Tra “senza” e “arricchiti” l’innovazione alimentare in mostra a Cibus

Cibus Talks
Davide Bernieri
Published in
3 min readMay 3, 2018

Senza — arricchito, un dualismo di valori che sta caratterizzando l’innovazione alimentare (ma non solo) in questo scorcio temporale e che si sta imponendo in maniera crescente nelle scelte dei consumatori. Così scorrendo nella lista delle oltre 1.300 novità che saranno presentate nell’edizione 2018 di Cibus, in particolare tra quelle a maggiore tasso di innovazione che saranno esposte nel Cibus Innovation Corner, un vero e proprio incubatore di novità, emerge con prepotenza questo trend che ora riguarda in maniera trasversale tutti i mercati, dai prodotti da forno al beverage, passando per salumi, surgelati, latticini.

Ad aprire la strada verso questo tipo di innovazione è stata la crescente sensibilità verso le intolleranze alimentari: lattosio e glutine, su tutte, hanno fatto da apripista a tutta una serie di prodotti “senza” che si rivolgevano agli intolleranti proponendo loro una dieta non più basata su scelte alimentari punitive. In breve tempo questi prodotti hanno interessato il consumatore evoluto, con uno stile di vita improntato al benessere e alla forma fisica, rassicurandolo contro gli spauracchi di elementi potenzialmente dannosi per la propria salute.

Latte di Mandorla free from

Così, se nel 2006 il giro d’affari negli Usa dei prodotti free from era di 900 milioni di dollari, le previsioni per il 2020 parlano di 26 miliardi di dollari di giro d’affari. Analoga la dinamica nel Vecchio Continente e in Italia: secondo rilevazioni dell’Osservatorio Immagino Gs1 Italy il cibo senza genera un giro d’affari nel nostro Paese intorno ai 6,5 miliardi di euro.

In Italia, a guidare l’innovazione è la riduzione dell’apporto di zuccheri e l’assenza dell’olio di palma, vero e proprio tormentone di queste stagioni, ma anche l’assenza di conservanti e il ridotto apporto di grassi, considerati quasi dei prerequisiti da una larga fetta del popolo dei consumatori.

Alga Spirulina

Sull’altra sponda, quella degli arricchiti, l’idea cavalcata dall’industria alimentare è quella dei “superfood”, ossia prodotti alimentari che, grazie al loro apporto di elementi nutritivi, hanno un effetto benefico sulla dieta di chi li consuma, ma con un’immagine più accettabile rispetto ai cibi “funzionali” di qualche stagione fa, mai veramente amati dai nostri connazionali.

Così, fibre e vitamine sono gli elementi più accettati di questa nuova generazione di prodotti “rich in”, le prime come sinonimo di naturalità e poca sofisticazione, le seconde come elemento nutritivo che incide sulle performance del nostro corpo. Un compendio dell’innovazione alimentare è visitabile dal 7 al 10 maggio 2018 presso il Cibus Innovation Corner al padiglione 4.1.

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