Azioni da leader

“Interessatevi sinceramente delle altre persone”

Così diceva Dale Carnegie nel libro “come trattare gli altri e farseli amici”, dove racconta un aneddoto interessante.

Era questo uno dei grandi segreti del Presidente Theodore Roosevelt:

Come facevano quelli che lavoravano con lui a non volergli bene? Nessuno gli resisteva.

Un giorno Roosevelt andò alla Casa Bianca quando il presidente Taft e sua moglie erano via. Il suo sincero interesse nei confronti della gente era dimostrato dal fatto che conosceva i nomi di tutti gli inservienti della Casa Bianca, sguattera compresa.

Quando vide Alice la cuoca le domandò se cucinava ancora pane di segale. Alice rispose che lo faceva ancora per i domestici, ma nessuno dei padroni lo voleva. “Questo dimostra che non hanno gusto” rispose Roosevelt, “e lo dirò al presidente, quando lo vedrò.” […] si avviò in ufficio salutando intanto giardinieri e inservienti che passavano… Si comportava con tutti nello stesso modo. Ike Hoover, che era stato a capo degli uscieri della Casa Bianca per quarant’anni disse con le lacrime agli occhi di quell’incontro inaspettato con l’ex Presidente “In quasi due anni è l’unico giorno felice che abbiamo avuto, e nessuno di noi lo scambierebbe con un biglietto da cento dollari”.

Proprio vero, la leadership vera vuol dire essere vicini a tutti, partendo dai più umili, ascoltare le loro storie e dimostrarsi persone vere e non freddi esecutori.

Oggi, alcune settimane dopo le elezioni americane stiamo assorbendo quel trauma chiamato Donald Trump ed è il momento di analizzare quello che il presidente Obama ha svolto nei suoi due mandati.

Mi rimarranno sicuramente impresse la potenza della sua oratoria, la grande campagna che lo ha portato due volte alla presidente, ma soprattutto le lezioni da leader.

E se rivedo la foto di Barack Obama in copertina all’articolo non può non venirmi un sincero sorriso…