News from Manila #3

Provincia S.Cuore
DON GUANELLA NELLE FILIPPINE
3 min readJan 21, 2015

A voi tutti un “welcome” per queste nuove news. Ringrazio le persone che mi hanno risposto e hanno apprezzato questa condivisione. Mi spiace per la news sul “gatto” ma purtroppo devo annunciarvi che il prossimo “felino” sarà messo in pentola il giorno di Natale……. Costumi e tradizioni hanno la loro importanza.

In queste news desideravo presentarvi Manila la capitale nella quale abito. La città é situata sulla costa est della baia di Manila sulla più grande delle isole delle Filippine, Luzón. Nonostante le sacche di povertà presenti, è una delle città più cosmopolite del mondo e la sua area metropolitana è il centro economico, culturale ed industriale del paese. Manila è il centro di una prospera area metropolitana con oltre 12 milioni di abitanti. La capitale é divisa in zone, vere e proprie città, Quezon City dove io abito é l’area suburbana la più popolosa.

Manila nacque nel XVI secolo da una colonia musulmana chiamata May Nilad sulle rive del fiume Pasig nella sede del governo coloniale spagnolo che controllò le Filippine per 333 anni. Nel 1898 gli Stati Uniti occuparono e presero il controllo dell’arcipelago fino al 1935 e Manila divenne una delle più note città dell’oriente. Durante la Seconda guerra mondiale, gran parte della città venne distrutta ma in seguito venne ricostruita. Oggi la città e l’area metropolitana costituiscono un importante centro economico e culturale ma esistono grossi problemi legati alla sovrappopolazione, traffico, inquinamento e criminalità.

In Manila la suddivisione tra ricchi e poveri é molto evidente, si va dalle baraccopoli ai quartieri residenziali dove entrata e uscita sono controllati da gruppi di “poliziotti privati”. Ogni volta che si entra nel territorio “benestante” bisogna esibire un documento d’identità che verrà poi ritirato all’uscita. Non é certamente cosi nelle zone povere della capitale. La zona “ricca” é ben protetta e il suo perimetro ben delineato.

Come vi dicevo la volta scorsa ogni giorno per andare a scuola devo prendere il trasporto pubblico, dei pulmini che qui sono chiamati “Jeepneys”. Le simpatiche jeepneys che sono il simbolo di questo paese — scassatissimi taxi collettivi (fortunatamente alcuni sono ancora in buone condizioni) dal muso di jeep, coloratissimi — portano i nomi di Gesù, Maria e tutti i Santi.

Quando sali sulla jeepney per pagare dici in tagalog “bayad po”, per chiedere di scendere “para po”, per ringraziare “salamat po”. Il “po” finale significa rispetto verso l’altro. Questo é solo un flash di questa grande capitale, ma tanto ci sarebbe da raccontare. Quando ero in Congo il calcio era lo sport più praticato, qui invece (credo per influenza americana) il basket é lo sport più praticato, seguito poi dal tennis e ………..

Ci stiamo ormai avvicinando il Natale, impossibile non accorgersi, alberi di natale, presepi, ghirlande e luci stanno comparendo qui e la ogni giorno. Tutti mi dicono: “aspetta e vedrai che americanata per Natale”!

E’ vero, la cultura americana ha inghiottito la cultura di questo popolo che pero’ ha saputo resistere ad una cosa molto importante: LA FEDE. In questo caso i Filippini sono rimasti fedeli alle loro tradizioni religiose e la loro testimonianza di fede ancora oggi é molto vivace e autentica. Molte persone con la loro vita, anche i più poveri mi confermano che la fede si é veramente radicata nella loro vita.

Grazie ancora per aver trovato il tempo di leggere, ci sentiamo per le prossime news. Per chi vive in territorio ambrosiano Buon Avvento, per gli altri l’augurio di una buona preparazione a questo periodo che precede il Natale.

Good bye, Bro. Mauro

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