Bocciati & rimandati a settembre…

Gabriele Massaro
Dentro la Notizia
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2 min readOct 2, 2014

Se è vero che, come vuole detto popolare, “Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova”, nelle ultime settimane la politica italiana sta dando la peggior immagine possibile di se stessa. E non è questione di esser gufi o rosiconi, ormai lise metafore-paravento spesso citate da Renzi di fronte a ogni accenno di critica.
Basta aprire un quotidiano o accendere la televisione per sincerarsi dell’infinita débâcle di una classe dirigente.

Preso atto che i fatidici 80 euro non hanno smosso l’economia, che continua ad essere stagnante, l’Esecutivo che cosa fa?
Prepara un ulteriore “pannicello”, ossia l’ipotesi di trasferire parte del trattamento di fine rapporto nelle buste paga mensili, potenzialmente non solo inutile (l’italiano, per sua fortuna, ha la propensione ad esser più formica che cicala, per quanto concerne i risparmi), ma pure dannoso. Poiché, come sottolineato da più parti, trasferire quote di Tfr nelle buste paga contribuirebbe a dare il colpo di grazia alle moltissime piccole e medie imprese che già annaspano con l’acqua (leggasi debiti e mancati pagamenti) alla gola.

Meglio guardare, con fiducia, al lavoro del Parlamento? Neanche per idea! Perché, su quel fronte, si assiste all’infinito balletto sul nome dei due membri politici della Corte Costituzionale. Sfumato (dopo 15 votazioni a vuoto…) il nome di Donato Bruno, indagato dalla Procura di Isernia, Forza Italia ha promosso quello Ignazio Caramazza, sempre in tandem con il PD Violante. Il risultato, però, è sempre il solito: netta bocciatura e nuova votazione fissata per martedì prossimo.

Sempre sul fronte giustizia, va segnalata anche la figuraccia fatta con il tentativo di nomina di Teresa Bene quale membro laico del Consiglio Superiore della Magistratura. Gli Onorevoli “non si erano accorti” (!) che la professoressa Bene non ha alle spalle 15 anni di avvocatura, condizione necessaria per poter ricoprire l’incarico nel CSM.

Tirando le somme – e se ci è concesso riprendendo la metafora del premier Renzi, il quale ha chiesto che la Merkel “non tratti da studenti” lui e i responsabili degli altri governi UE – con simili performance, potremmo già dirci fortunati se ci rimandassero a settembre…

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Gabriele Massaro
Dentro la Notizia

Direttore di un free press locale, di me dissero: giovane uomo, aspirante maturo intellettuale, fondamentalmente malinconichironico e dall'animo inamidato