Quattro mosse per lanciare un acceleratore a Roma

Davide Giordano
davide.giordano
2 min readMay 21, 2017

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Aspettate, un nuovo acceleratore a Roma, in Vaticano?

No ci deve’essere un errore…

È di pochi giorni fa la notizia che Stephen Forte, imprenditore seriale e venture capital, lancerà un acceleratore in quel del Vaticano con una prima call estiva dal nome Laudato Sì Challenge.

Non mi soffermo sui dettagli, li potete leggere nel recente articolo di statrtupitalia, mi piacerebbe sottolineare il grado di innovazione dietro questo annuncio.

Un’istituzione con millenni di tradizioni, ferma, ingessata e pachidermica come il Vaticano è riuscita a creare le condizioni per l’arrivo di capitali, seppur limitati, e dar vita a qualcosa di completamente nuovo.

Questo acceleratore e il suo programma potrebbero avere possibili impatti positivi per il territorio, l’economia e le vite delle persone più emarginate, come racconta lo stesso Papa Francesco nel recente intervento alla conferenza TED di Vancouver.

Papa Francesco a TED 2017

Ora vi riassumo la ricetta del Vaticano e lo faccio per lanciare una voluta provocazione:

  1. apriti al mondo e comunica di essere al passo con i tempi.
  2. trova un influencer, in questo Papa Francesco spacca come pochi.
  3. comunica a tutto il mondo durante la conferenza TED che anche le aziende innovative come Facebook possono creare un profitto buono e promuovere allo stesso tempo lo sviluppo e la crescita della persona, specialmente dove molto sono emarginate.
  4. con questo perfetto mix di inbound marketing attira investitori che danno vita a una call per startup.

Risultato: piovono soldi in Vaticano per le startup e quest’estate parte la prima call per il programma Laudato Si Challenge del Rome Accelerator.

Fantastico no?
È riuscito a farlo uno stato piccolo come il Vaticano.

Cara Italia, sono sicuro che puoi fare altrettanto! 🇮🇹

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Davide Giordano
davide.giordano

Startup & Technology enthusiast | Product Owner @bunq