Urbanat Popup, ovvero: ecco come abbiamo immaginato i servizi pubblici di domani

I vincitori di “Citizens of the future/The future of citizens” raccontano il loro progetto e la loro idea dei servizi pubblici di domani

Annabella Guadagni
Designers Italia
4 min readJun 19, 2019

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Articolo di: Annabella Guadagni, Raissa Trinci, , Claudia Zampella

Urbanat Popup nasce dall’esigenza di valorizzare la biodiversità e il ripristino dell’ambiente naturale nelle aree urbane. Le previsioni affermano che nel 2030 cinque miliardi persone, l’equivalente del 60 per cento della popolazione mondiale, vivrà nelle città.

Abbiamo ritenuto doveroso pensare alle conseguenze di questa intensificazione abitativa e all’incremento dell’inquinamento nelle città dove la biodiversità sarà messa sempre più a rischio.

Urbanat Popup è un servizio di trasformazione naturale che riporta la biodiversità nello spazio urbano e consente ai cittadini di partecipare attivamente alla rigenerazione naturale del proprio quartiere.

Un servizio innovativo per la riqualificazione degli spazi urbani

Il servizio è guidato dal Team per la trasformazione Naturale: un gruppo di esperti tra urban designer, botanici, biologi, incaricati dalla Pubblica Amministrazione di progettare, e poi realizzare insieme ai cittadini, interventi che restituiscono natura alla città in armonia con la biodiversità locale.

Grazie alle nuove tecnologie, droni, intelligenza artificiale e smart grid, sarà possibile elaborare un’analisi predittiva di mappatura del territorio, per riportare non solo la biodiversità in ogni area urbana, ma creare dei veri e propri circoli virtuosi che impatteranno su tutti i quartieri (ad esempio, studiando la massima distanza a cui le api possono impollinare, è possibile determinare la giusto collocazione e le diverse tipologie di piante più idonee per un’ impollinazione proficua).

Un servizio disegnato intorno ai bisogni del cittadino

Con questo servizio vogliamo provare a cambiare il paradigma del “cittadino-passivo”, mirando al raggiungimento di un ruolo attivo nel contesto urbano, immaginando la città del futuro come uno spazio operativo, dove chiunque abbia desiderio di rendersi utile possa farlo grazie al servizio di Urbanat Popup. Siamo certe, infatti, che nel 2030, con la fitta urbanizzazione sarà sempre più difficile per i cittadini fruire liberamente di spazi verdi e ricchi di biodiversità, per cui sarà necessario e prezioso lo sforzo di tutti.

Ci siamo ispirate anche alle nuove generazioni e alla possibilità di dare loro un servizio non solo virtuale, ma realmente operativo, per poter migliorare l’ambiente in cui vivranno, responsabilizzando ed educando il singolo ad avere un ruolo attivo a beneficio di tutta la comunità.

Nel momento storico in cui viviamo, spesso i giovani rimangono esclusi dal processo performativo / trasformativo della città, così abbiamo voluto immaginare uno scenario in cui, i cittadini di tutte le età, gli esperti in natura e le Pubbliche Amministrazioni, collaborano insieme per riportare la natura in città.

L’innovazione nella Pubblica Amministrazione

La Pubblica Amministrazione, dopo un iniziale investimento nella creazione di un Team specializzato nella riqualificazione ambientale e nelle tecnologie sufficienti per determinare i pattern di intervento, otterrebbe benefici da diversi punti di vista:

  • Naturali: la salvaguardia della biodiversità locale, il miglioramento delle temperature, la riduzione dell’inquinamento, la riduzione degli sprechi energetici e la prevenzione dai disastri naturali.
  • Economici: la creazione di nuovi posti di lavoro, l’incremento dell’economia legata al turismo, l’aumento della valorizzazione delle aree urbane, la costruzione di un modello virtuoso di comunità responsabile che partecipa e contribuisce attivamente alle cause comuni.

Gli strumenti per disegnare i servizi pubblici del futuro

Per ideare, progettare e presentare questo servizio abbiamo utilizzato alcuni dei kit di Designers Italia. Tra questi:

  • abbiamo analizzato le Personas proposte durante la design jam, scegliendo di concentrarci su una giovane studentessa ambientalista, ribattezzata Greta;
  • abbiamo utilizzati i layout grafici per risparmiare molto tempo per organizzare la presentazione;
  • abbiamo voluto aggiungere una mappa di sistema per dettagliare e raccontare il funzionamento del nostro servizio.
Le Personas alla base della progettazione del servizio

Si parla molto di design e delle sue mille declinazioni, ma poco della visione olistica e sistemica correlata al concetto stesso di design come progettazione. Per progettare un servizio, a nostro avviso, si dovrebbe iniziare analizzando il contesto, includendo tutti gli attori coinvolti, i canali e le interazioni che impattano e condizionano il sistema stesso, capire dove emergono le criticità e individuare le opportunità di miglioramento.

Progettare servizi significa soprattutto prendersi la responsabilità di cambiare lo stato attuale delle cose, intervenendo sulle cause e non solo sugli effetti del problema rilevato, mettendo al centro le persone. Poter partecipare attivamente nella progettazione di servizi pubblici, come abbiamo potuto sperimentare nella jam Citizen of the future, ci ha dato la possibilità di dimostrare come il Service Design sia in grado di trovare soluzioni a problemi complessi, proprio grazie ad un approccio che considera e tenta di risolvere tutti gli aspetti del sistema.

In quanto service designer, il nostro auspicio, e senso di missione, è quello di poter contribuire concretamente alla ri-progettazione del nostro paese, partendo dai servizi pubblici, per poter un giorno, speriamo non lontano, vedere realizzato il mondo che immaginiamo.

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