Laboratori Selvaggi 2022–23

Fronte del Borgo
Diario di Borgo
Published in
4 min readSep 14, 2023

Ecco i migliori lavori prodotti dalla classe

Sei un mito! (online)

Valentina, Francesco S., Roberta, Alessandro
In un villaggio dell’antica Grecia viveva un ragazzo di nome Harcheus, che era molto avaro. Harcheus pensava solo a sé stesso e, anche se possedeva terre e denaro, non condivideva niente con gli altri, neanche se qualcuno si inginocchiava ai suoi piedi. Un giorno la dea Afrodite, mentre passeggiava sulla Terra, vide che il ragazzo era indifferente alla richiesta di cibo da parte di un povero orfanello. La dea, mossa a compassione, decise di punire tanta avarizia e trasformò il ragazzo in un grande ciliegio posto nella piazza del paese. Da quel momento Harcheus-ciliegio fu costretto a condividere i suoi frutti succulenti con tutti coloro che ne avevano bisogno.

Davide, Gabriel, Samuele
Nell’arcipelago di Chiacchieraland viveva una ninfa di nome Gixie che chiacchierava di continuo, giorno e notte, mattina e sera. Parlava senza sosta con chiunque incontrasse.
Tutti pensavano: “Ma come fa a pensare a tutte queste cose da dire?”
Apollo, arcistufo delle proteste degli abitanti dell’isola, rubò la bocca alla ninfa e la nascose dall’altra parte del mondo, nel tempio Jan Mayen, il più sicuro e irraggiungibile del pianeta. La coraggiosa Gixie, pur di ritornare a parlare, intraprese il lungo viaggio verso il tempio e, superate tutte le trappole, recuperò la sua bocca e ritornò sana e salva a Chiacchieraland. Apollo, indispettito, decise allora di trasformare la ninfa in una fragrante chiacchiera (il dolce di Carnevale).

Fabiana, Stefania, Mattia, Marco S.
Tanto tempo fa, nel bosco sacro di nome Saldrom, c’erano due ninfe di nome Elis e Livia che ogni giorno litigavano per stabilire chi fra loro due fosse la più bella. In realtà entrambe erano molto belle anche se diverse, una con occhi verdi e capelli scuri, l’altra con capelli biondi e occhi marroni, ma non riuscivano a vedere la bellezza che era in loro. Ogni giorno scoppiavano liti furibonde: si spingevano, si rincorrevano, si tiravano i capelli, si strappavano i vestiti, urlavano e spaventavano i piccoli animali del bosco. Un giorno tutti gli abitanti del sacro bosco, stanchi delle grida e dei dispetti delle due ninfe, decisero di chiedere aiuto alla dea Artemide, che, infastidita dalla sciocca vanità delle due ninfe, in un battito di ciglia, le trasformò in piccoli, flessibili fili d’erba che tutti, da quel momento, avrebbero calpestato senza pietà.

Francesco G., Fabio A., Giuseppe, Gaetano
C’era una volta un guerriero di nome Josh, aveva 35 anni e amava fare la guerra. Un giorno arrivò nel paese di Paceland per riposare un po’, ma tutti i cittadini di quel paese lo cacciarono perché quello era il paese della pace e lui era un guerriero. Josh s’incamminò verso il paese di Guerraland dove vivevano guerrieri come lui. Ma anche i guerrieri di Guerraland avevano imparato che combattere non serviva a niente, solo a uccidere e a far del male agli altri popoli.
Josh pensò: “Sono l’unico a fare la guerra, perché?”
Mentre camminava per la campagna e pensava al suo lavoro, all’improvviso vide strisce di tutti i colori che scendevano dal cielo e al centro la dea Atena che gli disse: “Caro Josh, non fare la guerra e cerca anche tu la pace!”. Josh accettò. In quel momento Atena trasformò Josh in uno dei colori dell’arcobaleno: il verde della speranza.

Carla, Fabio R., Giada, Martina
Una volta nel regno di Scampidal, vicino al lago Carezza, c’era un re gentile e devoto alla dea Atena, che si chiamava Zack. Un giorno arrivò un esercito dall’Asia Minore che voleva invadere Scampidal, ma, nascosta tra i soldati, c’era la dea Atena, pronta a proteggere il suo caro regno. Il re Zack convinse il popolo a prepararsi per la guerra. Quando i due eserciti cominciarono a combattere, la dea Atena gridò: “Basta, fermi tutti!”
Ma i soldati non ubbidirono e continuarono la feroce battaglia. Atena, infuriata, lanciò una maledizione sui due re: più tempo avrebbero combattuto, più parti dei loro corpi si sarebbero pietrificate. I due continuarono a combattere senza sosta fino a quando si trasformarono in due statue di pietra. Da quel giorno le due statue furono posizionate all’ingresso della città per ricordare a tutti come è orribile fare la guerra.

Angelica, Marco C., Sofia, Felice
Un giovane di nome Alcorì, che viveva sull’isola di Verbai nel Mediterraneo centrale, aveva la brutta abitudine di maltrattare e prendere in giro persone e animali. Lanciava sassi, distruggeva tavoli e sedie dei giardini, rompeva gli oggetti altrui, tirava spinte, terrorizzava i più piccoli e rubava. Un giorno Alcorì superò il limite e rubò dall’arcobaleno il colore preferito di Zeus, cioè il giallo fulmine. Per indispettire Zeus nascose il luminoso giallo in una grotta in fondo al mare, dicendo a Poseidone che era un regalo per lui. Quando Zeus si accorse del furto, rosso di rabbia, scese sulla Terra per recuperare il suo colore. Poseidone, ignaro dell’inganno, restituì il giallo fulmineo a Zeus. Alcorì, invece, ricevette una tremenda punizione: fu trasformato in medusa marina. Da allora vaga da solo nel mare tormentando e allontanando chiunque incontri.

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