”. E non ha certo demeritato. Riassumere tutto lo strapotere di Weah nella vasca contro l’Hellas è anche riduttivo, ma non c’è gol più rappresentativo: Va detto che questa prodezza si inserisce nel periodo Tabarez-Sacchi Bis, più che mai di transizione.

[embed]https://www.youtube.com/watch?v=TXzBqL-kT08[/embed]

Chi ha sancito un’era, in definitiva, è stato Andriy Shevchenko:

[embed]https://www.youtube.com/watch?v=5Gprcg0jUdU[/embed]

Senza nulla togliere a Inzaghi, Gilardino, Tomasson e Crespo, il decennio del diavolo è tutto ucraino. Pato ci ha provato: peccato per come è finita.

A cura di Alessandro Fabi

I tempi recenti ma non recentissimi

Se questo articolo fosse stato incentrato sugli anni recentissimi del Milan, probabilmente sarebbe stato molto più breve e molto meno pregno di emozioni o, forse, non sarebbe neanche esistito. Oppure si sarebbe potuto trasformare in un articolo sui lanci perfetti di Montolivo, i cross precisi di Abate, l’organizzazione difensiva impeccabile e la tanto attesa esplosione di Niang, tuttavia sarebbe stato un po’ pretenzioso e surrealista, per questo abbiamo deciso di raccogliere alcuni dei gol più belli del Milan pescando a piene mani dagli ultimi 10–15 anni, tralasciando, per forza di cose, gli ultimi 3. Indubbiamente questa raccolta diviene, in questo caso specifico, il nido migliore per accrescere la nostalgia di chi è stato abituato a conoscere grandi campioni:

AC Milan — Bayern Monaco 4–1, Champions League 2005/2006, gol di Inzaghi

Inzaghi è stato a lungo lo stargate del Milan sui record statistici d’Europa, a caccia di quel trono di capocannoniere europeo inseguito, raggiunto e poi stracciato dall’assurda facilità realizzativa di Cristiano Ronaldo e Lionel Messi. Prima di questo evidente strapotere c’era Inzaghi, il bomber d’Europa per davvero: titolare dal primo minuto o subentrato a partita in corso, sui giornali leggevi sempre la storiella della galvanizzante canzoncina della Champions League ma per lui era tutto vero. Felix Magath per esempio sta cercando ancora oggi di capire cosa c’è nel patrimonio genetico di un attaccante che riesce a mettere insieme un rasoterra respinto malamente dalla difesa, la posizione perfetta ovvero il classico appuntamento col gol, il destro completamente sbagliato che diventa un auto-assist per l’inzuccata. Sintetizzare questi concetti vorrebbe dire creare l’attaccante 3.0 del futuro.

Manchester United — Milan 3–2, Champions League 2006–2007, gol di Kakà

Ho dovuto riguardarlo forse 8 volte prima di riuscire a esprimere qualcosa.
Allora questo gol mi appare ormai totalmente decontestualizzato, non appartiene più alla Champions League o alla storia del Milan, non lo lego più nemmeno a Ricardo Kakà. E’ un dipinto conservato in un museo, rimarrà li per sempre a rappresentare l’arguzia, la fluidità dei movimenti, il pensiero abbinato al movimento del corpo, una manciata di secondi in cui un uomo ha dimostrato la sua magnificenza avvalorata dai due indici puntati al cielo. In quel momento sul punto più alto dell’universo c’era un semplice uomo.

Milan — Napoli 2–1, Serie A 2007–2008, gol di Pato

[embed]https://www.youtube.com/watch?v=Eo2iXaUxcA4[/embed]

Era Pato, era il papero, era Alexandre Pato dell’Internacional e io che credevo fosse El Pato Abbondanzieri e che in difesa fossimo coperti. Si diceva un gran bene, era a Milano da un po ed era giovanissimo, non poteva esordire prima di quel Milan — Napoli. Segna sempre all’esordio in una competizione o con una squadra, dicono.
E’ rimasta solo tanta ma tantissima delusione. La delusione di un amore sciupato.

Milan — Siena 1–0, Serie A 2007- 2008, gol di Alberto Paloschi

Paloschi è la, a bordo campo che aspetta di entrare. E’ piccolo, davvero piccolo ed è quasi un mio coetaneo.
Quando lo vedo pronto a fare il suo ingresso penso alle casualità della vita, a centinaia di ragazzini incollati al televisore che osservano un loro pari età fare il suo ingresso con la maglia del Milan addosso.
Serginho nemmeno lo guarda, fà rabbia pensare che in quel momento il suo compagno non abbia avuto parole dolci per spezzare la tensione che anima il ragazzo. Si parla tanto di senatori ma alla fine a cosa servono?
Alberto Paloschi segna un gol talmente incredibile per bellezza estetica e circostanze che la sua vita è rimasta cristallizzata in quell’attimo. Paloschi avrà diciott’anni per sempre.

Milan — Inter 1–0, Ronaldinho, 28/09/2008

[embed]https://www.youtube.com/watch?v=Pu_uS-bRVLc[/embed]

Rivedendolo oggi bisogna ammettere come questo sia davvero un bel gol, lo stacco di Ronaldinho è imperioso (la marcatura forse meno), se poi si aggiunge che è il primo gol di Ronaldinho al Milan ed è stato decisivo per un derby, non si può non innamorarsene.

Parma — Milan 0–1, Pirlo, 02/10/2010

Vedendo questo gol la prima volta, decisivi che sarebbe diventato uno dei miei gol preferiti in assoluto visti segnare dal Milan, anche questo decisivo: un destro da distanza siderale piazzato in un angolo che sarebbe difficile da raggiungere per qualsiasi calciatore.

Lecce — Milan 1–1, Ibrahimovic, 16/01/2011

Quando avevi Ibra in squadra era tutto più bello. Ibra non vede la porta, la sente, tira di destro al volo imprimendo al pallone una potenza ed una precisione indescrivibile, allegata la reazione di Galliani:

Barcellona — Milan, Pato, 13/09/2011

[embed]https://www.youtube.com/watch?v=vEq4-F-SLH4[/embed]

Se c’è da versare una lacrimuccia, questo è il momento adatto per farlo. Accelerazione mortifera di Pato che porta il Milan in vantaggio dopo appena 24 secondi al Nou Camp.

Lecce — Milan 3–4 , Boateng, 23/10/2011

https://www.youtube.com/watch?v=lN1479Hgxz4

Milan — Barcelona 2–3, Boateng, 23/11/2011

https://www.youtube.com/watch?v=NKYB3mmyPcw

Nocerino, Stagione 2011–2012

https://www.youtube.com/watch?v=Lh8z4uowguw

Milan — Arsenal 4–0, Boateng, 15/02/2012

[embed]https://www.youtube.com/watch?v=2X7qAiPFYeU[/embed]

Non era difficile intuire che Boateng sarebbe stato molto presente in questa raccolta; splendido destro di prima intenzione da posizione molto defilata, partita altrettanto indimentacabile.

Anderlecht — Milan 1–3, Mexès, 21/11/2012

[embed]https://www.youtube.com/watch?v=i9EWFCnHs5s[/embed]

Mexès ha segnato di rovesciata.

Dal limite dell’area.

Milan-Bologna 1–0; 14/02/2014

[embed]https://www.youtube.com/watch?v=gWCd3MNQA8Q[/embed]

Si può dire ciò che si vuole su quello che ha significato Balotelli al Milan. Tanto si è detto e tanto ci si sarebbe potuti risparmiare. Quello che avrebbe potuto significare, invece, sta tutto in questo gol al Bologna.

[Bonus track] Catania — Milan 0–2, Huntelaar, 29/10/2009

[embed]https://www.youtube.com/watch?v=zv0pkuBPmv4[/embed]

Giusto per dire che al Duca Bianco ho sempre voluto un gran bene.

A cura di Massimiliano Chirico e Michele Garribba

--

--