Perché imparare a NON ascoltare è importante quanto imparare ad ascoltare.
Tutti ti dicono “impara ad ascoltare”, io invece ti dico “impara COSA ascoltare”.
Mia Nonna mi guarda negli occhi e mi chiede:
“Dario, ma come fai a vivere senza mai guardare un telegiornale? Devi sapere ciò che accade nel mondo”.
A distanza di qualche anno mi è stata detta la stessa cosa dal mio professore di Macroeconomia, dai miei Genitori e pure da qualche Amico.
La mia risposta è sempre la stessa:
“Come faccio? Semplice: coltivo l’ignoranza selettiva”.
(risposta liberamente ispirata a Sherlock Holmes)
Credo che sia giusto informarsi sulle cose a cui si tiene ed eliminare tutto il resto.
Si tiene al proprio paese? E’ giusto informarsi.
Si lavora nel mondo economico? E’ giusto informarsi.
Il problema è che tutto il resto è RUMORE DI FONDO.
L’omicidio concittadino, la cronaca nera, la tassa sui rifiuti che sale del 2%, il trend dell’estate, l’eclissi lunare, il meteorite che colpirà la terra nel 2018.
RUMORE CHE CI TIENE LONTANI DA CIO’ CHE CONTA REALMENTE.
Rumore che serve a far parlare chi non ha niente da dire.
Ascoltare un servizio sull’ISIS non aiuterà l’ISIS a scomparire, anzi..
…Creerà ancora più scalpore e farà ancor più parlare di sé.
Il problema è che troppo spesso chi sta a guardare i telegiornali poi non fa niente per cambiare le cose.
Il telegiornale è intrattenimento e l’intrattenimento è solo la punta dell’iceberg che sta dietro le cose.
Vuoi comprendere l’ISIS? Comprati un libro, studia, approfondisci.
Ciò che fa notizia spesso finisce per distribuire ignoranza.
Il problema del mondo è che c’è un 1% di persone che scende in campo, a giocare, e un 99% che sta a guardare, giudicando.
Ma come puoi avere un giudizio obiettivo se nemmeno sai giocare?
Come puoi parlare di politica e di economia se di economia e politica sai solamente quello che ti raccontano i giornali?
Scegli ciò che conta davvero e scendi in campo,
tutto il resto è rumore.
Un abbraccio,
Dario