Ogni lingua che conosciamo è una vita in più che viviamo.

Gustavo Adrián Salvini
Echoes (of me)
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2 min readJun 30, 2017
Foto: Gustavo Adrián Salvini @guspatagonico

Sono nato in Argentina, sono cresciuto in Argentina e abito in Argentina. La mia madrelingua è lo Spagnolo e in questa opportunità prendo l'ardire di scrivere questo post in Italiano, sicuramente con errori, ma sbagliando si impara.

Condivido qualche pensiero che mi è venuto all’improvviso sull’apprendimento delle lingue.

Da quando ho cominciato ad imparare l’Italiano (una lingua che a me piace da morire, una missione che non finisce mai) ho scoperto che creare un rapporto individuale con ogni parola è un modo incredibilmente efficace per acquisire nuovo vocabolario.

Fare questo apprendimento consapevolmente -e non prendendo ogni parola nuova come una cosa senza importanza- è chiave. Le parole sono un mondo in se stesse. Prenderle come quando uno prende un piccolo sasso dal terreno e poi lo butta via, secondo me è un peccato.

Sostengo che la chiave è l’accoglienza. Le nuove parole sono i nostri nuovi ospiti d’onore, perché essi hanno vissuto una lunga vita, ognuna ha una storia interessante da raccontarci. Vale la pena conocerle più in profondità, non soltanto superficialmente. Alcune parole sono antiche, alcune moderne, ma tutte fanno parte della grande storia dell’umanità in un senso o nell’altro.

A questi ospiti -le parole- li dobbiamo trattare bene se abbiamo voglia che restino insieme a noi. Quella è la chiave per un’apprendimento a lungo termine. A queste nuove parole le dobbiamo coccolare, ma anche cercare di conoscerle, conoscere le loro storie, da dove provengono, chi sono i parenti, forse anche i genitori, come quando conosciamo un nuovo amico.

Possiamo fare che la conoscenza e l’atto di imparare diventino una sorta di gioco bellissimo, da godere alla grande, e allo stesso tempo strumenti insostituibili per creare nuovi rapporti con persone di tutto il mondo, anzi, lavorare con persone di tutto il mondo, e farlo da qualunque altro posto.

Le conoscenza ci rende liberi ma conoscere altre lingue ci rende ancora più liberi: ci da ali per volare, ci arricchisce e arricchisce gli altri. Insomma, arricchisce il Mondo aggiungendo un grande valore, il valore che noi stessi abbiamo per la nostra creatività, le nostre conoscenze e capacità, il nostro patrimonio culturale, le nostre esperienze e abitudini.

Arrivati a questo punto della Storia Universale, in questo pianeta ormai globalizzato, non conoscere altre lingue -almeno in un livello intermedio che ci dia le capacità per condividere alcune nostre idee con il resto del mondo- ci limita più di quello che di solito immaginiamo. Ci limita a non poter esperimentare diverse vite allo stesso tempo, una vita in ogni lingua.

Vi lascio queste idee assortite e se volete condividete le vostre.

Grazie!

Colgo l'occasione per invitarvi a visitare il miei blog e siti web:

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Gustavo Adrián Salvini
Echoes (of me)

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