Un Vademecum per ripensare lo spazio digitale delle Università
L’importanza della ricerca per progettare servizi usabili, accessibili e inclusivi in ambito di pubblica utilità.
Progettare un modello di sito per le Università, usabile accessibile e inclusivo, non è una sfida semplice. Sempre più lo spazio fisico e quello digitale nella vita degli studenti, dei ricercatori e dei docenti tende a sovrapporsi, con processi che si sviluppano in entrambi gli ambienti all’interno di esperienze unitarie. È Il concetto di onlife teorizzato da Luciano Floridi, ed è proprio il contesto in cui vivono e si sono trovati a progettare gli studenti del Laboratorio di design della comunicazione del corso di laurea magistrale dell’Università IUAV di Venezia.
In un percorso di collaborazione con il Dipartimento per la trasformazione digitale, già avviato nel 2022 e risultato nell’Atlante della trasformazione digitale della PA, il laboratorio ha dato il via ad un lavoro di progettazione ispirato alle fasi definite da Designers Italia. In particolare gli studenti si sono focalizzati su un’attività di ricerca primaria e secondaria con l’obiettivo di esplorare in profondità i diversi ambiti dell’ecosistema universitario, andando a comporre un quadro dettagliato dei molteplici attori e delle loro interazioni. Il risultato è un Vademecum — una raccolta di infografiche e visualizzazioni sul tema — che intende essere un punto di partenza per successive attività di progettazione. Il lavoro evidenzia l’importanza della ricerca con al centro gli utenti dei servizi universitari, indispensabile per progettare una reale innovazione nell’offerta di un’istituzione così complessa e multiforme.
Approfondisci il progetto e i contenuti del Vademecum:
Scopri il processo progettuale seguito dagli studenti:
