Ogni giorno di dubbio
In ogni giorno di dubbio
scrivo domande all’abitudine
mi risponde in un gesto, un vizio, un tic di irrequietudine
poi finirà
persa la consuetudine.
In ogni giorno di dubbio
voglio sentir dalle tue labbra
tutte le verità della rabbia
le cicatrici tra le parole
i ricordi cancellati
i segni delle unghie nei palmi delle mani
i pugni serrati.
In ogni giorno di dubbio
mi trascinava l’inquietudine
verso scogli, tempeste e
isole di solitudine
poi vidi i fari
e la beatitudine.
In ogni giorno di dubbio
ti ho trascinata in gabbia
nei miei sogni di sabbia
per dare in pasto all’inconscio
tutti i respiri
che ti ho lasciato addosso.
Per ogni dubbio
lascio le verità alla rabbia
vedo le luci sulla sabbia
per ogni dubbio
lascio bruciare i fari
vedo vibrare i respiri.
Non me ne fotte un cazzo
di te
sono stanca
di te
vorrei solo ammazzarti di botte
e sbranarti la voce
e vomitare i tuoi baci
In ogni giorno di dubbio
voglio sentirti dire questo
a ripetizione
rivederti e rifarlo ancora
ed eliminare con un bottone
quel che la decenza concede,
tutto l’amore sparso in rete.
In ogni giorno di dubbio
ti vedo in armatura
con i capelli legati
tra un mucchio di soldati
e in piazza condannasti ciò che eri
con il filo della lama
a sgozzare i miei pensieri.
Ridimmelo ancora
mentre cola, mentre brucia
Voglio:
sbranarti la voce
e vomitare i tuoi baci.
Ma senza ferite sul collo
mi ritorna sete
e penso
che male c’è
a dirti che ti voglio bene
che verso il vino
nella neve.
Certi giorni,
sono sangue in un calice ghiacciato
e i brividi cristallizzano
sulle nostre schiene
quando per un sorso di dubbi
bevo il vino con la neve.