Laboratori Selvaggi 2022–23

Fronte del Borgo
Diario di Borgo
Published in
4 min readSep 13, 2023

Ecco i migliori lavori prodotti dalla classe

Sei un mito! (online)

Tommaso B., Luca B., Gabriele C., Pietro B.
Apollo osserva la 3A mentre suona il metallofono. Sorpreso dalla bravura dei bambini, decide di scendere sulla Terra per ascoltarli dal vivo. Si presenta in classe con la lira e il suono dolce e profondo attrae i bambini che ascoltano in silenzio. Poi chiede loro di suonare e i bambini, senza aspettare il via della maestra, prendono le bacchette in mano e iniziano a muoverle come fossero majorettes e a dare colpetti. Apollo capisce che i bambini hanno ottime capacità, ma non hanno ancora compreso che la magia della musica nasce dal silenzio e dall’ordine. Quando si inizia a suonare bisogna creare un effetto sorpresa. Mentre spiega, tre bambini ridacchiano. Si arrabbia, la lira diventa un arco con frecce silenziose. I bambini si accoccolano per schivarle, ma vengono trafitti e si plastificano diventando valigette-metallofono sigillate. Da lì in poi questi tre non potranno più suonare. Peccato!

Andrea A., Matilde S., Giovanni S.C., Aymene E.H.
Un giorno Apollo visita la scuola Falletti per verificare la capacità di dibattere della 3A. Invita i bambini a fare un dibattito sul significato della musica, pone domande e gli alunni, curiosi ma chiassosi, iniziano a rispondere senza alzare la mano, parlano ad alta voce confrontandosi sull’argomento, ma non conducono un dibattito costruttivo.
A questo punto Apollo inizia a spiegare quali siano le regole di un dialogo ben condotto: bisogna prima ascoltare bene gli interventi degli altri per non ripetere le stesse cose, bisogna dare il proprio contributo alzando la mano e aspettando che la maestra dia la parola, bisogna pensare con la propria testa senza prima parlottare con i vicini, bisogna usare un tono di voce adeguato seppur convincente.
Dopo se ne va, ma continua a seguirli da lontano. Visti i grandi risultati decide di tornare per incoronarli tutti con corone d’alloro. Evviva!

Giulia F., Carolina C., Yasmine E.F., Beatrice D.F.
Atena, camminando per l’Olimpo, s’imbatte in una visione speciale: una mostra di ventagli di carta organizzata dalla 3A. Inizia ad ammirarli tutti, li gira e rigira. Osserva i colori, le forme e chiede chi abbia insegnato loro quest’arte. I bambini parlano dello studio degli angoli fatto con la maestra Teresa e dichiarano di divertirsi molto nel costruire i ventagli per imparare i vari tipi di angoli. A un certo punto lei, invidiosa del fatto che altri avessero insegnato quest’arte, lancia una sfida alla classe.
Arriva il giorno della grande gara. Atena si presenta con la civetta sulla spalla che le suggerisce il da farsi. Inizia a costruire un ventaglio enorme, ma quando scade il tempo i bambini hanno terminato i lavori mentre lei è rimasta indietro. A questo punto si arrabbia terribilmente e alzando la lancia li trasforma in aria dicendo: “Divertitevi a darvi delle arie per sempre!”

Sofia C., Giulia F., Camilla M., Anna V.
Grazie a uno squarcio nel manto di nuvole, Atena vede i bambini della 3A mentre giocano in cortile. Alcuni giocano a calcio, altri provano un balletto per uno spettacolo inventato da loro, altri giocano ai superpoteri. Tutti sono in disaccordo: i calciatori fanno falli in continuazione, le ballerine non si accordano sui movimenti da fare, quelli che giocano ai superpoteri, invece di simulare pugni e calci, se li danno veramente.
Atena grida un’esclamazione così forte da farsi sentire sulla Terra: “Ma cosa succede qui?”
I bambini non ascoltano, allora si avvicina al cortile della Falletti e, con saggezza, spiega loro come risolvere il problema: “Immaginate di avere uno scudo che si trasformi in un grande abbraccio ogni volta che vi sembra di dovervi difendere dall’altro, e una lancia che invece di colpire diventi una mano tesa verso l’altro per comprenderlo, aiutarlo e accoglierlo.”

Luca T., Alessandro A., Mohammed D., Letizia C.
Dall’Olimpo, Zeus osservava spesso la 3A nel momento in cui entrava qualcuno in aula. Alcuni salutavano e continuavano a lavorare, mentre altri non salutavano e iniziavano a parlare tra di loro. Questo comportamento non gli piaceva, per questo decise di assumere sembianze da operatore, scendere sulla Terra ed entrare in aula.
Un giorno bussò alla porta, travestito da Giovanni, e vide alcuni bambini salutare affettuosi e sorridenti mentre altri si facevano gli affari loro, parlando e giocherellando come se nulla fosse. A questo punto Zeus intervenne d’istinto premiando i bambini educati e trasformandoli con un gesto nelle stelle della Costellazione del Rispetto e indirizzando terribili fulmini verso gli irrispettosi in modo da trasformarli in moci. Da quel giorno Giovanni li avrebbe trovati nel ripostiglio e avrebbe pulito con essi tutti i pavimenti della scuola, compresi i bagni.

Tommaso R., Mattia C., Valerio S., Lorenzo L.R.
L’anno scorso, Zeus, dall’alto dell’Olimpo, ebbe modo di assistere al trasferimento di Luca Bonelli dalla 2C della scuola Salgari alla nostra classe. Appena arrivato Luca ci raccontò che in quella classe aveva un solo amico e che tutti gli altri lo ignoravano. Si era convinto di essere diverso dagli altri, come a volte gli dicevano i compagni. Da noi si sentì invece subito accolto, circondato da affetto e comprensione, dal momento che ognuno di noi si faceva in quattro per aiutarlo a inserirsi bene.
Vedendo Luca felice, Zeus decise di premiare la 2A Falletti regalando una gita-premio da fare tutti insieme sull’Olimpo per visitare la dimora degli dei. Riservò invece alla 2C Salgari un potente tuono: si scatenò un violento temporale che allagò il giardino della scuola in cui tutti, tranne uno, si rifiutavano di giocare con Bonelli. Anche quell’uno fu invitato alla gita.

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