Here comes the Spider-Man

Una storia piena di ragnatele…

Francesco Consalvo
D-Spot presenta Epic Loot
7 min readSep 20, 2022

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Quando sei un’icona pop così importante, affascinante e trasversale che fende le generazioni come il burro diventa quasi naturale vedere la propria immagine trasposta praticamente ovunque, tra cinema, giocattoli e chi più ne ha più ne metta, e nel nostro caso specifico nel mondo dei videogiochi. Sì perché se è vero che il mondo non è stato più lo stesso dopo quel Amazing Fantasy #15 datato 1962 dalle geniali menti di Stan Lee e Steve Ditko, in parte possiamo dire lo stesso per l’approdo di Spider-Man nei reami videoludici, non tanto per la qualità ma per la sua presenza costante in ogni generazione di giocatori PC e Console dagli anni 80 fino ad oggi. Chiaramente citare ogni gioco uscito in questi 42 anni suonati sarebbe impossibile perché vi assicuro sono esageratamente tanti, quindi ci concentreremo su alcuni specifici che si sono distinti particolarmente.

Spider-Man — Atari 2600 — 1982

Ci voleva molta fantasia per riuscire a vederci delle avventure a causa degli evidenti limiti tecnici delle console dell’epoca ed il gioco non prevedeva chissà quali compiti da portare a termine se non quello di scalare un edificio aiutato dalle fedeli ragnatele disinnescando bombe ad ogni piano fino allo scontro finale con il Goblin. Insomma non proprio il videogioco della vita, nemmeno per la sua epoca ma rimane storicamente importante essendo stato il primo videogiochi su licenza ufficiale Marvel su console. In realtà la prima apparizione di Spider-Man risalirebbe addirittura al 1978 con alcune avventure testuali interattive ma il fallimento della casa di produzione fece morire anzitempo tutto un progetto che vedeva addirittura ben 10 avventure testuali ispirate alle avventure dell’arrampicamuri.

Spider-Man VS The Kingpin — SEGA Mega Drive 1991

Pubblicato da SEGA of America e sviluppato da Technopop per Megadrive e Mega CD, Spider-man VS The Kingpin è stato il primo gioco che ha perfettamente centrato l’essenza del personaggio rispettandone la mitologia e e il materiale di riferimento cartaceo. Un ottimo action platform con una ottima resa dei personaggi tutti perfettamente riconoscibili e che ha potuto beneficiare certamente di tutta la potenza della console SEGA. Si potevano lanciare le ragnatele per intrappolare i nemici, concatenare piccole combo in combattimento e scontrarsi con alcuni dei nemici più iconici di Spidy come il Doctor Octopus, Sandman, The Lizard, Hobgoblin, Vulture, Mysterio, Electro e Venom nel tentativo di ottenere le chiavi necessarie per disarmare una bomba nucleare che Kingpin prevede di far esplodere entro ventiquattro ore.

Spider-Man Return of The Sinister Six — NES — 1992

Sviluppato da Bits Studios e pubblicato da LJN per Nintendo Entertainment System e vagamente ispirato all’arco narrativo con lo stesso nome, pubblicato in The Amazing Spider-Man n. 334 nel 1990, Return of the Sinister Six risultò essere buon action platform, impegnativo , longevo ed estremamente gradevole tecnicamente nonostante le difficoltà derivate da macchine da gioco a 8bit ormai al tramonto. La trama è semplice, fermare il Dottor Octopus e sventare il suo piano di sottomettere il mondo insieme alla solita cricca di super cattivi. Come andrà a finire? Beh…forse lo sappiamo già.

Maximum Carnage e Separation Anxiety — Super Nintendo — 1994/95

In un periodo dove i picchiaduro a scorrimento la facevano da padrone, Acclaim pensò bene di cavalcare l’onda pubblicando (i titoli di cui sopra) su SUPER NINTENDO ma con una novità, stavolta Spidy avrebbe dovuto fare coppia con Venom per combattere Carnage e porre fine alla sua follia omicida. Il risultato fu più che sufficiente ma l’inflazionamento che il genere stava ormai subendo rese i due titoli, certamente interessanti e stilisticamente ben realizzati ma già visti e poco originali. Nonostante ciò oggi risultano molto richiesti in ambito collezionistico e sono tra i più giocati in ambito retrogaming.

Spider-man e Spider-Man Enter Electro — Playstation, N64, Dreamcast, PC — 2000

Con l’avvento del 3D le cose per l’amichevole Spider-Man di quartiere cominciano a farsi più interessanti e sotto l’egida di Activision nascono i primi due capitoli in 3D della serie, sviluppato da quella Neversoft che precedentemente aveva sviluppato l’ottimo Tony Hawk Pro Skater. Il team dimostra di riuscire a gestire anche elementi e meccaniche di gioco più complesse confezionando due titoli estremamente divertenti, immersivi, longevi e rigiocabili. La serie è poi diventata famosa soprattutto per la mole di costumi che è possibile mettere a disposizione di Peter, mutuati dalle serie e dagli universi alternativi più celebri della storia ragnesca. Ancora oggi vengono ricordati con molto affetto e rigiocati soprattutto da chi all’epoca ci ha passato l’infanzia, come il sottoscritto.

Spider-Man 2 — Playstation 2, Xbox, Gamecube — 2004

Ispirato all’omonimo film di Sam Raimi che tanto successo stava riscuotendo al botteghino, Spider-Man 2 pubblicato sempre da Activision, è stato uno spartiacque fondamentale che ha rivoluzionato e migliorato in toto tutta la struttura ludica ormai vetusta dei precedenti giochi su licenza. Non solo fu rivisto da zero l’intero sistema di movimento ma anche e soprattutto quello legato al volteggio con le ragnatele che adesso andavano sparate realisticamente al momento opportuno nelle vicinanze di un palazzo e non più in cielo come nei titoli precedenti. Fu una svolta clamorosa che riuscì a regalare nuove vette di esplorazione libera mai provate prima, e alla sua uscita riscosse un successo senza precedenti per un titolo sotto licenza Marvel.

Ultimate Spider-Man — Playstation 2, Xbox, Gamecube — 2005

Con un gameplay ancor più appagante e sofisticato di Spider-Man 2, questa versione Ultimate si è distinta fin da subito grazie alla sua grafica fumettosa in cell-shading ottimamente realizzata e alla possibilità di impersonare Venom, donando al titolo una certa dose di imprevedibilità e varietà oltre ad un ottima scrittura e ad una discreta longevità. Non tutto è oro quello che luccica, visto che nonostante la qualità indubbia non riuscì a riscuotere il successo sperato aprendo ad un periodo che anche negli anni successivi risulterà particolarmente turbolento per i prodotti a tema Spidy made in Activision.

Shattered Dimensions, Edge of Time e Web of Shadow — X360, PS3–2010/11

Da qui in poi cominciano ad arrivare i primi segni di cedimento sia dal punto di vista dell’impianto ludico sia su quello produttivo. Se da un lato tutti e 3 i titoli risultano anche oggi esteticamente ben riusciti e forieri di un atmosfera tra i migliori che i prodotti su Spider-Man abbiano mai visto, dall’altra ognuno di questi titoli ha mostrato problematiche di diversa natura tra eccessiva ripetitività, legnosità ed una stanca generale ad una formula che chiaramente ha cominciato a mostrare i suoi anni. Chiariamoci, rimangono prodotti assolutamente meritevoli di attenzione ma sicuramente pieni di quegli alti e bassi che poi ne impediscono l’eccellenza. Sensazione che evidentemente deve essere arrivata la pubblico visto anche i risultati altalenanti lato vendite. Ma come spesso succede in ambito collezionistico, proprio questi tre titoli sono attualmente tra i più ambiti con cifre che mediamente viaggiano tra i 40 e i 70 euro.

Marvel’s Spider-man — Playstation 4 — 2018

E arriviamo quindi all’ultimo esponente, forse più importante tra quelli usciti nella storia recente sui prodotti legati all’arrampicamuri e cioè Marvel’s Spider-Man pubblicato da Sony in esclusiva PS4 e sviluppato da Insomniac Games, già autori di Spyro, Resistence e Ratchet & Clank. Sul titolo ci sono diverse scuole di pensiero ma la media è quella di un gran titolo con una grande storia e una grafica pazzesca ed in effetti è così ma nonostante questo permangono alcuni stilemi ludici dei precedenti capitoli sviluppati da Activision che a mio avviso hanno impedito al titolo Insomniac di raggiungere vette di eccellenza ben più elevate. Le principali motivazioni possono essere ricercate nelle missioni secondarie, spesso estremamente ripetitive con alcune di queste davvero ai limiti dell’idiozia e chi ha giocato la missione dei colombi sa perfettamente di cosa parlo Insieme ad una serie di collezionabili messi a mò di riempitivo che francamente ho trovato fastidiosi e anacronistici. Detto ciò parliamo certamente del miglior prodotto su Spider-Man da diversi anni a questa parte ma forse, non ancora il migliore di sempre. Chissà se con il già annunciato sequel le cose potrebbero cambiare…

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Francesco Consalvo
D-Spot presenta Epic Loot

Character Artist con la passione per la scrittura, per la cucina e i videogiochi. Scrivo su D-Spot Games, Nintendaro incallito, Xbox Ambassador e Insider.