Papa Francesco alla giornata per l’ambiente
A cura di Paulina Solano Reyes, 5AU
In un periodo cruciale per la storia dell’uomo, in cui tutte le più importanti istituzioni politiche si schierano dalla stessa parte per avere un riscontro nel disegnare piani contro i cambiamenti climatici, anche la Chiesa prende posizione schierandosi per il bene comune e del prossimo.
Papa Francesco attraverso un videomessaggio ringrazia tutti i giovani che hanno preso parte al “Youth 4 climate”, tenutosi a Milano dal 28 al 30 settembre, iniziativa cha ha lo scopo di promuovere un’educazione sostenibile.
Il Pontefice ringrazia i giovani per il loro impegno in questa lotta contro il tempo per rallentare i cambiamenti del clima, ribadendo che loro sono la futura generazione, e che è compito delle future generazioni creare delle alleanze costruttive per dar vita a una società più coesa e unita.
Nella sua enciclica Fratelli Tutti del 2020 il Papa ha esplicitato, infatti, che l’umanità troppo spesso si riferisce al concetto del mio Mondo e non del Mondo; dovremmo invece sentirci non solo vicini ma fratelli.
Con lo scoppio della pandemia si sono evidenziati i cambiamenti di questo nuovo periodo storico, segnato da climi tesi necessitano di una “cultura cura”, in cui l’uomo riesca a guardare oltre il suo bisogno e a contribuire al sostentamento e all’innovazione ecologica delle popolazioni in via di sviluppo. Grazie a quest’aiuto tutti i Paesi del mondo potranno essere uguali. Questo risultato, però, potrà essere ottenuto solo grazie all’atteggiamento responsabile di ogni membro di queste “convenzioni”, allo scopo di promuovere un nuovo processo di educazione che faccia leva sulla fratellanza e sull’alleanza dell’umanità.
Nell’enciclica, di cui sopra, il Santo Padre non ha tratto ispirazione solo da figure eminenti del cristianesimo, in primis il Santo di Assisi, ma anche da altre persone che nel passato si sono richiamate ai valori da lui citati e ne hanno fatto uno stile di vita: Mahatma Gandhi, Desmon Tutu (arcivescovo anglicano e attivista ), Martin L. King, e Charles de Foaucaul, da sempre definito come Fratello Universale.
