Onanismo generazionale?

Fabio Negro
darfiato
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2 min readMay 4, 2019

Questo è il fatto: come azione corollario alle visite per il progetto AziendAperta XL si organizzano laboratori per giovani dai 16 ai 29 anni sul tema del lavoro, declinato nei sottotemi

  • Curriculum Vitae,
  • Reputazione digitale,
  • Colloquio di lavoro.

    Capiamoci, niente di palloso con carrettate di slides piene di testo e dati, piuttosto un’impostazione informale, setting circolare, esplicita volontà di partire dalle esperienze dei partecipanti per articolare come presentarsi in azienda al meglio. Che non sia niente di palloso lo sostengo io, ovviamente.Magari la gente ha voglia di slides “pese” e non ha il coraggio di dirlo.

In ogni caso non c’era nessuno a contestare la mia idea. Nessuno si è presentato.

O forse la loro assenza era già una forma non verbale di contestazione.
Sta di fatto che si sono comunque palesati due assessori del comune che ospitava il laboratorio e con loro abbiamo percorso tutti i temi e le attività che avremmo voluto articolare con i ragazzi invitati. Loro due sì che ne sono usciti, alla fine, con un “Avessi avuto io queste opportunità alla mia età per capire certe cose”. Consolazione magra, eravamo pur sempre in Quaresima.
Quando succedono queste cose a me e ai miei colleghi scatta in automatico la domanda: “Ma siamo davvero partiti dai bisogni dei ragazzi oppure abbiamo soddisfatto un’impressione, un’idea, una suggestione, una proiezione che veniva da NOI adulti? Ce la siamo raccontata, suonata, cantata e recensita da soli? Facciamo un sondaggio su Instagram?

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