La lezione del Prof. Antonello Pasini: l’equazione dei disastri

A cura della Prof.ssa Anna Rita Casella

--

In questa ultima parte dell’anno scolastico abbiamo avuto il piacere di ospitare il Prof. Antonello Pasini, fisico del clima del CNR e divulgatore scientifico, il quale ha tenuto per i nostri ragazzi e le nostre ragazze delle classi quinte una bellissima lezione sul riscaldamento globale e i conseguenti cambiamenti climatici che costituiscono il più grave problema che l’umanità intera si trova a dover affrontare.

Il DS dell’IIS G. da Catino Prof.ssa Valentina Bertazzoli con il Prof. Antonello Pasini

Il professore ha iniziato mostrando i dati a disposizione degli scienziati riguardanti i valori delle anomalie della temperatura media globale registrati a partire dalla seconda metà dell’800 per arrivare ad oggi. I dati rivelano che a partire dagli anni ’80 del ventunesimo secolo si sono registrate solo ed esclusivamente anomalie positive con il record raggiunto lo scorso anno di +1,10 °C. Se invece si restringe l’analisi alla sola Italia si può evidenziare che, negli ultimi 100 anni, si sia riscaldata circa il doppio della media globale a causa della condizione geografica in cui si trova, ovvero al centro del Mediterraneo che si può definire un ‘hot spot’ dal punto di vista climatico.

Dunque, qual è la causa di questo riscaldamento? Per rispondere a questa domanda, il professore ha dovuto spiegare prima come si studia il clima, fenomeno molto complesso per il quale è necessario utilizzare laboratori ‘virtuali’ ovvero dei supercomputers in grado di elaborare molti dati e considerare molte variabili che costituiscono le forzanti che influiscono sulla temperatura della Terra.

I dati che possono essere forniti ai super computers rappresentano gli input naturali e gli input antropogenici ovvero legati alle attività umane come, ad esempio, le emissioni di CO2 dovute all’uso dei combustibili fossili.

Dai modelli matematici elaborati con questo tipo di indagini si vede in modo inequivocabile come le ‘forzanti antropogeniche’ siano determinanti nel causare l’aumento progressivo della temperatura media.

L’aumento di 1, 10 °C a qualcuno potrebbe sembrare poca cosa ma basta soffermarsi a riflettere su come stiamo noi ‘Sapiens’ quando la nostra temperatura corporea aumenta anche di un solo grado e ci troviamo a dover affrontare la febbre e le sue conseguenze.

Nel caso della Terra, questo aumento si traduce ad esempio in desertificazione da un lato, eventi estremi come piogge torrenziali dall’altro, scioglimento dei ghiacciai e minore disponibilità di acqua, ma anche fenomeni migratori rilevanti e possibili cause di conflitti.

In conclusione, cosa fare? Tutti dovrebbero dare il proprio contributo innanzi tutto con una presa di coscienza del problema, cosa non scontata dato che l’approccio a questi temi di carattere scientifico non è sempre adeguato, probabilmente anche a causa di una carente cultura scientifica.

I media stessi non trattano sempre adeguatamente il problema dando voce a personaggi che senza alcuna specifica qualifica si dilettano in improbabili dissertazioni sul tema.

Tutti dovremmo assumere stili di vita più sostenibili e ricercare anche dal basso strategie vincenti come, ad esempio, possono essere le cosiddette comunità energetiche.

Tuttavia, resta essenziale che vengano predisposti piani per affrontare l’emergenza climatica a livello di comunità internazionale dato che solo insieme si potrà gestire la difficile transizione energetica necessaria ad abbandonare i combustibili fossili.

Molti giovani stanno responsabilmente spingendo sui rappresentanti della politica, anche con estreme ma legittime manifestazioni di protesta, perché mettano questo tema responsabilmente in cima alla loro agenda.

--

--

CyberScuola, giornale dell’IIS Gregorio da Catino
CyberScuola

Dirigente Scolastico Valentina Bertazzoli, Direttore Responsabile Pier Vincenzo Rosiello