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Mariano Cunietti
Enter Cloud Suite
Published in
4 min readFeb 6, 2017

“Le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone.”
(John Steinbeck)

Copyright Mariano Cunietti

Carissimi,

è passato un bel po’ di tempo dall’ultima volta che abbiamo deciso di scrivervi.

Abbiamo preferito rimanere in silenzio mentre affrontavamo delle grandi sfide. Parlare richiede una riflessione, prima, e mentre si agisce non c’è sempre spazio per la riflessione e la rielaborazione: si è concentrati su quel che si fa. Ma scrivere obbliga a una sosta e, in fondo, a non parlare mai di quel che si fa, finisce per dare per scontato quel che scontato non è.

Quali sfide abbiamo affrontato? Eccone alcune.

Bando UE — È passato più di un anno da quando abbiamo vinto, con la Cloud Team Alliance, l’accreditamento per fornire servizi IAAS alle 52 istituzioni della Comunità Europea. Questa vittoria, già clamorosa per molti versi, in realtà è stata solo l’inizio di una serie di sfide altrettanto impegnative per convincere le istituzioni, una ad una, ad avviare una cloud transformation che è tutt’altro che scontata, specie quando si parla di pubblici uffici. Ad oggi, il 90% delle istituzioni che hanno deciso di usare il public cloud hanno preferito quello di Enter a quello di BT, IBM, Atos o Accenture (=Microsoft).

Openstack Dashboard — In molti, all’interno della community Openstack e non solo, considerano Horizon (la dashboard ufficiale di Openstack) inadeguata ai nostri tempi e alle vostre esigenze. Nata troppo tempo fa, risente di una struttura che, per quanto rimaneggiata, non consente la flessibilità necessaria a un cloud provider pubblico o privato per adattarla alle esigenze della propria customer base. Abbiamo lavorato con un partner che Openstack lo conosce bene per ripensare la UI/UX della Dashboard, e costruire un software modulare e in grado di separare chiaramente le logiche di business e di presentation. Abbiamo presentato il progetto (codename: “Aurora”, forse il più inflazionato della storia del cloud) all’Openstack Summit di Barcellona a novembre, e stiamo cercando di far crescere la community che possa continuarne lo sviluppo una volta terminata la prima fase di sviluppo.

Openstack Kilo — Dopo lunga riflessione, a Natale abbiamo proceduto a un aggiornamento dell’intera piattaforma Openstack, soffrendo abbastanza per renderci (finalmente) conto che non è accettabile, per avere una piattaforma aggiornata, dover passare attraverso un processo potenzialmente distruttivo e irreversibile per l’ambiente di produzione. Per questo stiamo lavorando a una riprogettazione dei nostri servizi, trattando Openstack come deve essere trattato: niente di più e niente di meno di un software e quindi secondo le logiche di continuous delivery, con test automatizzati e procedure di deployment non manuali, magari su container. Parallelamente, stiamo facendo test su servizi come Trove (database a a service), Ironic (bare metal as a service), Magnum (container as a service), che possano facilmente essere integrati nella suite Openstack.

Open Compute — Non abbiamo mai fatto mistero del fatto che uno dei principi che ci guidano è quello dello Zero Marginal Cost. È la nostra bussola per essere sì competitivi, ma soprattutto sostenibili. Si può dire che un servizio cloud è costituito da tre costi diretti principali: il software, l’hardware e l’energia. Il software open source ma soprattutto collaborativo, come Openstack, risolve il primo punto. E noi l’abbiamo risolto. Adesso tocca all’hardware, ed è con un altro progetto collaborativo che intendiamo affrontarlo: l’Open Compute Project punta a riproporre in chiave hardware gli stessi principi del software collaborativo. Per questo stiamo procedendo a una revisione completa dei nostri servizi di cloud e virtualizzazione enterprise (VMWare etc) in chiave 100% open, con l’utilizzo di tecnologie come oVirt, KVM, OpenVSwitch, Ceph e ovviamente hardware OCP. Vogliamo dimostrare che si possono avere SLA altissimi anche utilizzando “solo” conoscenza dei processi, buon senso e hardware commodity.

Software — È evidente che il detto “software is eating the world” non possa valere solo per gli altri e risparmiare gli ISP e il mondo delle operations. Un certo modo di lavorare, bisogna rassegnarsi, è finito. Migrazioni notturne, emergenze continue, firefighting sono attività che non ci si possono più permettere se si vuole essere all’altezza di una competizione con colossi che rilasciano migliaia di aggiornamenti in produzione ogni giorno, e senza sbagliare. Inoltre, è solo con il software che si può comporre la complessità sottostante, fatta di una galassia di progetti software e hardware disparati. Infine, è solo il software che può accettare e accogliere la responsabilità che l’infrastruttura (hypervisor, rete, storage) non può più trattenere. È tempo di capire, assimilare e applicare tutte quelle buone pratiche e metodologie che vanno sotto il nome di DevOps, e iniziare un percorso di standardizzazione e automazione dell’artigianato di molti bravi ops, sotto la guida di altrettanto bravi devs. È un percorso incerto ma inevitabile, una semiretta con un inizio certo ma tendente a infinito. I giapponesi lo chiamano kaizen ma per molti è un vero rompicapo. E non è mai troppo tardi per cominciare…

Bene, adesso che abbiamo messo la testa fuori per qualche minuto, è ora di tornare al lavoro. Vi terremo aggiornati su quel che stiamo facendo, sperando di sentirvi presto e di ricevere le vostre impressioni e i vostri suggerimenti.

Seguiteci. Non sappiamo se da queste pagine sapremo darvi tutte le risposte che cercate, di solito è al nostro lavoro che le affidiamo. Di sicuro condivideremo con voi le nostre domande, e le tappe della nostra ricerca, che è dagli esiti tutt’altro che scontati, nonostante la dimensione dei competitor con cui ci confrontiamo.

Che siate clienti, partner, amici: viaggiate con noi. Quantomeno vi garantiamo che non vi annoierete mai :-)

A presto

Mariano Cunietti, CTO di Enter Cloud Suite

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Mariano Cunietti
Enter Cloud Suite

CTO@Enter, ISP in Milano, Italy. http://www.entercloudsuite.com. Openstack supporter, weight fighter, father