Propaganda globale e sorveglianza di massa? DIG risponde con l’informazione di qualità
Dall’1 al 3 giugno torna il DIG Festival Riccione. Quest’anno con un focus sulla “War on Data”.
Parte la nuova edizione del DIG Festival Riccione, appuntamento con il giornalismo d’inchiesta in programma dall’1 al 3 giugno, tra Palazzo del Turismo e piazzale Ceccarini.
Tre giornate per capire il nostro tempo, con la presentazione di alcune delle inchieste più interessanti dell’informazione internazionale: tre giorni di talk, seminari, anteprime video, e tre sere di spettacoli (tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero).
Tema portante di questa edizione, sottotitolata War on Data, è la “guerra dei dati”: governi, partiti, movimenti, aziende, giornali, tv e social media usano la forza bruta dei dati e invadono la privacy per pilotare il consenso, dirottare l’umore dell’opinione pubblica, radicalizzare la discriminazione. I giornalisti italiani e stranieri invitati a Riccione propongono suggestioni e spunti di riflessione per cittadini ben informati.
WAR ON DATA: ALCUNI APPUNTAMENTI
I momenti di approfondimento su questi temi inizieranno già venerdì 1 giugno alle 9.30, quando Federico Nejrotti (Motherboard/Vice) svelerà i segreti di Facebook, inaugurando il primo dei numerosi seminari, aperti al pubblico e riconosciuti anche dall’Ordine dei giornalisti ai fini della formazione continua. Durante il festival, Philip Di Salvo (Osservatorio europeo di giornalismo) si interrogherà invece sulle fughe di dati sensibili, soffermandosi sulle relazioni tra hacker, media e politica, mentre gli esperti reporter dell’IRPI (Investigative Reporting Project Italy) rifletteranno sulle insidie dell’informazione online.
Chi vuole migliorare le sue conoscenze tecniche potrà farlo all’Hacking Bar di DIG, un centro di consulenza gratuita su navigazione online, app, software alternativi, curiosità e buone pratiche nell’uso dei dispositivi digitali (a cura dell’Hermes Center for Transparency and Digital Human Rights). La riflessione sulla sicurezza digitale toccherà anche alcuni casi eclatanti, come le fughe di dati dalla piattaforma Rousseau.
Sulla discussa creatura della Casaleggio Associati il festival presenterà in anteprima il documentario-inchiesta La scelta, all’interno di un appuntamento più ampio dal titolo “L’utopia di Rousseau. Dentro il sistema operativo del Movimento 5 Stelle” (sabato 2 giugno ore 16). Rousseau è davvero uno strumento di democrazia diretta? E quanto sono al sicuro i dati degli utenti? David Puente (blogger ed ex Casaleggio Associati) ne discuterà con Silvia Boccardi, Giuseppe Francaviglia e Giorgio Viscardini, autori del documentario.
REPORTER IN PRIMA LINEA
Oltre al focus, troveranno spazio come sempre temi di attualità e inchieste speciali condotte sui fronti più caldi. In un evento unico in collaborazione con Sky Italia (venerdì 1 giugno, 20.30), Luigi Pelazza presenterà in anteprima la prima puntata della sua straordinaria docuserie Il mio nemico (dal 3 giugno su Sky Atlantic): due anni vissuti pericolosamente nella Libia dilaniata dalla guerra e dall’Isis.
Altri due appuntamenti da non perdere accendono i riflettori sull’attualità. Il primo racconta le storie di Daphne Caruana Galizia e Ján Kuciak, i due giornalisti uccisi nell’ottobre 2017 e nel febbraio 2018. Per proseguire le loro indagini si sono mossi reporter di tantissimi Paesi. Cecilia Anesi e Giulio Rubino (IRPI), Carlo Bonini (la Repubblica) e Drew Sullivan (OCCRP) si confronteranno sull’importanza della collaborazione come strumento di difesa per chi compie inchieste scomode in un focus dal titolo “Killing Journalists Will Not Kill Their Stories” (sabato 2 giugno, 17.30). Perché uccidere un giornalista se 20 o 30 colleghi sono pronti a continuare il suo lavoro?
A seguire (18.30), si farà luce su un tragico pasticcio giudiziario italiano, che ha fatto discutere il mondo ma è quasi ignoto nel nostro Paese. Nell’estate 2016 il sostituto procuratore di Palermo annuncia di aver arrestato, in collaborazione con le polizie di mezza Europa, il trafficante di esseri umani più ricercato del pianeta: Medhane Yehdego Mered. L’uomo che tuttora si trova in carcere, però, è un innocente vittima di uno scambio di persona. Le tesi della procura saranno smontate punto per punto da Ali Fagan, Lorenzo Tondo e Hans Peterson Hammer, autori e produttori di Generalen, l’inchiesta condotta tra Africa ed Europa che ha rivelato il caso. Un successo mondiale nato al DIG Pitch 2017 e prodotto dalla tv svedese SVT e dal Guardian.
L’ITALIA DI OGGI E DI IERI: MAFIE, DELITTO MORO
Da sempre l’Associazione DIG è impegnata nella sensibilizzazione sul fenomeno delle mafie e nella promozione di una cultura della memoria. Domenica 3 giugno (11.30) Alberto Nerazzini e la criminologa Stefania Crocitti discuteranno con il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri per fare il punto sulla ’ndrangheta, una multinazionale del crimine il cui sconfinato impero si estende anche sull’Emilia-Romagna. Si tratta del ritorno di Gratteri in Riviera dopo l’appello lanciato da Riccione nel 2013 sui rischi del riciclaggio nel tessuto socio-economico del territorio.
Nella stessa mattinata (10.30), in conversazione con Amadore Agostini (QN-La Nazione) Massimiliano Arena racconterà la sua vita di avvocato di strada in Puglia, affrontando temi spinosi come sfruttamento dell’immigrazione clandestina e caporalato.
Sempre domenica, ma alle 18.30, il direttore de L’Espresso Marco Damilano riavvolgerà il nastro della memoria fino al 16 marzo 1978, il giorno del rapimento di Aldo Moro, e presenterà il frutto delle ricerche fatte per il suo ultimo libro, Un atomo di verità, in cui ricostruisce la figura del presidente della DC attraverso foto, ritagli e materiali dell’archivio Flamigni. Con lui Ilaria Moroni (direttrice dell’archivio), Oliviero La Stella e Serena Riformato.
DIG AWARDS: PITCH, PROIEZIONI E PREMIAZIONE
Come sempre, un ruolo centrale verrà riservato ai DIG Awards, il concorso internazionale di DIG dedicato al giornalismo d’inchiesta video. Imperdibile per gli addetti ai lavori è la presentazione delle opere finaliste nella sezione DIG Pitch. I 6 progetti d’inchiesta selezionati si sfideranno per un premio di produzione di 15.000 euro.
In palio c’è anche la possibilità di realizzare il montaggio di uno dei lavori presso la sede di Sky Italia a Milano. I finalisti avranno a disposizione 10 minuti per presentare in inglese i loro progetti davanti a una giuria presieduta dal reporter statunitense Jeremy Scahill, due volte George Polk Award e fondatore del sito The Intercept. Insieme a lui compongono la giuria qualificati e prestigiosi professionisti di altri 8 Paesi, dal Canada a Israele, dalla Francia al Nord Europa: Galia Bador (Docaviv), Claudine Blais (Société Radio-Canada), Alexandre Brachet (Upian), Riccardo Chiattelli (laeffe), Nils Hanson (SVT), Morten Møller Warmedal (NRK), Marco Nassivera (ARTE), Alberto Nerazzini (Dersu), Juliana Ruhfus (Al Jazeera), Andrea Scrosati (Sky Italia) e Pia Thordsen (TV2 Denmark).
Le 18 opere selezionate per le altre sezioni dei DIG Awards (Investigative Long, Investigative Medium, Reportage Long, Reportage Medium, Short e Masters) verranno proiettate, alla presenza degli autori, al Palazzo del Turismo, componendo così una kermesse di video-inchieste e reportage di eccezionale qualità, provenienti da Europa, Asia, Nord e Sud America. Le tematiche spaziano dalla sorveglianza informatica agli intrecci tra politica e criminalità, dal terrorismo interno americano alla riduzione in schiavitù dei lavoratori di diverse filiere.
Tanti gli scenari di guerra raccontati e le violazioni dei diritti umani denunciate, dal Libano al Congo, dall’Uzbekistan al Brasile, in lavori diversissimi per approccio ma accomunati da un’instancabile ricerca della verità. I vincitori saranno proclamati sabato 2 giugno (21.00) in una cerimonia, in piazzale Ceccarini, condotta dalla giornalista di La7 Vicsia Portel. Durante la serata Jeremy Scahill, che gestisce lo sconfinato archivio di Edward Snowden, pronuncerà un’orazione civile sul tema del festival, War on Data: mai abbassare la guardia sulla sorveglianza di massa, perché la sottrazione dei dati sensibili può essere usata anche per guerre tutt’altro che virtuali.
GLI SPETTACOLI
La cerimonia di premiazione si preannuncia come una vera festa della città, grazie anche alla partecipazione del Corpo bandistico Città di Mondaino in un inedito abbinamento con il talento dell’elettronica Inserire Floppino. Accanto a questa serata evento, in programma sabato 2 giugno, il DIG Festival Riccione propone due spettacoli speciali: una prima nazionale per venerdì 1 giugno, e una produzione originale DIG-Riccione Teatro per domenica 3 giugno.
La serata inaugurale di venerdì è affidata a Morgan con La canzone perfetta: uno spettacolo musicale alla ricerca della formula della canzone, da Luigi Tenco a Kurt Cobain, passando per Chopin. Gran finale domenica sera con Escobar. El Patrón: un tuffo nella parabola del narcotrafficante più famoso del mondo e negli anni più cruenti di Medellín, con i disegni dal vivo di Giuseppe Palumbo, la voce di un testimone oculare impersonato da Dany Greggio, e la musica live degli Amycambe, autori di una straordinaria rivisitazione in chiave indie del reportorio folk colombiano.
DIG Awards e DIG Festival sono iniziative organizzate dall’Associazione DIG, promosse dal Comune di Riccione e dalla Regione Emilia Romagna in collaborazione con l’Ordine dei giornalisti dell’Emilia Romagna, Sky Italia, laeffe, APT Servizi Emilia-Romagna.
DIG FESTIVAL RICCIONE
Dall’1 al 3 giugno a Palazzo del turismo e piazzale Ceccarini.
Info e programma:
dig-awards.org/festival
riccione.it
Ufficio IAT: 0541426050