Story Map: la geografia contemporanea

Valentina Appelius
Hub dell'innovazione digitale
5 min readMay 27, 2020

La narrazione di storie e la rappresentazione pittorica affondano le proprie radici agli albori dell’umanità. L’uomo ha un istinto innato di “raccontare” e di “rappresentare”, basti pensare alle antichissime datazioni delle prime raffigurazioni rupestri, e ha cominciato a raccontare in forma grafica i suoi percorsi e lo spazio circostante addirittura 15000 anni fa… le prime mappe geografiche.

Attraverso i millenni le tecniche di rappresentazione geografica si sono evolute in maniera prodigiosa, passando dal supporto su roccia al supporto digitale.

Nelle ultime settimane, organizzando un webinar per il Polo Universitario Aretino sulle tematiche GIS (“GIS Telling, il GIS in una StoryMap”), ho avuto modo di sperimentare una delle tecniche di divulgazione geografica più innovative del web, ovvero le Story Maps.

Già disponibile da una decina di anni, è però solo negli ultimi tempi che questa tecnologia ha preso piede e il suo utilizzo si sta diffondendo a macchia d’olio in più campi di applicazione. Ma cos’è una Story Map? E qual è il motivo di questa grande diffusione?

In sostanza si tratta di un’applicazione web che consente di raccontare una storia attraverso l’uso di mappe interattive combinate con testo ed altri elementi multimediali (immagini, video), il tutto condito con un design molto accattivante e contemporaneo. Questo mix rende il messaggio trasmesso molto più efficace rispetto ai metodi tradizionali, perché unisce l’innato potere comunicativo delle mappe con l’azione vincente dell’interattività.

In più le Story Map sono pensate per essere facilmente consultabili anche da dispositivi mobili, il che, in un’epoca dominata da tablet e smartphone, le rende ancora più performanti.

La Story Map si costruisce alla stregua di una presentazione, ma dietro al front-end si cela in realtà tutto quel mondo vasto e variopinto che costituisce il GIS. In altre parole la Story Map rappresenta l’ultimo atto del processo lungo e articolato che compone un Sistema Informativo Territoriale. Questo significa avere a disposizione nelle mappe interattive tutte le funzioni tipiche di un GIS (navigazione geografica, sovrapposizione di layers tematici, interrogazione degli attributi alfanumerici, ecc..) ma in un formato molto più user-friendly rispetto alle classiche applicazioni webgis.

L’azienda in cui lavoro (Ar-tel s.p.a.) è attiva nel campo dei Sistemi Informativi Territoriali da oltre vent’anni e sta investendo molte risorse in questo settore tecnologico, cercando di sfruttare appieno le possibilità messe a disposizione dai vari strumenti presenti sul mercato, ma tenendo sott’occhio anche le possibili alternative.

Nel panorama del mondo web esistono infatti diverse soluzioni in materia di Story Maps, sia in ambito commerciale che in quello open-source, da StoryMap JS (nato con un’impronta giornalistica) a TimeMapper (più focalizzato sulla componente temporale della mappa), ma sono le Story Maps Esri quelle che a mio avviso raggiungono i massimi livelli di qualità e personalizzazione, potendo scegliere fra svariati templates in base alla specifica storia che si vuole raccontare.

Inoltre, pur essendo un marchio Esri, sono anch’esse open-source, in quanto il codice di ciascun template può essere scaricato da GitHub, personalizzato e pubblicato sui propri server.

Vediamo alcuni esempi di racconto:

Vedi esempio di Story Map Tour

Con la Story Map Tour si può presentare un set di foto o video con didascalia collegato ad una mappa interattiva, soluzione ideale per proporre un itinerario escursionistico che il lettore può seguire passo passo, visualizzando la propria posizione sulla mappa e consultando le suggestive foto collegate a ciascuna tappa dell’itinerario.

Vedi esempio di Story Map Journal

Il modello Story Map Journal permette di creare una sorta di “diario di viaggio” in cui si può navigare sulla mappa scorrendo contemporaneamente il contenuto interattivo associato a ciascuna sezione (immagini, video, scene 3D) . Il testo e le immagini possono essere visualizzati in pannelli scorrevoli sopra la sezione principale.

Vedi esempio di Story Map Cascade

Con la Story Map Cascade si offre al lettore una esperienza visuale avvincente, combinando i vari elementi narrativi e multimediali in sezioni che riempiono completamente lo spazio visivo e includono effetti di animazione e di transizione. Ho usato questo specifico modello per “raccontare” il GIS agli studenti del Polo Universitario Aretino e devo dire che il risultato è stato molto apprezzato. Vivamente consigliato quindi l’utilizzo delle Story Map per la didattica nelle scuole, soprattutto per le primarie e secondarie di primo grado. Fra parentesi, in questo periodo di clausura forzata in cui gli insegnati, pur di non fare cadere i nostri bambini nell’oblio, propongono una moltitudine di app “istruttive” sui più disparati argomenti, credo che una Story Map ben congegnata per insegnare la geografia sarebbe un’opportunità educativa nuova e creativa.

Vedi esempio di Story Map Series

Le Story Map Series presentano una serie di mappe interattive che il lettore può facilmente consultare sfogliando tabs, punti elenco o menù espandibili. A ciascuna mappa possono essere associati testi descrittivi, immagini, video o addirittura altre applicazioni web o Story Maps inglobate nel sistema stesso. Trovo questo modello molto valido per la pubblicazione delle mappe tematiche contenute in un qualsiasi piano territoriale, come ad esempio un Piano Strutturale, un Regolamento Urbanistico o quant’altro, per favorire la divulgazione delle strategie decisionali e rendere trasparenti i processi di definizione di normative che vanno ad impattare sulla vita quotidiana di ogni cittadino.

Vedi esempio di Story Map Shortlist

Con una Story Map Shortlist si possono rappresentare su una mappa i punti di interesse presenti sul territorio, organizzati in tabs suddivise per tematiche diverse (cibo, hotel, attrazioni, ecc.). Navigando sulla mappa le tabs si aggiornano mostrando solo quello che è visibile nell’estensione corrente e i punti di interesse possono essere interrogati fornendo utili informazioni. Nel territorio della Provincia di Arezzo, dove vivo e lavoro, il turismo e la valorizzazione dei luoghi possono essere ancora molto potenziati e questo processo potrebbe senza dubbio accelerare con l’utilizzo di strumenti innovativi come questo, che puntano sulla facilità di consultazione e l’interattività dei contenuti.

Insomma, come abbiamo visto le possibilità di utilizzo sono davvero infinite, si tratta solo di sbizzarrire la fantasia e scegliere la propria storia, in fondo…

…“Le avventure accadono a chi le sa raccontare.” (Jerome Seymour Brune).

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