Laboratori Selvaggi 2022–23

Fronte del Borgo
Diario di Borgo
Published in
9 min readSep 14, 2023

Ecco i migliori lavori prodotti dalla classe

A regola d’arte (online)

Francesco R., Gabriele M., Alex E.
Nel 3887 su Mercurio, CRED-48 doveva andare a portare a sua nonna NOLD-96 le batterie perché si stava scaricando. NOLD-96 viveva su Venere. Per arrivare su Venere doveva usare la sua navicella Spacex-16Bit. Mentre passava sopra Marte lo colpì un raggio distruttivo che fece cadere la navicella sul pianeta. CRED-48 si sentiva disorientata e mentre esplorava il Pianeta incontrò WOLF-B5 che le puntò addosso il fucile a impulsi distruttivi, ma, mentre stava per sparare, spuntò CICC-89 che prontamente lo uccise. CICC-89 diede una mano a portare CRED-48 a casa di NOLD-96. Arrivati a casa sua la misero subito in ricarica perché NOLD-96 stava spegnendosi: aveva 1% di batteria. La salvarono 1 minuto prima che si scaricasse per sempre.

Rebecca P., Eva S., Yasmine R.
La mamma manda Cappuccetto a casa della nonna per portarle le fragole fresche del bosco. Cappuccetto, arrivata a casa della nonna, trova un robot travestito da lupo e in suo soccorso arriva il cacciatore, un genio della scienza, che aveva fiutato il pericolo, grazie a dei sensori . Non appena toccano il robot i due si ritrovano in un portale spazio-tempo. Cappuccetto rimane bloccata nel portale, mentre il cacciatore si ritrova nel futuro. Grazie alla sua spiccata intelligenza, il cacciatore riesce a ritrovare la nonna e a tornare a casa. Il cacciatore, non trovando Cappuccetto, decide di aprire la pancia del lupo. Una volta visto il suo interno, rimane sbalordito: un enorme buco nero stava inglobando Cappuccetto. La nonna e il cacciatore riescono a tirarla fuori e, dopo essersi abbracciati e consolati, si gustano le fragole portate da Cappuccetto tutti insieme.

Teo B., Pietro A., Dario T.
Cappuccetto Rosso viveva su Titano, un pianeta bellissimo e rigoglioso. La mamma le aveva affidato una missione molto importante: riferire alla nonna delle informazioni top secret. Le aveva detto di non fermarsi con la navicella per nessun motivo, ma lei si fermò su Mordir, dove incontrò un essere che non aveva mai visto prima: assomigliava a un lupo, ma era un alieno viola. L’essere domandò a Cappuccetto cosa stesse facendo e lei ingenuamente si limitò a dire che andava dalla nonna. L’essere la salutò con un tono sospetto. Quando arrivò finalmente su H-47 notò che la nonna era stata mangiata dal lupo. Cappuccetto Rosso si voltò e iniziò a correre più forte che poteva verso la sua navicella. Per fortuna arrivò il cacciatore di taglie alieno che con il suo blaster sparò al lupo e tagliandolo in due tirò fuori la nonna. Con le informazioni segrete, salvarono l’intero universo.

Clara F., Letizia D.B.
CR16, una piccola robottina rossa, nel lontano 2948, doveva portare delle macchine ripara-denti a sua nonna, che faceva la dentista. Si mise in spalla il suo Jetpack e partì sorvolando il bosco. A un tratto, il suo Jetpack si ruppe e lei precipitò! Il caso volle che LCY (lupo cyborg), il meccanico, fosse lì a soccorrerla: le aggiustó lo zaino ma mise poco carburante, voleva arrivare prima di CR dalla nonna e farsi lucidare le zanne. Ripartirono, lui arrivò prima di lei, ma, appena entrato, vedendo tutti quegli aggeggi da dentista, si spaventò e svenne. La nonna, gentile, gli preparò un tè caldo e una coperta. Quando arrivò CR16 si unì alla merenda come il cacciatore poco dopo. Fecero una grande mangiata e poiché si era fatto tardissimo, CR tornò indietro di qualche ora con il suo orologio-temporale e riuscì ad arrivare in tempo a casa cosicché la mamma non si arrabbiò.

Rebecca T., Sofia M.
Siamo su Venere nel 2123. Cappuccetto Rosso vaga senza meta. A un certo punto vede una casa nel bosco e capisce cosa le è accaduto: in un tempo indefinito sua nonna era stata divorata da un lupo e non era riuscita a salutarla. Cappuccetto scoppia in lacrime e decide di costruire, con l’aiuto del cacciatore venusiano, una macchina del tempo per fare ritorno in quel bosco. Una tempesta laser la riporta a quel giorno in cui aveva confidato al lupo che doveva incontrare la nonna. Questa volta però non rivela informazioni e riesce a raggiungere la nonna in tempo per evitare il peggio. Felice, condivide la gioia con la sua mamma e festeggiano in famiglia.

Zeno J.
Un giorno di marzo la mamma disse a Cappuccetto Rosso di portare le medicine alla nonna malata. Allora Cappuccetto prese il sacchetto e s’incamminò per il bosco, ignara di ciò che le sarebbe accaduto. Dopo un po’ si ritrovò davanti a un bivio: attraversare la misteriosa radura o attraversare il villaggio allungando la strada? Scelse di attraversare il bosco, nonostante i rischi. Lungo il sentiero venne notata da un lupo alieno, inviato in missione da un altro pianeta per prelevare umani, studiarli e analizzarne le caratteristiche, trasportandoli nella sua pancia spaziosa ed elastica. Il lupo seguì Cappuccetto Rosso fino alla casa della nonna e, dopo un po’, entrò e le mangiò per completare la missione, ma venne fermato da un cacciatore di criminali spaziali. L’alieno riuscì comunque a scappare e cancellò la memoria al cacciatore… la loro scomparsa rimase un mistero.

Letizia S.
Dopo la fine del pianeta Terra tutto era cambiato: i lupi vagavano in cerca di sopravvissuti. Vicino all’unico bosco abitava Cappuccetto Rosso, detta Cappuccetto Tosto. La madre la implorò di non passare da lì per portare la marmellata speciale alla nonna, ma lei non l’ascoltò. Un lupo spettrale, dalle sembianze di un robot, le si avvicinò nel bosco e le chiese dove stava andando, offrendole aiuto nel portare il cesto. Lei rifiutò, ma il lupo-robot si incamminò verso la casa della nonna e, arrivato, rinchiuse la nonna nell’armadio e mise un ologramma al suo posto. Ma Cappuccetto Tosto con poche domande capì l’inganno. Allora tirò fuori una lente e vide che si trattava di un’immagine tridimensionale: la tagliò e immobilizzò il lupo nel letto. Poi gli cancellò la memoria e liberò la nonna. Insieme riabbracciarono la mamma.

Saverio A.
Cappuccetto Rosso era appena stata inghiottita dal famigerato criminale intergalattico Lupox, ma grazie al suo Watchtime (orologio super tecnologico che permette di viaggiare nel tempo) riuscì a tornare nel passato (qualche ora prima di incontrare Lupox). Cappuccetto Rosso si diresse al negozio del cacciatore di taglie, al quale chiese in prestito un androide molto simile a lei. Quando fu pronto Cappuccetto Rosso pose l’androide nel posto in cui aveva incontrato Lupox. Poco dopo il criminale arrivò e, scambiando il robot per la bambina, si mise a inseguirla. Allontanato Lupox, Cappuccetto tornò nel presente e, finalmente, non si trovò più nello stomaco dell’animale. Riuscì a mettere in salvo la nonna e tornò a casa dalla mamma.

Emanuele F.
Cappuccetto R0ss0 era al Quartier Generale con il Capo Madre. Erano ormai passati vent’anni dall’attacco del Lupo e dalla morte della Nonna, ma Cappuccetto ancora non accettava questa cosa. Così chiese il permesso al Capo Madre di usare la macchina del tempo per tornare indietro al momento dell’attacco del Lupo. Il Capo le dette il consenso, però la mandò insieme al Cacciatore Nucleare. I due partirono subito. Lei era armata con un coltellino laser e lui con il suo bazooka. Arrivarono nell’esatto momento in cui il Lupo entrava in casa: con un colpo basso, Cappuccetto riuscì a salire addosso al Lupo e a colpirlo al fianco con il coltellino, ma il Lupo la disarcionò, scaraventandola a terra. Quando il Lupo stava per divorare Cappuccetto, il Cacciatore sparò un razzo dritto nella gola del lupo e lo uccise. Così la Nonna rimase in vita e Cappuccetto ne fu felice.

Mila R.
C’era una volta Cappuccetto Rosso che sarebbe dovuta andare dalla nonna cyborg, che si trovava nel futuro, per darle l’ICR, ovvero il Caricabatterie Robotico 2, poiché il suo cuore si stava scaricando. Se non fosse riuscita a consegnarlo in tempo la nonna sarebbe morta. Partì con una navicella spaziale che conduceva a Saturno e da lì, attraverso un portale spaziale, sarebbe arrivata nel futuro. Passò per la via MZ-459, presso un laboratorio scientifico chiamato Aeris station. Durante il tragitto un Mostrix la fermò proponendole una gara. Arrivò alla casetta e assorbì la nonna con i suoi poteri intergalattici professionali. Quando arrivò Cappuccetto era troppo tardi, inoltre lei si lasciò ingannare dal Mostrix. Uno Jedi che passava, sentendo le urla, uccise il Mostrix con la spada laser, salvando sia la nonna che Cappuccetto.

Francesco F.
Siamo nel 2063 in una megalopoli. Cappuccetto Rosso (nome in codice di una bambina del gruppo di ragazzi sopravvissuti alla guerra nucleare) trova il pezzo mancante alla Nonna (famosa scienziata) per costruire la macchina del tempo. Ma mentre va a consegnarglielo viene intercettata da un ragazzo (aiutante del Lupo, capo della fazione criminale) che la distrae mentre il lupo, che l’ha seguita, entra nel laboratorio della nonna. Il lupo chiude la nonna in una stanza dopo averla avvelenata. Quando arriva Cappuccetto, il lupo travestito da nonna avvelena pure lei. Il cacciatore (androide e assistente della nonna) sorprende e cattura il lupo. Mentre lo perquisisce trova l’antidoto, con cui salva la nonna e Cappuccetto. Col pezzo mancante la nonna completerà la macchina del tempo che servirà per tornare prima dell’apocalisse e impedire la guerra nucleare.

Andrea P.
Nessuno sa in che anno siamo, c’è una guerra in pieno svolgimento. La nonna di Cappuccetto Cyborg è andata nel futuro per prevedere gli attacchi dell’esercito Lupano. Scopre che la madre di Cappuccetto morirà e solo un antivirus è in grado di curarla, ma tale rimedio serve anche ai Lupani per finire la loro super-arma che distruggerà tutto l’Universo. Non appena la nonna e Cappuccetto si incontrano per scambiarsi il file, i Lupani le colgono di sorpresa, ammazzano la nonna, ma Cappuccetto riesce a scappare e inviare un messaggio criptato alla madre. Questa deve intrufolarsi nel covo dei Lupani e rubare la loro macchina del tempo. Riesce a prenderla, ma arriva nell’epoca dei captcha, dove ha conosciuto Kilyana, che la istruisce nella guida e le insegna l’arte del fucile laser. Cappuccetto è pronta per sconfiggere l’esercito e riesce a salvare la vita della madre.

Camillo D.S.
Il riscaldamento del pianeta aveva distrutto ogni forma vivente e pochi esseri erano riusciti a sopravvivere chiusi nei rifugi. Fra questi c’erano Cappuccetto Rosso, detta Grigio per il colore dei suoi vestiti inquinati, e la sua mamma. Oltre a questi sopravvissuti c’erano anche i droni cacciatori, pirati senza valori che per sopravvivere erano capaci di rapinare chiunque. Un giorno la mamma disse a Cappuccetto Grigio di andare a trovare la nonna malata a causa dei gas velenosi nel bunker al di là della città abbandonata e di portarle le maschere antigas. La avvertì anche di fare attenzione ai droni cacciatori che sorvolavano la zona. Cappuccetto Grigio iniziò il suo viaggio verso il bunker della nonna a bordo della sua macchina volante, ma fu colpita da un cacciatore. Il drone tolse a Cappuccetto Grigio le maschere antigas e non riuscì mai a rivedere la nonna.

Anna R.
Cappuccetto era una piccola cyborg. Un giorno, sua madre le chiese di andare da No-NNa, che abitava vicino alla loro casetta, per portarle delle pile nuove. Sulla strada, incontrò Ch09 il cacciatore, che per caso si stava dirigendo proprio lì, e continuarono la strada insieme. Quando i due arrivarono a destinazione, suonarono il campanello. No-NNa aprì la porta e con un sorriso cordiale li invitò ad entrare. Finiti i controlli e inserite le pile, la cyborg si pietrificò: aveva dimenticato di fare la spesa, Lu-PO sarebbe venuto per merenda e il tecno-mercato avrebbe chiuso di lì a due minuti. Cappuccetto, allora, prese la sua tempomacchina e tornò indietro di qualche ora. La spesa fu presto fatta, e con l’aiuto di Ch09 anche le borse furono portate nel presente. Per festeggiare, i tre, Lu-PO e la mamma, arrivati nel frattempo, fecero tutti merenda insieme.

Alberto C.
Dopo la guerra nucleare si diffuse una malattia che portò allo sterminio dell’intera umanità. Si salvarono in pochi fra cui Cappuccetto Verde, che non voleva più indossare la mantellina rossa e la sua famiglia. La città era praticamente vuota, non mancavano però i cacciatori che, pur di mangiare qualcosa, avrebbero fatto qualsiasi cosa. La mamma ogni giorno, quando Cappuccetto usciva, le raccomandava sempre di stare alla larga da quei predatori. Un giorno Cappuccetto doveva recarsi dalla nonna malata, ma doveva attraversare una landa desolata. Cappuccetto nel tragitto incontrò dei cacciatori che la rapirono e da quel momento non si seppe più nulla. Poco dopo anche la nonna morì sbranata da un lupo. La mamma cercò di sopravvivere.

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