Mamma mi hanno offerto un lavoro!

Crossroads
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4 min readNov 16, 2016

di Elena

“Pronto, mamma, Sono Elena. Sì, è ufficiale: mi pagano!”

Incredibile, no?

D’altra parte sono solo tre mesi che lavoro gratis per loro.

Solo tre mesi che prendo il pullman ogni mattina (però quello me lo rimborsano) per arrivare al centro di Birmingham.

E sì, mi hanno offerto un lavoro.

Dopo soli tre mesi!

“No, mi danno giusto i soldi che mi servono per pagare l’affitto, le bollette e la spesa. Però se ci pensi va tutto sul curriculum. Cioè lavoro per l’International Rescue Commitee, capisci? Proprio nel mio campo. In effetti è un lavoro di amministrazione, principalmente. Quindi era più il mio campo quando lo facevo da volontaria. No, assolutamente, un’opportunità imperdibile. E poi lo dicono tutti che il networking è importante, no?”

Incredibile, sono stati proprio carini.

“Però se ci pensi forse così fra un mesetto potrò smettere di svegliarmi alle 5 ogni sabato mattina per fare la babysitter. Il che mi permette di avere una vita sociale nel weekend. Una vita sociale!!”

Non lo so, però, se li lascio.

Come fanno senza di me? Gli serve qualcuno che si occupi dei bimbi. Altrimenti la mamma poi si deve svegliare alle otto per vestirli e portarli a scuola di Corano.

Chi vuole svegliarsi alle otto nel weekend?

Voglio dire, è sabato per tutti, no?

“Ma sì, mamma, li lascio! D’inverno, il sabato mattina alle 5, Birmingham è una lastra di ghiaccio. Non sai quante volte rischio di scivolare sulla strada per il pullman. Ma sì, certo che ho le scarpe invernali, mica si può girare con le Converse per Birmingham in inverno. Poi nel pullman c’è il riscaldamento. E meno male, perché ci devo stare un’ora in quel pullman.”

La tranquilla e accogliente Birmingham

Mi hanno presa a fare la babysitter da loro solo perché erano molto impressionati dal mio master alla SOAS.

Studi Africani? Ma che cosa… particolare. Ma perché poi proprio l’Africa? Però carina come cosa.

“No, le lezioni di italiano le devo continuare! No, mamma, non posso metterlo nel curriculum! Non è che sono proprio un’insegnante di italiano, ecco. Sì, però devo continuare, te l’ho detto. Il nuovo lavoro mi paga affitto e bollette. Sì, ma lo so che se ho bisogno ci sei, ma non ho bisogno! Lo so mamma, tranquilla, sto bene. No, mamma, no, non ho problemi di soldi! Mamma, già mi hai mandato i soldi, tranquilla! Al momento non servono, ma se servono te lo dico. Sì, pure papà me l’ha detto. Lo so, lo so. Ma l’ho detto anche a lui. Per ora ce li ho.”

Infatti la settimana prossima vado in vacanza.

“Sì lo sanno, ma sono stati molto gentili. Hanno detto che visto che ho già prenotato posso andare in vacanza e cominciare a lavorare il giorno dopo. Sì, sì, il giorno dopo essere tornata da Barcellona”

Sì, io avevo suggerito il giorno stesso. Ché tanto arrivo alle otto del mattino in aeroporto.

“Mi hanno detto che non c’è un limite per il contratto. Può essere un mese, due mesi, una settimana. Sì, possono licenziarmi quando vogliono. A quanto pare potrebbe arrivare la telefonata il Venerdì da Londra e io sono fuori il Lunedì. Sì, infatti, me lo godo finché ce l’ho. Poi si vede. Eh, anche per questo non posso lasciare le lezioni di italiano. Magari lascio quella che mi chiama sempre quando sono già per strada per dirmi che quella sera non può.”

In tutto questo io avrei anche un ragazzo, si chiama Riccardo.

“Boh, non lo so. Quando finisce il PhD se ne va. Ma è inutile parlarne, ma’, tanto magari questi fra un mese mi licenziano. Ho visto il contratto. Possono fare quello che vogliono. Davvero. Quindi a questo punto… Sì, ma sto ancora aspettando che mi rispondano per il master a Barcellona….Boh, magari cerca un lavoro a Barcellona. O magari torna in Italia. Sì, magari a Perugia. Avevamo pensato anche di andare insieme a Roma. Alla fine è una grande città, il lavoro con un po’ di impegno si trova. ”

Brexit. Vivo in una campana di vetro.

“Ma no! Ma non succederà mai. Non voteranno mai Leave. Macché! Io non conosco nessuno, dico nessuno, che abbia intenzione di votare Leave.”

E niente, alla fine siamo andati entrambi a Barcellona.

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