Radicepura Garden Festival: una destinazione pop-up

Tra l’Etna e il Mar Ionio, il Parco Botanico di Radicepura a Giarre (Catania) per sei mesi ospiterà una destinazione temporanea tra design, sostenibilità, eventi ed installazioni realizzate da garden designer di fama internazionale.

Emma Taveri
Destination Mag
6 min readApr 23, 2017

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In un mondo in continuo cambiamento, in cui i trend del turismo variano a seconda degli equilibri internazionali e dell’evoluzione del mercato, il Radicepura Garden Festival, primo evento nel Mediterraneo dedicato al garden design e all’architettura del paesaggio che si tiene dal 21 aprile al 21 ottobre 2017 potrebbe essere un interessante esperimento di destinazione pop-up.

I meravigliosi 14 giardini ai piedi dell’Etna sono il frutto della creatività nata dalla connessione unica tra esperti internazionali del paesaggismo, dell’architettura e del design, che hanno interpretato al meglio il concetto di esperienza mediterranea, tema della biennale. Una bellissima metafora che esalta la convivenza delle culture presenti da sempre nel bacino del Mediterraneo e la trasmette ai visitatori attraverso installazioni che valorizzano l’importanza della natura e della sostenibilità ambientale.

I Giardini, by Alfio Garozzo

Una destinazione creata da un’impresa privata

Il fulcro della neo-destinazione è Radicepura, uno spazio polifunzionale di 5 ettari, casa di 3000 specie di piante ed strutture di charme dedicate all’accoglienza congressuale e agli eventi, esaltazione della storica esperienza nel campo del florovivaismo internazionale della Famiglia Faro, che con l’azienda Piante Faro opera da più di cinquant’anni nel settore, e che attraverso la Fondazione Radicepura promuove la tutela e la valorizzazione dell’ambiente.

Un parco nato dal sogno dell’imprenditore Venerando Faro e del figlio Mario, che oggi rischia di accogliere turisti e curiosi da tutto il mondo grazie ad un progetto che per questa famiglia è anche un dono per e della Sicilia, che si rigenera in tutto il suo splendore mostrando ai più un lato nascosto ed importante del territorio, quello caratterizzato dalla professionalità, dall’impegno e dall’esperienza di aziende che non solo resistono, ma che quotidianamente realizzano grandi sogni.

Connettere la Sicilia al Mondo

La Sicilia, regione ricca di storia e di bellezze, ma anche di difficoltà legate al passato, ospitando un evento di grande respiro internazionale come questo, unico nel suo genere nel Mediterraneo e come pochi in Europa, può riposizionare la destinazione ricevendo l’attenzione di esperti ed appassionati del tema, connettendo il territorio con importanti realtà come il Chelsea flower show e il Chaumont sur Loire, best practice Europee a cui gli organizzatori si sono ispirati.

Chelsea Flower Show, Londra, Regno Unito

Il Chelsea Flower Show si tiene a Londra dal 1912, ha una durata di 5 giorni e a Maggio di ogni anno ospita ormai visitatori da tutto il mondo (circa 157.000 nella passata edizione).

Esiste addirittura una tipologia di turismo interessata al gardening, come testimonia il magazine online Garden Destinations, che ci mostra un altro bellissimo esempio di attrattiva riconosciuta a livello internazionale come Keukenhof, in Olanda, aperto da Marzo a Maggio con 800 varietà di fiori e ben 7 milioni di bulbi in fiore previsti per il 2017. Uno dei giardini più grandi al mondo con 32 ettari di coloratissimi fiori che ospitano eventi spettacolari, giardini unici, arte e design per grandi e piccini, ma anche una ottima occasione per il networking ed il business, con incontri e workshop mirati per gli operatori del settore.

Keukenhof, Olanda

Si tratta di un obiettivo ambizioso ed altrettanto importante per questo angolo di territorio Siciliano meno noto, racchiuso tra l’Etna, Catania e la località turistica di Taormina, e costituisce sicuramente un valido modo per caratterizzare un’area elevando la tipologia di turismo attuale ed attirando visitatori appassionati e non, anche attivando opportunità di business per le imprese locali.

Radicepura destination experience

Si tratta del primo festival dei giardini realizzato in una struttura vivaistica, ed è principalmente qui che si concentra la nostra destinazione, con cose da fare e da vedere. Le installazioni sono 14, caratterizzate da diversi temi e realizzati con la vegetazione coltivata da Piante Faro. Eccone alcuni:

  1. Amity, progettato dalla designer arabo-londinese Kamelia Bin Zaal ed ispirato alla convivialità nei giardini Arabi come invito all’amicizia e alla fratellanza;
  2. Identità mediterranea, creato da un gruppo di studenti del Corso di Laurea in Verde Ornamentale e Tutela del Paesaggio dell’Università di Bologna che rappresenta il Mediterraneo come luogo d’incontro tra culture;
  3. Evaporazione mediterranea, giardino di Stefano Passerotti focalizzato sull’attuale situazione del Mar Mediterraneo, utilizzando la metafora del tronco d’albero adagiato sull’acqua;
  4. Giardino della dieta mediterranea ideato dallo Studio Coloco che si focalizza sull’importanza della Dieta Mediterranea, riconosciuta dall’Unesco come Patrimonio immateriale dell’umanità.
I Giardini, by Alfio Garozzo

Numerosi inoltre gli appuntamenti culturali che si svolgeranno nei prossimi sei mesi, tra cui conversazioni tra garden designer ed illustri ospiti, workshop tematici, food experience e laboratori per i più piccoli.

Il programma completo e aggiornato degli eventi è disponibile sul sito web e gli aggiornamenti sulla pagina Facebook.

Turismo sostenibile, Eco-turismo, Benessere e Felicità

Il turismo, per il benessere delle persone e del pianeta, deve essere un’opportunità e non un problema: ecco perché l’Assemblea generale della Nazioni Unite ha deciso che il 2017 sarebbe stato l’Anno internazionale del turismo sostenibile per lo sviluppo.

Il concetto di turismo sostenibile è stato introdotto nel 1988 dall’Organizzazione Mondiale del Turismo (UNWTO) ed indica un modo di viaggiare rispettoso del pianeta, che non altera l’ambiente e non ostacola lo sviluppo di altre attività sociali ed economiche. Una turismo non distruttivo, con un impatto ambientale basso e che migliore anche le condizioni delle comunità locali, opposto al turismo di massa, che non tiene conto delle specificità dei territori, è invasivo, non favorisce lo sviluppo economico, sociale e ambientale ma ne provoca la distruzione.

Monarch Community Garden, North Carolina, USA

L’eco-turismo si riferisce al viaggio in aree naturali relativamente indisturbate o incontaminate con lo specifico obiettivo di studiare, ammirare e apprezzare lo scenario ed ogni manifestazione culturale esistente (passata e presente) delle aree di destinazione.

C’è una evidente correlazione tra il benessere psico-fisico che deriva dal contatto con la natura. Dopo periodi di stress la guarigione è più veloce in aree naturali che in quelle urbane, e la pressione del sangue ed il battito cardiaco si riducono. Visitare le foreste migliora la performance del sistema immunitario, e l’umore :)
I suoni della natura provocano calma e relax e secondo studi empirici Giapponesi, un giorno nella natura ha come effetto almeno 3 settimane di benessere.
Vi sono inoltre diversi studi secondo cui l’esercizio fisico in paesaggi naturali favorisce la concentrazione, migliora l’attenzione e la qualità del sonno.

Sicuramente quanto detto fino ad ora si incastra perfettamente nella scelta di Radicepura Garden Festival di puntare sul paesaggio per realizzare proprio nel 2017 una destinazione temporanea che possa portare valore al territorio e favorire il riconoscimento di un brand sostenibile da parte di coloro che beneficiando delle meravigliose aree naturali potranno inoltre visitare i territori circostanti, ricchi di cultura, tradizione, persone ed eccellenze che rendono la Sicilia una destinazione per tutti, da vivere 365 giorni all’anno grazie soprattutto a chi non smette mai di guardare avanti, come la Famiglia Faro.

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