Anima

Alessandra Rigano
evidenziature
2 min readMar 21, 2021

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da Gli Archetipi dell’inconscio collettivo di C.G. Jung

« Un essere dotato di anima è un essere vivente. L’anima è la parte vivente dell’uomo, ciò che vive di per sé e dà vita; se Dio ha soffiato in Adamo un soffio di vita è perché potesse vivere.

Con astuzia e con giocoso inganno, l’anima attira verso la vita l’indolenza della materia che non vuole vivere. Fa credere all’uomo cose inverosimili: affinché la vita sia vissuta. Come Eva nel paradiso terrestre non fu contenta fino a che non ebbe convinto Adamo della bontà della mela proibita, l’anima è piena di lacci e tagliole tese per far cadere l’uomo, fargli raggiungere la terra, svilupparvisi e restarvi legato: affinché la vita sia vissuta.

Se non fosse per l’agitazione e per l’iridescenza dell’anima, l’uomo si impaluderebbe nella sua massima passione, la pigrizia, cui fa da avvocato un certo tipo di ragionevolezza e che un certo tipo di moralità approva.

Avere un’anima è precisamente il rischio della vita, poiché l’anima è un demone dispensatore di vita, che gioca il suo gioco da elfo al di sopra e al di sotto dell’esistenza umana, e che perciò (nel dogma) è minacciato da sovrumani castighi e propiziato con sovrumane benedizioni, che vanno molto al di là di ciò che l’uomo può meritare.

Cielo e inferno sono destinati all’anima e non all’uomo, che nella sua nudità e debolezza non saprebbe proprio che fare di sé in una Gerusalemme celeste. »

Gli Archetipi dell’inconscio collettivo
di C.G. Jung
1934

Edizione del 1977
Biblioteca Bollati Boringhieri
Traduzioni di Elena Shanzer e Antonio Vitolo

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Alessandra Rigano
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prof at Abadir, creative director at Suq.Magazine, one of AVAJA, cat feeder, good girl.