La neve su Instagram in Emilia Romagna

Alessandra Pradelli
Donne Nel Digitale
Published in
4 min readNov 25, 2015

Eravamo rimasti ai consigli sulle tendenze autunnali per avere il profilo Instagram sempre al passo con la stagione in corso. Bene, le foglie secche che hanno riempito il social fotografico negli ultimi due mesi sono ormai materiale utile solo ai compostaggi per gli orti biologici, è tempo di dedicarsi a coperte, caminetti, cioccolate calde e vin brulé. E soprattutto a lei, sovrana indiscussa degli hashtag invernali: la neve. Che si tratti di città innevate, laghi ghiacciati, monti coperti di bianco o rifugi da cui fissare il lento fioccare, l’Emilia Romagna diventa nuovamente il migliore set fotografico per dire no alle mode ormai abusate. No alle colazioni a letto ritratte dall’alto, no agli orologi da polso di dubbio gusto, sì al patrimonio dell’Emilia Romagna: ecco cinque set fotografici invernali con cui riempire l’Instagram di bellezza. Senza filtri.

Grazzano Visconti. Prendi un borgo medievale, aggiungi un po’ di neve ed è un attimo far finta di essere Harry Potter tra le vie di Hogsmeade. Non si trova però in qualche landa segreta dell’Inghilterra, bensì in provincia di Piacenza, nel comune di Vigolzone. Molto più accessibile in effetti. Probabilmente se c’è la neve per strada, e senza l’aiuto della magia, arrivare non è proprio una semplice scampagnata ma immortalare le merlature innevate val bene inforcare piumino e stivaloni imbottiti per una gita fuori porta. Il menù in abbinamento a questa gita Instagram invernale: no burrobirra, molto meglio chisolini, tagliere misto salumi e formaggi e vino rosso.

Rifugio Mariotti. Nel cuore dell’Appennino emiliano, a pochi chilometri da Parma, eccolo lì apparire sulla riva del Lago Santo come un miraggio da fiaba. Il vantaggio di una gita nel Parco dei Cento Laghi durante la stagione invernale è la quasi totale assenza delle famose categorie di frequentatori dell’Appennino. Lo svantaggio è che per arrivare ci sono solo due opzioni: la seggiovia che parte dal Rifugio Lagdei oppure le gambe. Allenate e ben attrezzate. Menù in abbinamento: polenta, ragù e funghi porcini. E se c’è il sole, il caffè rigorosamente sulle panchine all’esterno.

Il Santuario della Madonna di San Luca. Arrivando in autostrada da qualunque direzione, è da decenni l’indicatore ufficiale di arrivo a Bologna. Ma non solo: è la meta finale del porticato più lungo del mondo, nonché una prospettiva privilegiata per fotografare la città dall’alto. Cielo azzurro, neve compatta e Bologna che si stende a perdita d’occhio. Di nuovo, arrivare non è una semplice passeggiata ma per un Instagram migliore non c’è salita che faccia paura. Il menù in abbinamento: la scelta si divide tra colazione o pranzo prima di affrontare l’impervia salita oppure pranzo/merenda/cena al ritorno. Nel dubbio entrambi. Consigliate le crescentine, in ogni caso.

Colazione sul Cimone. Ok, avevo detto niente colazioni ma qui non si tratta di fotografarle dall’alto tra lenzuola infagottate e gambe incrociate. Si tratta di evocare quella speciale atmosfera rilassante e vagamente da telefilm americano, ma meglio perché siamo sull’Appennino modenese e meno male, altrimenti la colazione sarebbe a base di orrido caffè annacquato e pasticcini al gusto di plastica. Che sia sulla terrazza di una baita inondata dal sole del mattino o davanti al camino scoppiettante, la colazione sarà sempre il pasto che più si presta ad essere immortalato. Se poi lo sfondo sono le suggestive cime innevate modenesi, beh… Piovono like.

La spiaggia. La neve sulle rive romagnole? Non credo ci sia altro da aggiungere. Immortalare le onde che incontrano il ghiaccio è il sogno di qualunque utente di Instagram, al solo pensiero i battiti accelerano, le mani sudano e già tastano il cellulare per controllare che non sia evaporato all’improvviso e abbia, soprattutto, la batteria carica. Non si sa mai. Il menù dopo una mattinata di gioco in spiaggia: cassoni erbe, squacquerone e noci, passatelli, zuppa inglese. Il mare mette appetito.

PS: da Rimini a Piacenza, come sempre, l’importante è non dimenticare il nostro hashtag ufficiale: #turismoer.

Originally published at www.travelemiliaromagna.it on November 25, 2015.

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