Perché scrivere su Donne Nel Digitale

Alice Orrù
Donne Nel Digitale
Published in
3 min readJan 6, 2016

--

Mi appassionano le storie di donne. Forse dopo tre anni di lavoro in una clinica di riproduzione assistita non poteva essere altrimenti.

Prima di tre anni fa, mai la mia vita lavorativa si era scontrata così direttamente con il mondo femminile.

La mia routine professionale a Milano era infatti un inanellarsi asessuato di giornate in ufficio di fronte al computer, mail interminabili di correzioni sui mock-up di siti web e riunioni del venerdì pomeriggio per ricapitolare l’andamento settimanale. C’erano anche i tempi morti, durante i quali avevo troppo tempo per chiedermi se lavorare nell’ufficio marketing e comunicazione di una grande azienda fosse veramente la mia strada.

Nonostante il mondo del web fosse stata la mia passione dai tempi dello sfrigolio dei modem 56k e del primo blog nel 2003, decisi di dare un taglio alla routine 9–18.

Mi trasferii a Barcellona e iniziai a lavorare alla clinica facendomi forte della conoscenza delle lingue straniere. Mi sono convertita in un’esperta di comunicazione empatica e di customer service internazionale.

I miei clienti sono stati per tre anni donne dai 30 a 50 anni alla ricerca di una maternità: italiane, francesi, inglesi, olandesi, marocchine e algerine. Un’immersione totalizzante nella comunicazione al femminile da cui ho imparato tanto.

I primi amori, però, non solo non si scordano mai, ma a volte vengono proprio a bussare alla porta, e impongono se non un ripensamento, perlomeno una rivalutazione delle scelte passate. È così che mi è stata affidata la strategia di SEO per la pagina web Italiana della clinica e non sono più riuscita a ignorare quella voglia di rimettermi in cammino lungo un percorso che sentivo più mio.

È finita che ho lasciato la clinica e sono diventata freelance, per tornare a lavorare a tempo pieno sul web.

Ora curo la comunicazione online per una start-up francese e, pur con innumerevoli tecnicismi da imparare sul mondo di WordPress e delle prestazioni web, non dimentico il passato.

Prima di tutto perché le pazienti della clinica mi hanno insegnato che ogni lavoro può essere affrontato con sensibilità ed empatia, che si parli di sentimenti, soldi o linguaggi di programmazione.

E poi perché essere una donna che lavora sul web, in un mondo ancora coniugato prevalentemente al maschile, non è facile. Ne ho parlato ad esempio nell’articolo Sono una donna che lavora nell’IT, problemi?

Su Medium non ho trovato pubblicazioni in italiano in cui le donne che vivono di web possano confrontarsi sul loro modo di vedere e lavorare nel mondo digitale. Eppure di professioniste che avrebbero tanto da dire ce ne sono: per rendersene conto basta per esempio scorrere i profili di molte delle donne che contribuiscono a Medium Italiano.

Proviamo allora a confrontarci qui, su Donne Nel Digitale.

Lavori in ambito web e digital? Hai deciso di provare l’ebbrezza del nomadismo digitale? Hai voglia di confrontarti con altre donne che stanno facendo la tua stessa esperienza?

Partecipa a Donne Nel Digitale e inviaci la tua storia!

--

--

Alice Orrù
Donne Nel Digitale

She/Her. Un’altra italiana a Barcellona. Mi occupo di copywriting inclusivo, traduzioni e localizzazione di software. Amo le patatas bravas.