L’Agenda Digitale del Comune di Ferrara allo Sharing Festival

Condivisione, relazioni informali, reputazione on-line, meccanismi win-win e molte altre sono state le parole chiave che sono emerse al festival della sharing economy che si è tenuto a Ferrara dal 20 al 22 maggio. Tutti concetti che, almeno in prima battuta, sembrano estranei al ruolo della Pubblica Amministrazione, almeno nella sua rappresentazione tradizionale. In realtà i nuovi paradigmi sottostanti al fenomeno della sharing economy, come poter utilizzare un bene invece di possederlo, un uso quasi sempre fondamentale di tecnologie abilitanti e la presenza essenziale di soggetti non- professionali, il tutto potenziato dal ruolo strategico delle comunità locali, sono gli stessi con cui anche la PA locale sta iniziando a confrontarsi.

Si confronta con essi come ente regolatore, con esperienze — spesso con luci e ombre — come Airbnb o Uber che stanno impattando sulle nostre città, ma anche come soggetto strategico nella comunità locale, in quest’ultimo caso soprattutto per quelle esperienze di sharing economy che tendono a creare capitale sociale.

É in questi due ruoli che come Agenda Digitale Locale del Comune di Ferrara siamo stati presenti al festival, partecipando ad eventi e seminari. L’idea, in questa prima fase, era di cogliere indicazioni e contribuire a descrivere, alle varie scale, un fenomeno che si annuncia profondamente integrato con i temi che sono propri dell’ADER (le infrastrutture abilitanti, la formazione dei cittadini, il ruolo delle comunità digitali e non e i servizi online) e che promette di permeare sempre di più la nostra vita. Rimangono molti punti interrogativi aperti sull’evoluzione della sharing economy e sul suo rapporto con la PA, che presentano modalità operative spesso opposte.

Ci piacerebbe proseguire in queste riflessioni con il contributo di tutti e l’idea potrebbe essere quella di proporre una presenza ufficiale anche al festival del prossimo anno in forma più strutturata come ADER.