La grandiosa ripresa dell’e-commerce
Lo scorso 6 e 7 maggio si è tenuto il primo forum live di Netcomm in formato digitale, il più grande evento italiano dedicato al tema. Nato per offrire soluzioni e servizi di e-commerce alle imprese italiane per permettere loro di ripartire, nel corso dell’evento sono anche stati analizzati questi primi mesi del 2020, ovviamente nell’ottica del commercio online e relativamente al mercato nazionale. Ne sono usciti risultati particolarmente positivi e incoraggianti.
L’effetto positivo del lockdown
Tanto per cominciare, il presidente di Netcomm Roberto Liscia ha definito la clamorosa crescita dell’e-commerce come un “salto evolutivo”, che in altre circostanze ci avrebbe impiegato 10 anni per raggiungere lo stesso risultato. Il lockdown, che ci ha costretti in casa e ha imposto la chiusura degli esercizi commerciali, unito alla paura del contagio, hanno spinto i consumatori a cambiare, tra le altre cose, anche le loro abitudini di acquisto. Molti italiani conosceva e si affidavano già all’e-commerce, ma “grazie” al Covid-19, si sono raggiunti nei primi mesi del 2020 i 2 milioni di consumatori online, di cui 1,3 milioni si sono affidati alla tecnologia durante l’emergenza sanitaria, per un totale di 29 milioni. Per fare un paragone, nello stesso periodo del 2019, quindi a un solo anno di distanza, si registravano 700 000 nuovi consumatori, quasi un terzo rispetto ai numeri attuali, per un numero complessivo pari a 27 milioni di consumatori e-commerce.
Cosa comprano gli italiani online
Le stime ipotizzano una crescita fino a +55% entro la fine del 2020. Alle vendite online delle grandi catene di distribuzione, da tempo già attrezzate in questo senso, si affianca una crescita inaspettata delle vendite dei piccoli negozi di quartiere, che danno vita all’e-commerce di. Molti piccoli commercianti, infatti, si sono rapidamente adattati alle necessità. Molti di loro sono ricorsi a mezzi di comunicazione già conosciuti come Whatsapp, rafforzando la vicinanza virtuale con i clienti e sperimentando nuovi metodi per acquisire gli ordini e mandare avanti le loro attività.
Gli acquisti online, recentemente, riguardano in modo prevalente beni di prima necessità, per cui generi alimentari e prodotti health & care in primis. In calo, invece, le vendite di generi non alimentari, tra cui il fashion che subisce una decisa battuta d’arresto.
Gli acquisti in numeri
Il food, come dicevamo, è il settore che ha maggiormente beneficiato del lockdown.
L’acquisto di cibi freschi e confezionati registra un aumento del +130%.
Il “modern food retail”, che altro non è che la distribuzione alimentare con consegna a domicilio, includendo anche nuovi trend, come la possibilità di preparare a casa piatti come al ristorante, i quali forniscono veri e propri kit con istruzioni, prevede un aumento del +23%.
Non solo food, registrano una notevole impennata negli acquisti online anche settori che fino a poco tempo fa erano considerati emergenti quali il pet care (+154%), cura della casa (+126%) e della persona (+93%). Gli italiani, stando ai dati istat, si prendono cura di sé stessi ma anche dei loro amici a quattro zampe, che per molti sono stati ottimi compagni di quarantena.
Nuovi modelli di consumo
Fino a poco tempo fa e-commerce significava per la maggior parte acquistare online e attendere a casa la consegna. È una modalità ancora molto diffusa, ma altre opzioni stanno prendendo piede. Tra queste il Click&Collect, che consiste nell’acquistare online per poi recarsi fisicamente a ritirare la merce e che ad oggi ha registrato una crescita di ben il +349%.
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