Un libro sulla carta artigianale
E riflessioni da cui trarre grande ispirazione
Di seguito un brano sulla riscoperta della produzione della carta fatta a mano e del mestiere artigianale del cartaio
[…] oggi si nota un notevole interesse per il recupero del mestiere, non solo per il senso di recupero del patrimonio culturale e umano, ma anche per le possibilità creative che comporta. Sembra che essa nasca con una forma nuova: molti artigiani lavorano individualmente o in piccoli gruppi, aprendo nuove strade, recuperando carte autoctone, sperimentando nuovi materiali, creando prodotti più adatti alla domanda attuale e diffondendo il mestiere attraverso l’attività scolastica.
Dal punto di vista commerciale, ultimamente si è osservato un crescente interesse per tutto ciò che è artigianale, specialmente nei paesi più sviluppati, probabile frutto della saturazione da prodotti industriali e del massiccio bombardamento di consegne commerciali su grande scala. Così l’attuale sfondo culturale globale che sviluppa la maggior parte della propria attività in una realtà virtuale (il cinema e internet sono i due canali più potenti), fa sì che la gente necessiti di relazionarsi con materie di forma più naturale, più umana, senza la fredda mediazione della macchina. Sperimentare il piacere di toccare una carta che mantiene l’impronta della mano che la fece, con le sue barbe, la sua trama più o meno morbida e la sua piacevole irregolarità si trasforma in uno strumento reale di umanizzazione della trafficata vita dell’uomo moderno.
[…] Nonostante i tentativi dell’industria cartaria, non si è ancora riusciti a ottenere una carta industriale con la stessa capacità comunicativa di una carta artigianale. Le sue qualità uniche al tatto e alla vista sono molto affascinanti, sia come supporto per scrivere, disegnare o stampare, sia per un impiego legato semplicemente all’aspetto.
Il brano è tratto da:
LA CARTA, TECNICHE E METODI TRADIZIONALI DI FABBRICAZIONE
di Josep Asunciòn, Edizioni Il Castello
Traduzione a cura di Sei Servizi, Varese (VA), edizione 2009
Ben scritto, corredato da ottime immagini, contiene anche una piccola sorpresa: un campionario di carte dalla piacevolissima consistenza tattile, tutta da gustare. Fa parte della eccellente collana Arti e Attività Manuali dell’editore Il Castello (ho letto anche il volume sulla legatoria artigiana e devo dire che hanno fatto un grande lavoro).
