D.RE.A.M. FabLab, la nostra storia

DREAM FabLab Team
DREAM FabLab
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5 min readMar 15, 2017

La storia del nostro fablab parte da lontano. Da una semplice idea, sulla quale ragionavamo già da un po’ e che, nel 2012, è stata rafforzata dalle parole di Massimo Banzi. Il co-fondatore di Arduino proponeva su Che Futuro! l’apertura, in Italia, di 15 officine di fabbricazione digitale. La base sarebbe stata l’innovazione di Arduino, una realtà del tutto italiana che stava rivoluzionando il mondo della manifattura. Allora i fablab erano ancora poco conosciuti nel nostro Paese, ma Arduino si preparava a diventare un forte veicolo di una nuova realtà, già molto diffusa in America, dove il paradigma del Do it yourself si stava ampliando a macchia d’olio.

Il progetto originario di Città della Scienza prevedeva, già, la realizzazione del LAM Laboratorio Arti e Mestieri, con l’obiettivo di innovare arte e artigianato partendo dalle nuove tecnologie. Massimo Banzi, nel suo articolo, parlava proprio della creazioni di luoghi simili al nostro LAM.

Eravamo pronti a lanciarci in questa nuova sfida, ma non avevamo fatto i conti con il destino. Il 4 marzo 2013 un terribile incendio colpì al cuore Città della Scienza e Napoli tutta, distruggendo anche lo spazio che avevamo deciso di destinare al nostro fablab. Un dolore immenso per tutti coloro che in quel progetto credevano fermamente.

Dalle ceneri, però abbiamo trovato la forza di rialzarci. E così, quando è stato chiaro che la ricostruzione di Città della Scienza avrebbe seguito un percorso di rinascita secondo i nuovi paradigmi dell’economia, abbiamo subito ripensato alla nascita di un fablab.

L’occasione per programmare, concretamente, la creazione di un laboratorio di fabbricazione digitale all’interno degli spazi di Città della Scienza è arrivata grazie al finanziamento MIUR per il progetto “CDS 2.0 — nuovi prodotti e servizi dell’economia della conoscenza”, un’iniziativa volta ad intercettare le opportunità di sviluppo economico, industriale e sociale offerte dall’avvento delle tecnologie digitali in ambito manifatturiero.

Grazie ai fondi ministeriali abbiamo realizzato il D.RE.A.M. Fablab (Design and REsearch in Advanced Manufacturing), uno spazio dedicato all’innovazione ed alle nuove tecnologie di fabbricazione digitale, un’officina moderna con macchine avanzate all’interno di uno degli antichi opifici di Città della Scienza, proprio a testimonianza dell’anima industriale del luogo.

Il D.RE.A.M. Fablab è concepito come un vero e proprio competence centre internazionale su Industria 4.0. Un centro di ricerca, sperimentazione, formazione avanzata, prototipazione che lavora sull’applicazione delle tecnologie legate a robotica, elettronica, realtà virtuale, stampa 3D, per sviluppare innovazione digitale in 4 settori strategici: Biomedicale & Pharma, Design & Fashion, Architettura e costruzioni per ambienti non convenzionali, Beni culturali e installazioni museali.

Oggi il termine Industria 4.0 viene utilizzato sempre più spesso, ma gli addetti ai lavori e le imprese non hanno ancora una piena consapevolezza di cosa significhi e di quali sono le sfide in campo, le tecnologie e le metodologie in grado di apportare una rivoluzione al settore manifatturiero.

Il D.RE.A.M. FabLab nasce con l’obiettivo di realizzare una grande operazione di avvicinamento e di “democratizzazione” dell’accesso alle tecnologie di manifattura digitale, mettendo a disposizione un luogo di sperimentazione libera, aperto a startup, imprese, ricercatori, studenti, professionisti, artisti, inventori, a chiunque abbia un’idea a forte impatto industriale e/o sociale da sviluppare, indipendentemente dal fatto che sia parte o meno del sistema “ufficiale” di ricerca e innovazione.

Nel mettere in piedi questa importante infrastruttura, abbiamo deciso di partire dalla costruzione della squadra, passando solo successivamente alla scelta delle macchine, perché sono le persone, con le loro competenze, la loro passione, il loro quotidiano impegno, a trasformare le ambizioni tecnologiche in raggiungimenti concreti. Abbiamo dunque selezionato il nostro team con estrema attenzione, scegliendo figure con esperienze internazionali che hanno girato il mondo, compreso come le cose stessero cambiando e portato, all’interno di Città della Scienza, il loro entusiasmo e un nuovo, preziosissimo, sguardo sul futuro.

Definito il team, abbiamo progettato il laboratorio, analizzando gli strumenti tecnologici già presenti in Campania (all’interno di università, centri di ricerca e imprese) e scegliendo macchine che potessero integrare l’offerta già esistente per dialogare in maniera fortemente sinergica con le realtà attive sul territorio.

È nata, così, un’officina avanzata con competenze e strumentazioni che ci permettono di misurarci, sul piano industriale, con sfide importanti, e che consentono di effettuare sperimentazioni avanzate su temi d’avanguardia come, per citarne solo uno, la biostampa (nei prossimi mesi arriverà in laboratorio un nuovo strumento in grado di stampare materiale organico con polimeri).

Gettate le basi del D.RE.A.M. FabLab, il passo successivo è stato la creazione della D.RE.A.M. Academy, il primo programma internazionale di formazione innovativa made in Italy sui temi della fabbricazione digitale e della manifattura avanzata. L’Academy raccoglie la sfida del capitale umano, lì dove tutti parlano prevalentemente di macchine, perché crediamo fermamente nella centralità delle competenze — verticalizzate su specifici settori applicativi — nei processi legati alla cosiddetta quarta rivoluzione industriale. Un programma intensivo e ambizioso, con studenti e docenti provenienti da tutto il mondo, che combina formazione specialistica, training on the job, ricerca applicata e prototipazione, in partenariato con l’Università Napoli Federico II, l’Università Luigi Vanvitelli, il CNR, l’Istituto Italiano di Tecnologia e molti altri.

Il D.RE.A.M. FabLab si muove all’interno dell’ecosistema scientifico, di ricerca, innovazione e produzione del territorio, con cui dialoga costantemente, per offrire un contributo al potenziamento dell’idea stessa e supportarne lo sviluppo con competenze, macchinari e network. Il nostro fablab è, infatti, un tassello fondamentale all’interno del complesso sistema di valorizzazione delle idee presente in Città della Scienza.

Il rapporto tra il fablab e l’incubatore, che ha come obiettivo la trasformazione di progetti innovativi in startup, non è occasionale ma strutturato, così come quello con China-Italy Science, Technology & Innovation Program, il programma di internazionalizzazione in ambito scientifico, tecnologico e innovativo tra Italia e Cina coordinato da Città della Scienza. Un vero e proprio scambio di talenti e tecnologie, proprio sul tema della digital fabrication.

La spinta fuori dai confini nazionali conferma il D.RE.A.M. FabLab come un luogo certamente radicato sul territorio, ma in grado di dialogare con eccellenze internazionali sui temi dell’economia digitale, in una fase per altro particolarmente favorevole, che vede Napoli scalare rapidamente le classifiche di reputation in ambito di ricerca tecnologica e alta formazione, generando l’interesse di big player come Apple, Cisco e Accenture ad investire nella nostra città.

Mariangela Contursi

Responsabile del Business Innovation Centre

Città della Scienza

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