Illustrazione di Ciro Rebuzzini

parte 6

Rossana de Michele
designyourlife stories
6 min readJul 15, 2015

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Le confessioni di una “giovane” startupper: Summertime!

Cinque socie, più Ciro.
Siamo una startup innovativa in Italia

di Rossana de Michele

(soundtrack)

Sono i primi di Luglio, siamo tutti intorno al solito tavolo e stiamo scegliendo le immagini da inserire nella nostra presentazione ufficiale. Il calendario di questo mese prevede che venga consegnata proprio questa settimana. Siamo nei tempi, come sempre, e come sempre ce la stiamo mettendo tutta, perchè noi 5 socie più Ciro non molliamo, nonostante sia finito anche Giugno, nonostante sia Luglio. Perlappunto.

«Ogni giorno che passo con voi, si rinforza il mio proposito di non riprodurmi», esclama Ciro quando una di noi trafelata urla al telefonino che si, certamente andrà subito a recuperare il medio al campus con gli Ossiuri (anellidi nematoidi che proliferano nel retto di seienni quando hai una riunione importante), e si, lo sverminerà a dovere assumendosi pubblicamente tramite apposita mail la responsabilità di aver contaminato tutta la struttura e forse l’intero quartiere con i terribili ospiti. Considerando che noi 5 socie, escluso Ciro, abbiamo tutte bambini da gestire, e considerando che in media una di noi ogni giorno è stata colpita da qualcuna delle iatture che tipicamente stendono sull’asfalto ogni mamma lavoratrice che si rispetti e considerando anche che non abbiamo mai una lira in tasca e che questo produce ulteriore lavoro per noi che non può al momento essere esternalizzato, considerato tutto questo, il nostro calendario tra Marzo e Giugno ha retto l’urto e tenuto il ritmo meglio di una corazzata Russa, forse anche perchè abbiamo adottato il tipico metodo delle seconde file pronte e baldanzose a subentrare con sguardo fiero alle prime dopo che la baionetta nemica ha infilzato e sbudellato quest’ultime a dovere.

Di solito, nei mesi scorsi, quella di noi in difficoltà strisciando sul selciato ha gridato alle altre: «Non preoccupatevi per me, non fermatevi ad aspettarmi, andate avanti, lasciatemi qui da sola a combattere il morbillo, i pidocchi, lo sciopero dei mezzi, la verifica di mate, il barman di fiducia malato, un quaderno grande con gli anelli e una risma di fogli con gli occhielli rinforzati e quadretti da 5 mm con il margine, quello viola, da comprare…». E noi abbiamo sempre rispettato le volontà della collega esanime sull’asfalto e, inforcati gli scooter, con i caschi già in testa mentre prendevamo il caffè, siamo sempre andate avanti ricompattando la formazione e senza mai voltarci indietro, come in un vecchio western di John Ford.

Ecco, dicevamo, Luglio. Cosa dire di Luglio? Che fa caldo, che al nord si miete il grano, ci sono i pomodori buoni e le pesche, si mangiano le insalate come dice il telegiornale e si evita il Cacciatorino a morsi davanti al frigo che con 38 gradi non fa bene, se si è al mare si fa il bagno, e poi cosa altro dire di Luglio? Ah già, che le scuole di ogni ordine e genere sono chiuse. Serrate. Sprangate. Allarmate.

Noi 5 socie, escluso Ciro, a Luglio dobbiamo destreggiarci quindi con 3 + 2 + 2 + 2 gemelli +1 per un totale di 10 bambini allo stato brado, che, dopo qualche giorno con i nonni, che non sono più quelli di una volta, quasi tutti i nostri genitori lavorano e ci rinfacciano continuamente di avere bisogno del loro aiuto che elargiscono centellinando la propria disponibilità come fosse un dono divino, e dopo poche ore di campus polverosi in cui ti fa pena mollarli, a Luglio la mattina atterrano nel tuo letto comportandosi proprio come se questo mese per tutta la famiglia fosse, come per loro, vacanza.

“Tu non esci” mi ha detto ieri mattina mia figlia parandosi davanti alla porta di casa e puntandomi minacciosamente un dito tra il naso e la fronte “Io a casa sola non ci resto!” Ma benedetta ragazza, ti ho fatto da taxi tutto l’inverno, da dama di compagnia mentre tiravi di scherma tappandomi il naso per non sentire l’odore di stallatico che arriva dai vostri spogliatoi, da insegnante di sostegno, tutore, mentore, cicisbeo, forse parroco, stylist, cuoca, certamente lavandaia, stiratrice, intrattenitrice, coach, avvocato, ho fatto l’uomo nel passo a due, ho ascoltato i confini della Slovenia, ho riso alle tue battute. Ma benedetta figliola, che da un giorno all’altro puoi mollarmi sola e affranta senza neanche darmi il bacio della buona notte perchè sei alle prese con un brufoloso coetaneo che ti ricopre di messaggini pieni di cuori e faccine, dimmi, di grazia, perchè pretendi che la mamma a Luglio non si rechi a lavoro? “Tanto non ti pagano, sono sei mesi che lavori gratis, tanto vale che resti qui con me.”

Non fa una piega, è Luglio, le scuole sono chiuse e noi 5 continuiamo a lavorare con la stessa tenacia e costanza di quando erano aperte, per rispettare le scadenze che noi stesse ci siamo date, senza stipendio a fine mese, perchè noi non siamo solo mamme lavoratrici, ma mamme strtupper, una nuova specie che anima i coworking in cui quasi tutti sono sono single e mangiano piatti pronti surgelati succhiandoli direttamente dalle buste.

Le vediamo le liste dei next step e gli appunti degli altri gruppi di lavoro scritti sulle lavagne, sono incontaminate e prive di qualunque riferimento alle vite private, potrebbero già appartenere a una multinazionale del biotech. Le nostre sono pudicamente segnate su blocchi notes che vengono richiusi in fretta appena un succhiatore di surgelati si avvicina. Non potremmo mai azzardarci ad esporle al pubblico ludibrio del coworking. Nelle nostre note, senza alcuna distinzione e gerarchia, ci sono il report della riunione con gli Avvocati e il Nurofen Bimbi confezione famiglia da comprare, i codici colore per l’immagine coordinata da scegliere e la lista della spesa, un esempio di Moodboard per l’ADV nativa affiancato a l’elenco dei libri per le vacanze, lo scadenziario dei pagamenti degli informatici e un appunto che recita testualmente: “tagliare unghie dei piedi a TUTTI”. Quanta determinazione in un affermazione così intima e allo stesso tempo perentoria! Quel “TUTTI” nella nostra lista di next step rappresenta il mondo, che solo una mamma sa piegare alla proprià volontà di controllo totale in modo così volitivo e senza lasciare mai spazio al dubbio. Ma è normale, perchè la nostra è una sfida con doppio salto mortale, perchè di sturtup innovative all’opera anche a Luglio in cui nessuno prende lo stipendio ce ne sono tante, ma di startup innovative che sviluppano piattaforme social di multimedia content sharing grazie a un algoritmo di profilazione ad alto contenuto di innovazione digitale composte da 5 socie + Ciro, con 10 bambini in vacanza da gestire, in città o in trasferta senza il supporto e la copertura del “tuo gestore”, i post da caricare, le foto da taggare, a zero budget, qui ed ora, in questo mese in cui per tutti è più duro restare concentrati e lavorare, in quelle ore in cui devi farlo con un occhio ai compiti per le vacanze, uno sguardo a un tuffo a bomba a 10 centimetri da uno scoglio acuminato e mentre le altre mamme si chiedono cosa fai da ore sotto l’ombrellone con il computer e la calcolatrice, di sturtup così, forse, credo / immagino / spero, ci siamo solo noi.

PS. Ciro mi ha implorato di utilizzare per illustrare questo post la grafica che ha appositamente prodotto, e che è scrupolosamente certificata come “vacanze/parassiti/pannolini e borsette con frange free, poichè ha fatto una classifica dei nostri topics dalla chiusura delle scuole in poi che per completezza d’informazione andrò ad esporvi: al quinto posto i pidocchi, che con il caldo conoscono sempre inaspettata popolarità, al quarto posto un tema classico che d’estate torna sempre di moda, la pancia gonfia perchè sta per arrivare, anche se con lieve ritardo, il ciclo, al terzo bambini e una sana alimentazione o meglio , di come impedire a Veronica di far bere troppa CocaCola alla figlia che poi grazie al contributo di zuccheri e caffeina diventa di difficile gestione, praticamente una pallina nel flipper subito prima di andare in Tilt, al secondo posto resiste, da alcune settimane, un fastidioso virus con febbre intermittente che a turno ha steso i tre figli più il marito di Sibilla, che ha animato le nostre conversazioni meglio e più del numero in edicola di Millionaire, e al numero uno, inaspettatamente, anche a Luglio, nonostante il caldo, nonostante i 10 esserini scatenati, nonostante si sia 5 socie mamme più Ciro senza un soldo in tasca, resiste e tiene banco “lui,” il mitico, inarrivabile e intramontabile Cash Flow, con cui Veronica vorrebbe tanto comprare la borsa dell’estate, quella con le frange. Buon Luglio anche a voi!

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