Sarà la musica che gira intorno /
quella che non ha futuro

Nicola Maiale
diariodiunsegretario
5 min readApr 16, 2021
Charles H. Traub, La Dolce Via

Un paio di settimane difficili e movimentate.

Il centrodestra (che non esiste più, il polpettone nazionalpopulista e post-missino composto da Lega e Fratelli d’Italia è di destra e basta) nelle ultime due settimane ci ha dato un bel da fare.

Il Partito Democratico, anche in Provincia di Pescara, ha deciso di raccogliere la proposta presentata da Go Fair, una giovanissima organizzazione no profit, delle “100 città con Patrick” e supportata da ALI (l’associazione delle amministrazioni locali riformiste, guidata dal Sindaco di Pesaro Matteo Ricci), per spingere il Governo italiano a schierarsi radicalmente a difesa della vita e della libertà di Patrick Zaki, ricercatore dell’Università di Bologna di nazionalità egiziana, imprigionato nel carcere di Tora, alla periferia del Cairo, con l’accusa di sovversione; in poche parole la campagna si pone l’obiettivo di raggiungere la cifra simbolica di 100 città disposte a riconoscere la cittadinanza onoraria del comune a Patrick Zaki, nella speranza che il Parlamento italiano approvi la proposta di Liliana Segre (oggi è passata in Senato) di concedere a Patrick la cittadinanza italiana. Anche a Città Sant’Angelo il gruppo democratico ha presentato una mozione in tal senso, bocciata sprezzantemente dalla maggioranza di destra alla guida dell’amministrazione.

Inutile dire che il caso ha assunto anche una rilevanza nazionale, con un’intervista del nostro giovane attivista e dirigente Paolo Pratense a L’Espresso.

Una scelta che offende, come ho scritto in una nota, “i valori fondanti della comunità angolana — che durante la seconda guerra mondiale diede assistenza e solidarietà ai tanti internati nell’ex Manifattura Tabacchi, sede di una struttura di prigionia nazifascista, al punto di potersi fregiare della Medaglia d’Argento al Merito Civile — sono quelli di tolleranza, libertà, solidarietà e non possono che incrociare l’impegno per i diritti civili di Patrick Zaki”.

Dopo qualche ora, giusto per non tenerci a riposo, il partito di Giorgia Meloni ha presentato all’assise comunale pescarese una mozione con la quale si impegna l’amministrazione ad istituire un fondo per erogare assegni alle donne che rifiutano di ricorrere all’interruzione volontaria di gravidanza.

Pur tirando in ballo una questione seria come la denatalità (destinata a diventare drammatica nelle sue conseguenze economiche nei prossimi decenni) è evidente che la proposta tende a minare l’autodeterminazione delle donne disarticolando la Legge n. 194 del 22 maggio 1978. Dovremmo discutere di lavoro e della disoccupazione, di continuità del reddito, di diritto alla casa, di sostegni alle famiglie lavoratrici nella cura dei figli e delle figlie, invece, grazie a Fratelli d’Italia, adesso abbiamo mance da elargire paternalisticamente (fino a quando il fondo ad hoc viene alimentato) a quante decidono di non abortire.

È uscito, ad inizio settimana, un primo report sulla consultazione dei circoli democratici che il segretario nazionale Enrico Letta ha portato avanti nelle scorse settimane, dategli uno sguardo e fatemi sapere cosa ne pensate.

ll Partito Democratico abruzzese ha deciso di far seguire alla consultazione nazionale una consultazione prettamente regionale ed un piano di reinsediamento territoriale del nostro partito, in tutte le quattro federazioni provinciali, con un percorso di riattivazione delle iniziative nei circoli che hanno risentito della crisi della partecipazione degli ultimi anni e con la costituzione di “Punti PD” nei comuni dove non abbiamo circoli già costituiti.

Una brutta notizia è quella arrivata dall’area Vestina, dove la Brioni, un’importante azienda di abbigliamento che ha un insediamento produttivo proprio nel nostro territorio provinciale, ha annunciato il ridimensionamento dei siti produttivi di Penne, Montebello di Bertona e Civitella Casanova, con il rischio di oltre 300 esuberi.

Un colpo per un territorio i cui livelli occupazionali sono già duramente provati dal processo di deindustrializzazione degli ultimi decenni.

Abbiamo attivato tutti i canali d’interlocuzione finalizzati alla salvaguardia non solo dei posti di lavoro a rischio ma della tenuta sociale dell’intero comprensorio vestino. Lo abbiamo fatto nel rispetto delle differenze funzionali tra partiti e sindacati, mettendoci a servizio, agevolando ovunque possibile una risoluzione della vertenza. Bisogna ridisegnare il potenziale delle aree interne, rendendole attrattive per nuovi e preesistenti insediamenti produttivi, puntando innanzitutto sulla digitalizzazione.

(da Il Messaggero del 16/04/2021)

Abbiamo deciso, insieme all’ANPI, a Sinistra Italiana, ad Art. 1, all’ARCI, a CGIL, alla CISL, alla UIL e tante altre associazioni di dare vita ad una serie di iniziative per la Festa della Liberazione il prossimo 25 aprile accompagnandole con una campagna virale, fiori partigiani, potete perciò scaricare l’immagine da utilizzare per la vostra immagine di copertina di Facebook, nei prossimi giorni uscirà il programma completo, seguiteci sui social network per scoprire cosa, come e dove.

Fiori partigiani

La foto di copertina è di Charles H. Traub, fotografo di strada ed educatore statunitense, che ha dedicato uno dei suoi lavori più belli, Dolce via, alle italiane ed agli italiani che incrociava nei suoi viaggi nel nostro paese nei primi anni ’80.

Gli italiani hanno un gran numero di espressioni per condannare le circostanze in cui vivono, […] senza fare nulla per modificarle. […] Tuttavia, c’è una differenza tra questa sorta di fatalismo e l’inerzia totale. Ed è questo che io ho cercato di catturare, questa frenetica e rassicurante allucinazione.

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Nicola Maiale
diariodiunsegretario

Buone scarpe, orecchie aperte, occhi che domandano. La politica senza sorrisi e senza amici serve a poco.