Laboratori Selvaggi 2022–23
Ecco i migliori lavori prodotti dalla classe
Lucrezia F., Andrea D., Sofia P., Luciano D.
Era una normale giornata sull’Olimpo e Apollo, per festeggiare il compleanno di un suo caro amico, voleva dedicargli una canzone. Essendo senza idee, incaricò il musicista più talentuoso che era anche il più pigro della Grecia. Aveva solo qualche giorno per scrivere la canzone, ma essendo molto pigro, Bartolomeo il musicista, rimandava sempre il compito. Arrivò presto il giorno del compleanno dell’amico di Apollo e Bartolomeo non aveva ancora preparato una canzone. Quando Apollo se ne accorse si infuriò con Bartolomeo e lo trasformò in un’arpa, lo strumento sacro ad Apollo che avrebbe dovuto suonare l’uomo.
Matteo B., Vittoria F., Francesca G.
In un paese della Grecia viveva un ragazzo molto ricco di nome Karma.
Karma si vantava dei propri beni prendendo in giro le persone più povere.
Un giorno Era, dea molto vendicativa, si arrabbiò per il comportamento di Karmae lo trasformò in un licantropo il cui destino era punire tutti coloro che facevano del male agli altri.
Questa è la nostra spiegazione del fenomeno del Karma.
Davide R., Morgana Z., Giorgia N., Martina M.
In una giornata di sole, dall’Olimpo Zeus vide due bambini che litigavano in una scuola. Non essendo d’accordo con questo comportamento, decise di scendere sulla Terra. Arrivato vicino alla scuola vi entrò e provò a riappacificare i due ragazzi, ma non ebbe successo. Indossavano l’uniforme scolastica di un colore rosso acceso, avevano entrambi gli occhi verdi e uno di loro portava gli occhiali, uno aveva i capelli castani, l’altro neri e tutti e due avevano una corporatura robusta. Durante il litigio Zeus lanciò una maledizione su uno dei due trasformandolo in un fulmine. Da quel momento, ogni volta che ci si picchiava, scendeva un fulmine dal cielo.
Emma S., Fabio N.P., Francesca B., Alessandro F.
Un ragazzo di nome Ciro, invece di partecipare alla lezione di Educazione Fisica, restò in classe per creare dei video da postare su TikTok. In uno di questi, però, filmava una professoressa che passava per i corridoi. Quest’ultima se ne accorse e lo mandò in presidenza. Zeus, esasperato dal cattivo uso di internet tra i ragazzini, aveva assunto le sembianze del preside. “Ti rendi conto della gravità di mettere in rete immagini di persone senza il loro consenso?” tuonò Zeus “Ognuno ha il diritto di fare ciò che ritiene con la propria immagine e nessuno deve permettersi di ledere questo diritto. Ti piacerebbe che la tua immagine venisse usata senza il tuo permesso?” gli chiese. Il ragazzo fece spallucce sbuffando. Allora Zeus decise di punirlo trasformandolo in un orribile ratto. Ciro si vergognò e capì che la sua azione avrebbe potuto avere gravi ripercussioni sulle persone coinvolte.
Giulia D., Andrea D., Filippo M., Melissa C.
Stop agli artisti “da banco”!
In una classe di una scuola media di una città misteriosa, un bambino di nome Giampierino era soprannominato da professori e alunni “birichino” perché combinava sempre marachelle. La sua preferita era incidere le scrivanie con matite e colori banchi.
La vittima che prediligeva era il prof. Zeus. Un giorno Giampierino disegnò sulla sua scrivania una grossa, viscida e ripugnante rana. Zeus, per punirlo, lanciò un fulmine che trasformò Giampierino in un rospo sporco e puzzolente, destinato a una vita solitaria all’interno di un banco.
Numerosi bambini, un tempo vittime del pennarello di Giampierino, imbrattavano con matite e pennarelli il banco in cui era intrappolato l’artista di classe, ormai diventato un abitante dello stagno legnoso. Ma c’era ancora un mistero: dov’era quella classe? Potrebbe essere stata la vostra? Nel dubbio, non disegnate sui banchi!
Niccolò B., Leonardo R., Giovanni B.
Alèxandros era un giovane molto arrogante, ma ciò che lo caratterizzava di più era il suo scarsissimo rispetto verso chiunque, compresi gli adulti.
Infatti anche a scuola, dopo aver ricevuto un rimprovero, voleva avere sempre l’ultima parola. Un giorno Zeus, stufo di questa situazione, decise di scendere sulla Terra per punire Alèxandros. Quando la divinità entrò nella sala trovò il giovane adirato mentre urlava contro i maestri: meritava davvero d’esser punito!
Così Zeus lanciò su di lui un curioso sortilegio: le sue gambe e braccia diventarono di legno, il suo corpo s’appiattì orizzontalmente e il giovane Alèxandros si trasformò in un banco. Da quel giorno il banco cominciò a raccontare la propria storia a tutti gli alunni che studiavano lì e a raccomandare loro di rispettare ogni essere vivente del mondo.