La Resistenza

Non saprei vivere
senza i miei sensi di colpa
non sarei nulla senza

farne ammenda

conservo ancora i miei sí
nella dispensa con le chiavi
di ciò che non aprirò mai qui

non ho bisogno dei miei eroismi
la maggior parte di questi
si sbriciolano tra i sismi

È la ruota della mia mano
che non ritornerà mai più
ai miei sí, alla voglia di tornar qui

avrei voluto darmi tutto
ma mi concedo alla superficie
alla densità delle cose
alleggerita dalle pose

non vorrei vivere
con l’ansia che non finisca mai
il cioccolato
e peccare ogni sera dello stesso peccato

non vorrei vivere
di circostanze, nel circo della mente
tra le sue stanze
si avverte pesante

l’attesa che cadano i denti da latte
si allarghino le scarpe
e aspettare ogni sera la stessa promessa

è essere distante
tra esseri distanti

conosco i miei pensieri
ma non cambio ancora letto
non saprei dormire
senza i miei sensi di colpa

non dormirei senza

cullare la resistenza